Valentine.

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KURT

《San Valentino è per i sedicenni e per i loro patetici primi amori, Rachel.》È la mattina del 14 febbraio e anche quest'anno ogni vetrina di ogni negozio è piena di peluche, rose rosse, cuoricini eccetera.

Patetici. Devo ricordarti che hai sposato il tuo ragazzo del liceo?》Controbatte lei, guardando due cagnolini di peluche che tengono un cuore fra le zampe.

《È un caso su mille.》Mi difendo. 《E poi non c'entra niente.》La vedo alzare gli occhi al cielo ma la ignoro.

《Ti piace il regalo che ho preso a Jesse?》Sorride entusiasta. Gli ha comprato un Rolex da almeno un migliaio di dollari che sicuramente è bello, ma lo vedo davvero uno spreco per San Valentino. Ah, e ha anche attaccato un orsetto sulla confezione.

《Sì, ma doveva essere un pensiero, come hai detto tu.》Dico, citando quello che mi ha detto meno di una settimana fa.

《Lo so, ma quando l'ho visto ho pensato che fosse perfetto per il suo polso.》

《Logicamente.》Scuoto la testa e continuiamo a camminare.

《Credo che Jesse voglia un figlio.》Mi giro verso di lei per cercare di capire il suo stato d'animo, ma la sua espressione è indecifrabile.

《E tu?》Chiedo allora e lei sospira.

《Non lo so, non credo. Insomma, va tutto bene così com'è.》Annuisco.

《Ti ha detto qualcosa?》

《Non esattamente...solo che forse sarebbe bello avere un figlio.》 Il suo sguardo non incontra il mio, ma riesco a capire come si sente dal suo tono di voce. È in panico.

《Quel forse potrebbe voler dire "Carini i figli degli altri, ma non ne voglio uno in casa mia".》Scrollo le spalle. 《E poi se tu non vuoi nessuno ti obbliga, e nel peggiore dei casi c'è il divorzio.》Mi guarda torva. 《Che c'è?》Alzo le mani, come a difendermi e lei scuote la testa.

《Secondo te dovrei dirgli qualcosa?》

《Aspetta che sia lui a parlartene, insomma a te non interessa. Guarda quel maglioncino, dici che a Blaine starebbe bene?》Non posso fare a meno di chiederle ammirando un maglioncino di cotone a fantasia.

《Sì, credo che il bordeaux stia bene con la sua carnagione.》Annuiamo entrambi. 《Ad ogni modo, se volesse un figlio non avrebbe torto. Insomma, abbiamo una certa stabilità economia e stiamo insieme da tanto. Non potrei biasimarlo, Kurt.》Si lamenta mentre entriamo in quel negozio.

《Sì che puoi. Non può certo costringerti.》Mi do un'occhiata intorno. 《Tu lo vedi? Il maglione, dico.》

《Uh, è lì!》Indica un punto indistinto e mi trascina verso quella direzione. 《Comunque so che non può costringermi, solo non so come fare a dirgli di no.》L'aveva visto davvero, infatti mi porta davanti ad un appendiabiti in metallo pieno di quei bellissimi maglioni.

《È davvero semplice.》Cerco la taglia, scrutandoli minuziosamente. 《Vai lì e dici: "Non voglio un bambino." Ah, eccolo!》Ne prendo uno bordeaux, l'ultimo di quel colore della taglia di Blaine. 《Tu devi prendere qualcosa?》

《No, nulla.》Annuisco e ci dirigiamo alla cassa. 《Hai sentito Mercedes?》

《Certo che sì!》Quasi urlo entusiasta. 《Organizzerò io tutto.》Porgo il maglione alla commessa.

《Vuole la confezione regalo?》Mi sorride cordiale.

《No, grazie. È solo qualcosa che ho comprato per mio marito, non c'entra niente questa stupida festa.》Sorrido a mia volta e lei annuisce.

《Dai, Kurt, è una cosa carina.》Anche Rachel sorride, ma io la ignoro e dopo aver pagato usciamo dal negozio. 《Questa busta è monotona.》Si lamenta.

《Per fortuna non è per te. Sai già cosa regalare a Sam e Mercedes per il matrimonio?》

《Mmh, veramente no. E tu?》Mi chiede rispondendo ad un messaggio.

《Non ancora, comunque Blaine, da testimone, regalerà a Sam un orologio, che per la cronaca, è quasi uguale a quello che hai preso a Jesse. Metro?》Annuisce e prendiamo le scale.

《Cosa? Digli di cambiarlo.》Ordina.

《Non se ne parla, era così fiero di quel coso. Hai tu il peluche di Haylie?》Annuisce e lo tira fuori dalla borsa. Mi sta chiedendo quel maledetto delfino da settimane. 《Grazie.》

《Dobbiamo prendere linee diverse. Abbraccio.》Si sporge verso di me stringendomi tra le braccia.

《Ti chiamo oggi pomeriggio.》Le lascio un bacio sulla guancia.

《Non posso, prove. Ti mando un messaggio.》Annuisco e salgo a bordo. Non mi piacciono i trasporti pubblici. Puzzano quasi sempre e poi spesso e volentieri ci sono persone strane.

《Kurt Hummel, vero?》Una donna a fianco a me richiama la mia attenzione.

《Sì, sono io.》Sorrido.

《Wow, non posso crederci. Mia sorella è una patita di Broadway, mi faresti un autografo per lei?》Mi porge un bloc-notes e una penna.

《Certo.》Firmo e faccio un po' di fatica, dati i bruschi movimenti del treno. 《Ecco qui, mi saluti tanto sua sorella.》

《Grazie mille, non sai quanto ne sarà felice. Ciao.》Mi saluta poi, scendendo dalla metro. La prossima fermata è la mia, così scendo e inizio a camminare verso casa. Dista solo qualche metro, e quando finalmente arrivo, infilo la chiave nella serratura ed entro.

《Sono a casa!》Annuncio e vedo Haylie correre verso di me. 《Sì, è qui.》Le passo il peluche e mi abbraccia forte.

《Grazie.》Mi lascia un bacio sulla guancia e torna a quello che stava facendo, probabilmente in camera sua.

《Heylà.》Blaine è poggiato sullo stipite della porta e mi guarda, ghignando.

《Heylà.》Sorrido a mia volta togliendomi il giubbotto. 《Come siamo sexy.》Mi avvicino a lui e gli do un bacio sulle labbra. 《Questo è per te.》Gli porgo la busta ed entro in cucina.

《Grazie...ma non avevi detto che era una festa stupida e bla bla bla...》Si infila il maglione. 《Bello caldo.》

《Infatti può sembrare equivoco, ma non è per San Valentino.》Cerco il mio gatorade nel frigorifero, ma senza successo.

《Quindi sicuro che sia una festa stupida? Perché ho prenotato una camera in un hotel davvero carino e il cibo è ottimo.》Mi abbraccia da dietro e afferra la bottiglia che stavo cercando, porgendomela.

《Sei un idiota.》Sorrido e scuoto la testa.

《Non puoi dire di no.》Mi bacia dolcemente accarezzandomi il naso con il suo.

《Ed Haylie?》Gli passo una mano tra i capelli ricci.

《Santana e Brittany passano la serata al Luna Park con Finn e vorrebbero che ci andasse anche lei. Dormirà da loro.》Scrolla le spalle e mi bacia ancora, questa volta più forte.

《Okay, mi hai convinto.》Sussurro sulle sue labbra.

《Non c'è voluto molto.》

It's cold outside || Klaine Where stories live. Discover now