Un colpo al cuore

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Di corsa torniamo all'appartamento, appena entrati..

-Christien!- Urla Eric cercandolo per casa,

-eccomi Eric, Albert ha scoperto dove si nasconde-

-dove?- chiedo io,

-si nasconde al South Bronx!-

-mmm si è scelto proprio un bel posticino eh!- dico ironicamente,

-Sophie, voi ragazze rimanete a casa, già la situazione non è delle migliori, in più il quartiere non è proprio come quello a cui siete abituate- mi prega Eric,

-NO! Io vengo con te, non ti lascio andare da solo!- gli urlo,

-Sophie, non se ne parla! Voi rimanete qui!- Urla Eric tenendomi per le spalle,

Christien, ti supplico non andare!-  Dice quasi piangendo Diana, bloccandolo per un braccio,

-Diana, ti prego! Non rendere le cose più difficili- supplica Christien, liberandosi dalla sua mano.

Diana è in lacrime che si dispera sul divano e Clarissa tenta di consolarla, io nel frattempo cerco un modo per convincerli a farci andare con loro,

-ti prego Eric! Ti rendi conto quanto possa essere difficile per noi rimanere qui senza sapere niente?!?- Chiedo con il nodo alla gola,

-lo so Sophie, ma non voglio rischiare! Stai tranquilla, andrà tutto bene!- Mi rassicura,

-Eric! Come posso stare tranquilla?!? Leon è sicuramente armato!-,

-lo so! Ma lo siamo anche noi-

-sei forse impazzito?!? Ti prego Eric non ucciderlo! Lo so che non merita di vivere per quello che ha fatto a tuo fratello ma non macchiarti di un crimine anche tu!- Lo prego, ormai le lacrime scendono,

-Sophie, ora vado e ti prego non continuare a fermarmi!- Mi dice spostandomi bruscamente da davanti la porta, chiudendosela alle spalle una volta uscito.

Per il panico comincio a  tremare, il mio cervello non riesce più a pensare, non so cosa fare, guardo Diana che sul divano continua a piangere e a disperarsi, devo riflettere, devo pensare, non posso lasciarli andare da soli.

-Diana, io li seguo!- Dico improvvisamente prendendo la giacca,

-aspettami, vengo anche io- mi risponde, ancora tra i singhiozzi,

Clarissa prendendo la borsa fa..-allora vi seguo, non ho intenzione di lasciarvi sole-.

Appena scese, ci assicuriamo che i ragazzi non siano nei paraggi per evitare di essere rispedite a casa,

-taxiii, taxiiii- urla Diana agitando la mano,

-dove vi devo portare?-  chiede l'uomo a bordo della vettura,

-al South Bronx-, dico di corsa,

-siete impazzite?!? Cosa vi dice la testa? E' un postaccio. Mi dispiace, ma.. non posso- afferma in imbarazzo , mentre se ne va,

-ma come?- Urla Diana alla vettura ormai lontana.

La scena si ripete per altre cinque volte, quando finalmente riusciamo a trovare un taxi che si decide a portarci al South Bronx.

Durante i primi minuti di viaggio non vola una mosca, quando improvvisamente il tassista decide di chiederci - come mai delle brave ragazze come voi vogliono andare in quel posto?- ,

-abbiamo degli amici- dico speranzosa di non ricerevere più domande,

-amici? Oh credetemi quella gente non ha amici come voi, siete ben vestite ,educate ed io non sono nato ieri, quindi vi ripeto, come mai volete andare li?-,

La ragazza della Tour EiffelWhere stories live. Discover now