Un addio difficile

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E' il giorno della partenza e io me ne sto in giro con Eric , ancora devo fare tantissime cose , rischio di non farcela e sicuramente mi scorderò qualcosa d'importante . Decido di rinunciare a lui almeno per tre o quattro ore al massimo.

-Mi porti a casa ? - gli domando facendo gli occhi da cerbiatto ,

-devo per forza ? - 

-non rendere le cose più difficili , faccio tutto nel minor tempo possibile, promesso! -,

-Ok... - mi risponde rassegnato .

Arrivata sotto casa sono già le 10 , gli stampo un bacio sulle labbra e scendendo veloce dalla macchina gli urlo,

-Ci vediamo a Pranzo ! - 

Non fa in tempo neanche a rispondermi che io mi sono già dileguata . Prendo l'ascensore e guardandomi allo specchio mi rendo conto di essere pallidissima , mi dò due schiaffi sulle guance per renderle più rosee ma con nessun risultato , che stupida che sono !!. Entro in casa , non c'è nessuno , leggo il solito biglietto :

" Siamo andati da tuo zio perchè ci ha chiamati questa mattina presto, non sta tanto bene ma non preoccuparti non è niente di grave ti faremo sapere al più presto . Staremo via per tre giorni quindi non possiamo accompagnarti all'aereoporto , fai buon viaggio . Baci mamma e papà."

Mi dispiace per lo zio anche se non ho mai avuto contatti diretti con lui , solo la solita busta con i soldi per Natale e il compleanno . 

La Prima cosa che faccio è infilarmi sotto la doccia per riordinare le idee . Ci sto un bel po', ma poi mi rendo conto che sto perdendo solo tempo e quindi esco di corsa e ancora bagnata mi dirigo verso la mia camera dove decido di infilarmi un paio di jeans stretti e una maglia rosa confetto che fa intravedere la pancia.

Prima di fare la valigia decido di scrivere la mia consueta lista per non dimenticarmi nulla .

-Finito! - Grido contenta e soddisfatta .

Sono già le 12 , ma non importa perchè oramai non devo fare più nulla . Mi sdraio sul letto e mi viene in mente una cosa di cui mi ero completamente dimenticata , vado verso l'armadio e tiro fuori la giacca di pelle nera che avevo creato tempo prima, senza pensarci troppo decido di regalarla ad Eric ,quindi faccio un pacchetto regalo e lo lascio in camera.

-Vieni a pranzo da me? Sono sola i miei sono partiti - domando ad Eric al telefono,

-Va benissimo sono da te tra un'ora circa- Mi risponde entusiasta.

Mi metto subito ai fornelli , spero che la mia cucina gli piaccia, in fondo non sono poi così male come cuoca . E' in ritardo , meglio cosi almeno ho ancora un po' di tempo per finire di preparare.

Suona il campanello e io come al solito inizio a tremare , cavolo non passerà mai questa sensazione .

-Eccomi !- Urlo dalla cucina,

corro e arrivo alla porta, la apro e lui sta li davanti a me, bello come sempre , forse anche di più .

-Questi sono per te Piccola - , porgendomi un mazzo di tulipani , tutti colorati,

-Spero ti piacciano , sai non sono abituato a comprare fiori ma questi mi hanno colpito su tutti - sorride incerto e speranzoso sulla mia risposta .

-Non ci crederai mai .. sono i miei fiori preferiti ! -  .

Lo abbraccio calorosamente e ci lasciamo andare ad un lungo bacio. Metto i fiori in un vaso e lo faccio accomodare . Vado in cucina a prendere il pranzo: un buonissimo pollo alla crema di funghi. 

-Delizioso... dì la verità , l'hai comprato già fatto vero? - Dice divertito ,

-mi offendi caro mio , ci ho messo un'ora per farlo ! - Rispondo offesa ,

-quindi signica che ti sei data da fare solo per me?? -,

-No  , tra poco arriva anche l'altro , non ti dispiace vero??-,

-Attenta Sophie , non mi stuzzicare , la corda prima o poi si spezza! - Iniziamo cosi tutti e due a ridere .

