Legami

8.2K 202 6
                                    

Avete presente l'espressione " mi è crollato il mondo addosso" ? , ecco, adesso so esattemente cosa voglia dire. Come è potuto accadere ?, Come ha potuto fare questo mio padre ?, Sicuramente mi darà una spiegazione ,sono certa che tutta questa faccenda non è assolutissimamente vera .

-Sophie ?.. Ci sei?, Mi dispiace , questi giornali dicono tante falsità, non ti preoccupare ! - afferma Diana con determinazione,

-Dai non fare questa faccia, è sicuramente qualcuno che cerca un po' di notorietà - continua Clarissa

-Si , scusatemi , anche io penso sia tutta una montatura . Ora però torno a casa devo vedere i miei genitori , vi chiamo dopo e vi aggiorno, ma tanto andrà tutto bene - rispondo finalmente con un filo di voce e mi allontano a passo svelto senza nemmeno salutarle.

-Ti vogliamo bene ! - urlano Diana e Clarissa oramai lontane da me.

Arrivo a casa ma la trovo vuota , afferro il cellulare chiamando immediatamente mio padre , dopo vari squilli...

-Sophie non è il momento! -

-No papà , hai letto cosa hanno scritto sui giornali? Sono tutte menzogne ! Denunciali immediatamente ! -

-Sophie ne riparliamo quando torno a casa -,

-Cosa vuol dire ne riparliamo  ??? - Urlo al telefono furiosa ,

improvvisamente sento dall'altra parte della cornetta la voce di un ragazzo ...

-Albert ci sono problemi ? -

-No , nessuno arrivo subito - risponde mio padre a quello sconosciuto . Improvvisamente realizzo ...

-Papà ??  è il tuo presunto figlio?? cosa ci fai con lui ? -

-Mi dispiace - dice con voce tremante riattaccando il telefono .

Rimango impietrita , il telefono cade dalle mie mani , il mio cuore si ferma , le mie gambe cedono e mi ritrovo sdraiata sul pavimento a piangere e singhiozzare , non può essere vero , non deve essere vero, cerco di convincermi. Le mie lacrime continuano a scendere decise lungo il mio viso, il freddo pavimento sembra quasi una cura al mio dolore, come se riuscisse ad addormentare la mia mente per non farmi pensare.

Di colpo mi volto verso l'ingresso sentendo sbattere la porta di casa, cerco di alzarmi velocemente sperando di trovare mio padre, ma...-Sophie, mi dispiace tanto- comincia a singhiozzare mia madre, abbracciandomi per tenermi stretta tra le sue braccia, -mamma?-, 

-Sophie, non mi ha mai detto niente, appena ho letto la notizia sui giornali non volevo crederci, mi sono fatta spiegare tutto e mi ha tradita Sophie! Mi ha tradita...- .

Non ho mai visto mia madre in questo stato, i capelli arruffati, il trucco colato , come ha potuto fare questo a mia madre?, Come ha potuto fare questo a noi?.

-mi ha detto che ha iniziato una relazione con una cameriera di un hotel, non mi ha fatto sapere come l'ha conosciuta, mi ha solo detto che in quel periodo si sentiva perso che io non riuscivo a capire il suo momento di depressione e quindi...- non riesce a completare la frase che dei grandi singhiozzi cominciano a chiuderle la gola,

-mamma fa dei grandi respiri, andrà tutto bene ci sono io- dico abbracciandola mentre le lacrime continuano a solcare il mio viso,

-ti ha detto quando ha iniziato la relazione con quella donna?- 

-si è limitato a dirmi che lo ha fatto quando ero incinta di te, Sophie-.

A quelle parole,  il mio corpo lo sentivo sgretolare come uno specchio fatto in mille pezzi. Lui aveva tradito anche me e questo a differenza di un pezzo di vetro, non poteva ripararsi.

-Dov'è quel bastardo? Sta parlando ancora con suo figlio?- urlo piangendo,

-Sophie, non parlare così di tuo padre!- mi ammonisce mia madre,

-Ma ti rendi conto di quello che ti ha fatto?, Di quello che ci ha fatto?- sbraito contro mia madre, impugnando la rivista dello scandalo, -ti ha tradito e ti ha nascosto un figlio!- urlo indicandogli con un dito le parole della rivista.

