Un punto

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Mi guarda come se fossi colpevole, e poi dopo un lungo silenzio...- ero nei paraggi, stavo facendo un giro con un mio amico, quando all'improvviso ti ho vista passare con il tuo ragazzo, è sempre  il tuo ragazzo no? - mi dice, così gli domando - Eric dove vuoi arrivare? -, lui mi guarda per un po' con uno sguardo serio e poi - sai è la stessa domanda che avevo intezione di farti io, credevo fossi più seria delle ragazze con cui sto, ma mi sbagliavo, non che volessi impegnarmi sia chiaro, ma speravo semplicemente che con quel poveretto fossi sincera, guardalo, ti ha organizzato tutto questo e tu sei qui a cercare di chiarirti con me, pensavo fossi diversa, per concludere, poi ti libero tranquilla, tra me e te  non c'è assolutamente niente, quei baci non sono nulla per me, ciao ora vado ho da fare - 

- e no, ora aspetti! che fai te ne vai perchè hai paura di sentire la verità?!? Sarò breve tranquillo- mentre gli dico queste parole mi guarda con un'aria strana, sembra deluso, rassegnato e continuo dicendo - prima di tutto che diritto hai di mettere bocca su ciò che c'è tra me e lui, secondo , a differenza tua non ho paura di mostrare i miei sentimenti, e lo ammetto, si!, Ti penso da quando ci siamo scontrati sotto la torre 10 giorni fa, e si , questa mattina avevo intenzione di lasciare Anthony , e ancora si,lo lascerò dopo questa splendida giornata che mi ha organizzato perchè anche se non ci fossi stato tu sarebbe andata così, tra me e lui non c'è passione, non c'è scintilla , fuoco, tutto quello che ho provato con te in 10 giorni. Per concludere, ti dico che questa strana cosa che si è venuta a creare tra di noi la interrompo io, non tu! Perchè non ho la voglia di aspettare qualcuno per l'eternità, solo perchè non vuole accettare quello che sente. So quello che provi perché è lo stesso che provo io: attrazione mescolata ad una strana passione che sento ogni volta che mi sfiori, ora vado che ho una persona che mi sta aspettando per una cena, apri quella porta e lasciami passare- ruggisco come una leonessa, la rabbia ormai ha preso il sopravvento.

Lui gira la chiave della porta facendo scattare la serratura che ora è aperta, ma tiene ancora salda la maniglia, è così frustrante, apri quella maledetta porta!, Così decido di farlo io, lo sposto in malo modo e apro la porta, lui la richiude sbattendoci la sua mano sopra, è alle mie spalle, il suo braccio destro passa sopra di me e con la mano tiene chiusa la porta, quella sinistra sul mio fianco, appoggia la sua testa sulla mia spalla e si lascia andare ad un grosso sospiro, quanto darei per vedere l'espressione del suo volto ora. Sto per cedere, devo andarmene, così lo tiro indietro apro la porta e ritorno al tavolo.

-quanto ci hai messo?!?- dice Anthony con tono ansioso,

-scusa, c'era un po' di fila - sorrido sperando di nascondere il mio disagio.

Mentre parlo con Anthony vedo Eric uscire anche lui dal bagno e andarsene via dal ristorante senza neanche guardare dalla mia parte, meglio così, in questo modo posso chiudere definitivamente , o almeno spero.

Anthony finito il pranzo mi riaccompagna a casa, mi dà un bacio e mi lascia andare. Finalmente sono sola, la prima cosa che faccio è chiamare su Skype Clarissa e Diana.

-Non ci posso credere!!- esclama Clarissa dopo il mio racconto dettagliato,
-decisamente è un cretino ma... - commenta Diana perplessa,
-ma cosa???- continuo io curiosa
-Sophie non capisci? Forse sarà solo una mia impressione ma per me a quel ragazzo interessi , altrimenti perchè si sarebbe arrabbiato cosi tanto?  che motivo avrebbe mai avuto?
-Ma cosa dici Diana!! quel tipo la vuole solo prendere in giro è il suo giocattolo personale !!- ribatte determinata Clarissa ,
-Basta finitela !! Va bene cosi, non ne voglio più sentire parlare !! Grazie amiche ma ora sono davvero stanca vado a dormire . Buonanotte vi voglio bene !- Concludo  ormai esasperata.

È un nuovo giorno a Parigi il sole entra nella mia camera illuminando tutto lo spazio , è una bellissima giornata ma io non riesco ad essere serena . Rimango ancora un po' sotto le coperte ripensando , anche se mi ero ripromessa di non farlo , a quello che era successo il giorno prima . Come aveva potuto dubitare di me? O forse aveva ragione lui su tutto? è proprio vero che a lui non interessa di me , di noi?, Basta devo finirla non ci devo pensare!.

Mi infilo un jeans stretto e una maglietta di un rosa pallido e decido di uscire il prima possibile quindi metto un filo di mascara , infilo i miei stivaletti di Alviero Martini , prendo la borsa e la giacca e finalmente esco da quella casa che in questa situazione risulta essere troppo grande perfino per me .

Devo fare assolutamente qualcosa per cercare di non pensare più al maniaco del caffè.
Mi viene in mente un'idea, ma ho bisogno della complicità delle mie due amiche .Le chiamo e ci diamo appuntamento al solito posto.
-Che figo!!, Sarà la festa dell'anno, ma sei sicura che i tuoi ti lasceranno la casa? - dice quasi urlando entusiasta Clarissa,
-Per quello non ti devi preoccupare ! Mi dovete per il momento garantire  che mi aiuterete in tutto e  soprattutto che ci sarete. Ne sono sicura organizzeremo la più bella festa in maschera di sempre ! -,
- Non ti preoccupare Sophie , puoi contare su di noi !- mi rassicura Diana con una voce dolcissima.
-Ok allora a lavoro!- concludo cominciando a spartire gli ordini.

La ragazza della Tour EiffelWhere stories live. Discover now