Dopo mangiato ci rilassiamo sul divano , 

-Certo è piccola la tua casa , eh ! - 

-Non prendermi in giro ,ne preferirei una molto più piccola, credimi - Rispondo con un velo di tristezza ,

-ma i tuoi genitori dove sono? - 

-Sono da mio zio che non sta tanto bene , nulla di grave comunque -, 

-mi dispiace- ,

-tranquillo non lo conosco neanche  -

- e perchè allora sei diventata cosi triste all'improvviso ? -

- A causa dei miei genitori , non ho un buon rapporto con loro , anzi non c'è proprio . Non sai quanto desideri avere una madre con cui confidarmi e un padre sempre pronto a consolarmi ad ogni mio fallimento e ne ho avuti , credimi ! , Me la sono sempre sbrigata da sola perchè a loro interessa solo l'apparenza , le copertine dei gornali e il bon ton ... scusa ti sto annoiando con i miei stupidi sfoghi - , 

-Sophie , forse non ti è chiaro che a me interessa ogni minima cosa che ti riguardi! ... E poi basta con questo muso sei più bella quando ridi- , e comincia cosi a farmi il solletico . Per quanto rido mi manca il fiato ,  finalmente riesco a liberarmi ,

-aspetta !! , Devo darti una cosa - gli dico e mi avvio per le scale . Arrivata  lo chiamo chiedendogli di raggiungermi.

-Sophie dove sei finita? - 

-Sono in camera Eric! - 

Entra  e si siede vicino a me sul letto , avevo già nascosto il pacco per fortuna non ci avevo messo tanto . 

-Non ti facevo cosi intraprendente - mi sorride con aria maliziosa ,

-sei sempre il solito !- rispondo dandogli un piccolo schiaffo sulla spalla,

-guarda che ti rifaccio il solletico eh!! - mi minaccia.

Prima che potesse fare qualsiasi cosa tiro su il regalo che avevo messo ai piedi del letto ,

-tieni questo è per te - gli dico dandogli un bacio in guancia , lui mi guarda dubbioso e curioso allo stesso tempo e senza dire una parola lo apre . I suoi occhi si illuminano ...

-Grazie ! E' Stupenda , non dovevi , ti sarà costata un occhio della testa !,-

-Guarda che l'ho fatta tutta da sola ti ricordo che frequento l'accademia di moda !,-

-Allora doppiamente grazie signorina Masson !! - Stampandomi cosi un bacio in guancia.

Guardo l'orologio e mi accorgo che è tardi sono le 18 e l'aereo decolla alle otto ,

-Eric scusami non vorrei cacciarti di casa, ma devo prendere la macchina per andare di corsa all'aeroporto - ,

-Stupida ti accompagno io ! - , 

-Grazie ,sei la mia salvezza - .

Giunti all'aeroporto è il momento dei saluti , mai mi sarei immaginata che sarebbe stato cosi difficile.

-Ci vediamo tra una settimana signorina , mi raccomando comportati bene eh ! - mi saluta sorridendo ,

-non ti preoccupare , ti penserò ogni momento - . L'ultimo bacio e faccio per andarmene , dopo qualche metro ...

-Sophie !!! - urla Eric , mi giro e lo vedo correre verso di me ,

-Mi mancherai - e mi saluta baciandomi con passione . 

In aereo trovo Clarissa e Diana che mi guardano in cagnesco... - ce l'hai fatta!, L'aereo stava per decollare senza di te !- mi ringhia Diana aggrottando le sopracciglia , - si lo so, ho fatto tardi-.

Mi siedo e inizio a leggere un libro di Hermann Hesse, quando i miei occhi si focalizzano su una frase del testo :

" La felicità è amore, nient'altro ".

Si , adesso ne sono certa .

La ragazza della Tour EiffelWhere stories live. Discover now