Do you trust me?

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KURT

Sono le sei del pomeriggio. Ciò significa che sono diciotto ore che non ho notizie di Blaine, diciotto ore che non risponde al cellulare, diciotto ore che non lo vedo e diciotto ore che mi tormento pensando al peggio.
Haylie è a lezione di pianoforte ed io sono da solo a casa a guardare la terza stagione di Friends sul divano.
Proprio mentre Ross sta per entrare nel Central Perk, sento la porta aprirsi. Metto in pausa e mi affretto a raggiungere la porta, ritrovandomelo davanti. È infreddolito e le sue guance sono rosse. Il giubbotto è bagnato dalla pioggia, così come i suoi capelli, ormai gonfi e spettinati.

《Ma che diavolo ti è passato per la testa?》Urlo con tanta forza che quasi non mi riconosco. Lui alza lo sguardo e mi fissa basito, chiudendosi la porta alle spalle. 《Io...tu...sei sparito per diciotto ore! Sei un idiota, un immaturo e...non lo so, ma qualsiasi insulto ti venga in mente in questo momento, be', sei tu! Ma a tua figlia non ci pensi?》

《Io...》Fa per dire qualcosa, ma lo interrompo.

《No, tu niente. Dove sei stato?》Abbassa lo sguardo.

《Io...》

《Dove?》Scandisco bene la parola e il mio tono è duro.

《Da Chuck.》Sputa fuori, come per levarsi un peso.

《A sì? Tutto il giorno?》Chiedo scettico.

《Ho passato la notte in un albergo.》Confessa ed io annuisco.

《Da solo?》Ho bisogno di sapere.

《Sì.》La sua voce si spezza ed è tutto chiaro. Il bastardo non è bravo a mentire.

《Con chi?》A mano a mano che la consapevolezza mi assale, mi sento mancare la terra da sotto i piedi.

《Ho incontrato Sebastian al locale, e ho trascorso la notte nel suo albergo.》I suoi occhi si riempiono di lacrime, ma io resto impassibile. 《I-io non...noi non...non è successo niente, Kurt.》Una lacrima scende dal suo occhio destro percorrendo velocemente il suo volto. 《Te lo giuro, è solo che...io...io non...non sapevo dove passare la notte e lui...》Si ferma, e si passa una mano nei capelli.

《Credo》Esordisco e i suoi occhi incontrano i miei. 《che la notte avresti potuto passarla a casa tua, con la tua famiglia. Non siamo più dei ragazzini, Blaine, non te ne rendi conto?》Il mio tono è apatico, ma dentro sto scoppiando.

《Sei arrabbiato. E hai ragione.》Annuisce.

《No, Blaine. Sono solo deluso. Abbiamo litigato per una cazzata e sei sparito per un giorno intero. Ora dimmi la verità. Cos'è successo stanotte?》Devo saperlo. Ho bisogno di sentirmi tranquillo, rassicurato.

《Assolutamente niente.》Risponde di rimando. 《Io...io ti amo, non voglio che pensi che sarei capace di tradirti. Te lo giuro, Kurt, non lo farei mai.》

《E lui?》Chiedo, dopo un attimo di silenzio.

《L-lui cosa?》Leggo il panico nei suoi occhi.

《Ci ha provato con te?》Conosco già la risposta, ma voglio sentirglielo dire.

《L-lui...no...cioè...eravamo nella stessa stanza, mi stavo sfogando con lui per quello che era successo, ma...》Alzo una mano e lui si blocca.

《Ti ha baciato?》Scuote la testa. 《Ha provato a baciarti?》Insisto.

《M-mi sono spostato.》Chiudo gli occhi per un attimo. 《Non mi credi?》

《Sì, che ti credo.》È un pessimo bugiardo, non ce l'avrebbe fatta a dire una bugia così grossa. 《In che albergo alloggia?》

《Kurt, che...》Non lo lascio continuare.

《Vuoi che me la prenda con te? Voglio parlargli e tu resti qui, perché tra massimo dieci minuti Rachel porterà Haylie a casa e deve esserci qualcuno.》Spiego freneticamente. 《Ora dimmi il nome di quel maledetto albergo.》

《Wellington Holtel...ma che hai intenzione di fare?》Prendo il cappotto e le chiavi della macchina.

