Sapore di cioccolata

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Sono passati 2 giorni da quando ho visto Eric con quella tipa, dopo averlo visto con lei me ne sono andata, non avevo il diritto di fare scenate, io sono fidanzata e a quanto pare anche lui, ma non voglio ammettere che in realtà la cosa mi dia fastidio. Oggi fortunatamente è sabato e andrò a fare shopping per le vie di Parigi, apro la mia cabina armadio e decido di vestirmi di scuro, proprio come il mio umore, quindi scelgo un paio di pantaloni attillati neri a vita alta con body bianco scollato,  sopra metto una giacchetta nera con risvolto sulle maniche, per finire scarpe nere con tacco, i capelli li lascio al naturale non ho voglia di usare la piastra, un filo di trucco e sono pronta, prendo il mio bauletto metto le ultime cose dentro ed esco.

Siamo ad ottobre e le temperature  iniziano a scendere, ma c'è ancora un sole piacevole a illuminare le mie giornate di shopping, aiutandomi così a migliorare il mio umore nero più che mai. Entro subito nel negozio di Louis Vuitton, lo adoro , decido di comprare una borsa, l'ennesima, quando esco mi accorgo che il tempo inizia ad imbrunirsi così decido di passare le ultime ore di relax in un luogo chiuso. Vado dal mio amico pasticcere, sono secoli che non ci passo , mi fa la solita cioccolata calda con panna! Che delizia!. Inizio a sorseggiarla, quando all'improvviso entra una ragazzetta bassina, capelli rossi fuoco e sguardo da gatta, l'ho vista già da qualche parte, ma certo è la ragazza di quel maledetto di Eric, la cioccolata mi va per traverso e inizio a tossire così forte che attiro l'attenzione di quella tipa che corre da me dicendomi con quella voce stridula - cara ti senti bene?!? vuoi un po' d'acqua? capisco che faccio un certo effetto ma sono etero eh - fortunatamente non riesco a parlare, altrimenti non so proprio cosa sarebbe uscito dalla mia bocca, così per vendicarmi urto "accidentalmente" contro la mia cioccolata facendola colare sui suoi jeans leopardati ,la tipa rosso fuoco inizia ad urlare come un'oca, quando mi riprendo le faccio le mie finte scuse, ma proprio ora succede l'inevitabile, entra lui, il mio incubo, il più bastardo, il meno gentile , l'unico a cui penso ultimamente, dannazione è arrivato ERIC!. 

Si avvicina con il suo solito passo da cacciatore quando individua la sua preda, - vedo che è un vizio, vuoi pagare anche a lei la lavanderia?- mi dice in modo scorbutico, - no, per quello ci pensi tu, è la tua ragazza no?!? - rispondo a tono,

-questi non sono affari tuoi-

-ah scusa è vero, allora ti ricordo che anche le mie labbra non sono affar tuo-

-non ne sono così convinto sai?-

Nel frattempo la tipa urlante è indaffarata a cercare di pulire i suoi jeans, non sentendo nemmeno una parola del nostro discorso.

Mi avvicino alla cassa per pagare lasciando quei due sbrigarsela da soli, lo so non è stato molto educato, ma ricordiamoci si tratta sempre del maniaco del caffè. Quando finalmente esco noto che sta rispuntando il sole, quando all'improvviso mi sento afferrare per il braccio e trascinare via, era Eric, aveva lasciato quella poveretta ancora li dentro, dopo qualche metro devia per un vicolo chiuso, con forza mi prende la testa fra le sue mani e comincia a baciarmi, non riesco a liberarmi ho lui davanti che mi tiene con forza e dietro il muro su cui ero stata scaraventata, non che non mi piaccia il bacio eh, ma ricordo ancora di come mi abbia lasciata così su due piedi l'altra notte, ma soprattutto mi ricordo di Anthony, oh al diavolo tutto e tutti!.

Così mi lascio andare, metto le mie mani tra i suoi capelli, e lui lascia scendere le sue mani dal mio viso fino ai fianchi stringendomi ancor più a lui, sentivo il suo cuore battere forte ma mai quanto il mio. I nostri visi si dividono e vedo un'espressione sul volto di Eric che non avevo ancora mai visto, un viso dolce, occhi brillanti e azzurri come i miei , finalmente ero riuscita a dargli un colore, dolcemente mi rimette le sue mani sul mio viso e inizia dolcemente a baciarmi, di nuovo, io lo lascio fare, sono stranamente serena, non mi sono mai sentita così prima d'ora: così protetta, voluta, il tutto da un ragazzo che conosco solo da una settimana più o meno. Lasciando  il mio viso si avvicina al mio orecchio e mi sussurra - sai di buono, sai di cioccolata!- un ultimo bacio a stampo e se ne va mettendosi il cappuccio della giacca di pelle nera in testa, come per coprirsi, come per non sporcare quello c'era appena stato.

Rimango per qualche minuto con il sorriso sulle labbra, poi corro a casa  sperando che possa rifare capolino dalla mia finestra questa notte. 

Dopo cena chiamo le mie amiche su Skype, racconto quello che è accaduto e di come io non mi sia mai sentita così, loro in un primo momento non credono alle loro orecchie poi iniziano ad appassionarsi al racconto, volendo sapere ogni minimo particolare. Erano le 23 passate lui non sarebbe venuto, sarebbe stato scontato e lui non fa mai cose scontate, così salutando le mie amiche mi metto a letto e mi impongo che devo dirlo in qualche modo ad Anthony.

La mattina seguente è domenica vengo svegliata da un bacio e un mazzo di rose sul mio comodino, con gli occhi ancora chiusi spero sia Eric, aprendoli mi rendo conto che non è così, Anthony con gioia mi urla - auguri amore! oggi facciamo 2 anni insieme- cavolo l'avevo dimenticato, rinvio la confessione a data da destinarsi, non posso rovinare questo giorno . Cerco solo delle scuse per rimandare, ma prima o poi la verità spunterà fuori, ne sono certa. 

Mi preparo e andiamo a pranzo fuori in un ristorante dove ha prenotato Anthony, mi sento una merda! . Ci sediamo, ordiniamo i primi, e mentre aspettiamo che arrivino decido di andare in bagno, chiudo la porta dietro di me, quando la sento riaprire e richiudere con forza a chiave, mi volto e...- Eric? cosa ci fai qui?- chiedo stupita, il suo sguardo è cambiato dall'ultima volta, è tornato  freddo e diabolico come quello di sempre.

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