-Lo so, non credere che non ne soffra, ma lo amo e ho intenzione di stargli vicino per riparare al suo errore-

-ma ti senti?, un errore è un taglio di capelli, il sale nel caffè, non un figlio! Ti ha tradita quando eri incinta di me! Ti ha nascoto una cosa così grande!- le grido e piangendo corro in camera tenendo ben salda la rivista.

Una volta sul letto decido di leggere le parole del mio fratellastro, non avevo avuto ancora il coraggio di farlo, faccio un gran respiro e ..." Mi chiamo Christien, ho sempre portato il cognome di mia madre, Dumas, non ho mai saputo l'identità di mio padre. Vivo nel quartiere di Moulin Rouge, ho fatto diversi lavori per mandare avanti me e mia madre che malata di cancro mi ha lasciato cinque mesi fa. Prima di morire, però, mi scrisse una lettera in cui mi svelava il nome di mio padre, Albert Masson. Sono andato alla ricerca e l'ho scoperto essere un medico e poprietario di un ospedale, è ricco, la sua famiglia è ricca, quindi cominciai a sospettare che lui sapesse di me, ma non voleva rischiare la sua posizione. Iniziai a contattarlo, gli spiegai la situazione, lo costrinsi a fare il test del DNA, non c'erano dubbi, era mio padre, nonostante questo lui continuava a non volerne sapere di me , così dopo vari tentativi ho pensato che l'unico modo per avere la sua attenzione, era rendere pubblico il suo passato, mi dispiace solo per la sua famiglia, ma è giusto che anche loro sappiano la verità, come l'ho saputa io dopo 21 anni."

Rimango di sasso a quelle parole, le mie mani cominciano a sudare , afferro la bambola di porcellana , regalata da mio padre all'età di 5 anni e la scaravento a terra, facendola in mille pezzi.

Sento la voce di mio padre al piano di sotto, scendo di corsa le scale e mi trovo davanti a lui che cerca di abbracciarmi dicendomi - scusa Sophie, non era mia inten..- non gli faccio finire la frase che mi scaglio contro di lui - non ti avvicinare!-,

-Ti prego non fare così- ,

-potevi pensarci 21 anni fa, mai uno scrupolo, mai un dubbio sul fatto che avremmo dovuto saperlo?, Mi hai messo in croce per ogni mio più piccolo sbaglio e ora credi che io possa perdonarti?-,

-No Sophie, ma ti chiedo di conoscere tuo fratello Christien,- a quelle parole un volto simile al mio spunta dalla cucina.

Capelli castani, ondulati e mossi incorniciano il suo viso, occhi azzurri come i miei, notavo la somiglianza, ora mi è chiaro, non può essersi inventato tutto.

Emozioni contrastanti si fanno largo nel mio cuore, l'iniziale rabbia verso quello sconosciuto, si trasforma in compassione per tutto quello che aveva patito. Sembra strano, ma sento un forte legame, i nostri sguardi sono fissi uno verso l'altro, quando..

-posso parlarti?- domanda Christien con un filo di voce,

-si, ma usciamo da questa casa-.

Andiamo dal mio pasticcere, ho bisogno di un luogo familiare e della mia cioccolata con panna.

-Mi dispiace aver creato tutto questo-, afferma colpevole Christien,

-Ti sembrerà strano Christien, ma non riesco ad avercela con te, voglio solo conoscerti-,

- ne sono felice, comunque sono nato il 20 giungo del' 92, sono del segno del gemelli e amo anche io la cioccolata con panna- dice guardando la mia tazza fumante.

-Allora, siamo più simili di quanto sembri, io invece sono nata il 30 aprile e sono del segno del toro, quindi sono la sorella maggiore, anche se di pochi mesi- , gli si illuminano gli occhi a quelle mie parole,

-quindi come tutti i fratelli dovrei essere geloso dei tuoi ragazzi, a partire da Eric no?!?-

-Conosci Eric?- Urlo sgranando gli occhi.

La ragazza della Tour EiffelDonde viven las historias. Descúbrelo ahora