《Non ti preoccupare, voglio solo mettere in chiaro alcune cose.》Dico ed esco di casa. Lo sento parlare, non so esattamente cosa dice, ma piove ancora e mi affretto a raggiungere la macchina. Non lo voglio fra le palle, non è complicato, e non mi importa quanto Blaine possa evitarlo o ignorarlo, lui deve stare fuori dalla mia vita. Guido più in fretta che posso, e non è molto dato il traffico. Riesco ad arrivare lì nel giro di venti minuti, parcheggio la macchina ed entro nell'albergo. La hall è grande e accogliente. Anche senza alzare la testa il lampadario dà nell'occhio: è enorme, credo che sia di cristallo.

《Chiedo scusa,》Mi rivolgo alla receptionist. 《sono qui per vedere un vostro cliente, Sebastian Smythe, è possibile?》

《Certo, mi dia un secondo.》Sbircia su un elenco e poi compone il numero sul suo telefono. 《Il suo nome?》

《Kurt Hummel-Anderson.》Rispondo di rimando. Sebastian le risponde e lei gli chiede se posso salire. Evidentemente le dice di sì, perché appena riattacca sorride e mi dice il numero della stanza. La ringrazio e mi dirigo verso l'ascensore in vetro, digitando il tasto 4. Aspetto qualche secondo, rigirando la fede nuziale che ho al dito, fin quando le porte non si aprono.
Vorrei evitare di innervosirmi, anche se la vedo dura, quindi prendo un bel respiro prima di dirigermi verso quella maledetta porta e bussare con prepotenza. Apre quasi subito, salutandomi con il suo solito ghigno, per poi invitarmi ad entrare. Lo faccio, senza riluttanza, e devo fare appello a tutto il mio buonsenso per non scoppiare alla vista dei guanti di Blaine sul pavimento.

《Che cosa vuoi?》Chiedo senza giri di parole.

《Niente.》Con quella faccia sembra che voglia prendermi in giro, però.

《Smettila, okay? Tu non interessi a mio marito. E poi non ti vergogni a provarci con un uomo sposato?》Sgualdrina, vorrei aggiungere, ma alla fine me lo tengo.

《No, se l'uomo sposato mi fa il filo a sua volta.》Lo guardo, confuso, chiedendo ovviamente di sapere di più. 《Questa notte abbiamo dormito insieme, Kurt.》

《Questo lo so, mi ha detto che l'hai ospitato nella tua stanza.》

《Ti ha detto anche che l'ho ospitato nel mio letto?》Ghigna e la mia espressione cambia radicalmente. 《Dove credevi che avesse dormito, per terra?》

《S-stai mentendo.》Mi sforzo, forse troppo per emettere un suono così semplice.

《Pensaci, e valuta tu qual è la risposta più simile alla realtà.》Propone alzando le mani in segno di resa.

《Kurt.》Blaine spunta alle mie spalle insieme a Rachel e ad Haylie. Sebastian deve aver lasciato la porta socchiusa.

《C-che ci fai qui?》Chiedo a mio marito. 《E-e loro?》

《Io dovevo venire da te, e quando ho detto quello che è successo a Rachel, è voluta venire anche lei. Haylie, be', lei non poteva restare da sola.》Spiega brevemente.

《Ah.》Dico, ma non lo guardo. 《Visto che sei qui, vuoi dirmi dove hai dormito questa notte?》

《Io...i-io...oh Kurt!》Scoppia a piangere ed io e Sebastian restiamo basiti. Rachel invece corre ad abbracciarlo ed Haylie resta lì, spostando lo sguardo tra i presenti. 《All'inizio》Riprende fiato. 《avevo accettato di dormire con lui, ma poi ha tentato d-di baciarmi e mi sono spostato sul divano, ho dormito lì.》Continua a piangere fra le braccia di Rachel.

《Okay.》Mi limito a dire allungando la o iniziale. 《Sebastian, cerca solo di starci lontano e di non rovinare il nostro matrimonio, se tra voi non è successo niente, il problema e solo mio e di Blaine.》Mi giro verso mio marito, Rachel ed Haylie. 《Voi tre, andiamo!》Esco dalla stanza e loro mi seguono. Blaine mi raggiunge, Rachel ed Haylie sono dietro di qualche passo.

《Ti fidi di me?》Mi prende la mano, facendo intrecciare le nostre dita.

《Non è questo il punto.》Slaccio le nostre dita e continuo a camminare.

It's cold outside || Klaine Where stories live. Discover now