Crazy in love.

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BLAINE

《Un caffé macchiato, grazie.》Sto facendo la fila da forse venti minuti, non mi sembra vero che finalmente sia il mio turno.

《Ecco a lei.》Dopo un paio di minuti la ragazza mi porge il mio bicchiere ed io la ringrazio lasciando dei soldi sul bancone. Finalmente esco da quel locale troppo affollato e respiro l'aria fresca (e piena di smog) di New York City. Sarò un po' fissato in questo periodo, ma in questo preciso istante vorrei essere uscito dal Lima Bean invece che da uno degli almeno dieci Starbucks nei dintorni. Mi manca l'aria di casa.

《Blaine!》La voce di Sam mi distoglie dai miei pensieri. Avevamo un appuntamento qui e me ne ero completamente dimenticato. 《Ma stai dormendo?》Accenna una risata.

《No, idiota!》Rido anch'io spingendolo per scherzo.

《Entro a prendermi una cioccolata calda.》Sorride e dopo qualche secondo sparisce dietro la vetrata. C'è un mare di gente qui. È incredibile come in una sola città possano esserci così tante persone. Ed è incredibile come tu riesca sempre a vedere le stesse facce. Eleanor, ad esempio, è la mamma di un'amica di Haylie e ci ha provato con me per mesi e mesi finché non è stato molto (forse troppo) evidente e ne ho parlato con Kurt. Quella sera abbiamo riso come pazzi e il giorno dopo siamo andati insieme a prende Haylie. Inutile dire che lo stronzo mi ha baciato davanti a lei, che ci è rimasta davvero davvero male. Ancora ridiamo per questa cosa ed io più non riesco a guardarla in faccia, più la incontro, visto che il suo ufficio non è molto lontano dal mio posto di lavoro. Oggi è, come sempre, impeccabile: gonna nera stretta, blusa bianca all'interno e tacco 12. Ha sempre quell'aria impegnata, da brava newyorkese. Se fossi in lei, però, non indosserei ogni mattina quei tacchi, sembrano scomodi. 《Non è tardi per convertirsi?》Scherza Sam e solo ora mi accorgo che la stavo fissando.

《Direi di sì.》Sorrido e focalizzo la mia attenzione su di lui.《Allora, a cosa devo questo incontro?》

《Hey, con calma!》Sorseggia la sua cioccolata ed io non gli tolgo gli occhi di dosso. 《Mi metti ansia.》

《Non mi importa.》Scrollo le spalle.

《Okay.》Respira profondamente. 《È una grande notizia, ti avverto.》Sta fremendo dalla voglia di dirlo.

《Dai, spara!》Lo esorto. La curiosità mi sta divorando.

《Io》Si ferma e sorride. 《e Mercedes》Si ferma ancora e gli do uno schiaffo sul braccio. 《Ahi...okay, okay te lo dico...be' le ho chiesto di sposarmi e lei ha detto di sì.》

《Cosa? Ma è fantastico!》Lo abbraccio. Sono così felice per loro. Si amano così tanto, si meritano di essere felici insieme.

《Non ho finito.》Sorride.

《È incinta?》Lo precedo.

《Cosa? No.》Alza un sopracciglio. 《Volevo solo farti sapere che mi piacerebbe che fossi tu il mio testimone.》

《C-cosa?》Chiedo e credo di star sorridendo come un ebete.《Sarebbe un onore per me.》Lui sorride e annuisce poi si accascia su di me e mi abbraccia di nuovo prendendomi alla sprovvista. Ricambio a malapena e poi si stacca. 《Mh...passeggiata?》Annuisce. 《Raccontami un po' i dettagli.》Dico ed è un secondo, solo un secondo in cui mi accorgo di essere esattamente in mezzo alla strada, un secondo soltano in cui sento un clacson ed un secondo in cui sento qualcosa, come un risucchio, come se qualcuno mi tirasse da dietro ed effettivamente è così. Cado con il sedere per terra e la macchina mi sfiora appena le gambe. Il mio cuore è a mille e non riesco a credere di essere ancora vivo.

《Ma sei fottutamente idiota?》Sbraita Sam. 《Mi hai fatto morire di paura.》Mi prende per un braccio e mi aiuta ad alzarmi. 《Stai bene?》Annuisco ancora sconvolto e un po' dolorante per la caduta. 《Da quando in qua a New York si attraversa la strada quando il maledetto semaforo è verde? Credi che ora che sei una star di Broadway tu sia immortale?》Mi rimprovera e mi accorgo che c'e solo una persona con cui vorrei stare in questo momento.

《S-scusa Sam, devo andare.》Lo supero, diretto alla metro.

《Certo, va' a buttarti sotto un'altra macchina, ma sappi che non ci sarò io a tirarti dal colletto un'altra volta!》Lo sento dire, ma voglio solo tornare a casa. Una, due, tre, quattro fermate e mi ritrovo a pochi metri dalla mia destinazione. Li faccio correndo e quando arrivo nel vialetto di casa, mi accorgo di aver dimenticato le chiavi per l'ennesima volta, così busso insistentemente.

《Ma che ca...Oh, Blaine ma-》Kurt viene ad aprire, ma non lo lascio finire.

《Haylie, dov'è?》Ho il fiatone.

《A danza, perché?》Entro in casa e lo bacio con foga, sbatendolo contro la porta che si chiude a sua volta. L'ho preso alla sprovvista, infatti ricambia solo dopo qualche secondo. Porto le mani sui suoi fianchi e lo accarezzo lentamente, sopra la maglietta. Poi sposto le labbra sul suo collo, lasciando una scia di baci umidi e sento un piccolo gemito, a malapena percettibile lasciare le sua labbra perfette.

《Ti amo da morire.》Sussurro prima di tornare a baciarlo. La mia lingua chiede accesso alla sua bocca, che non esita ad aprirsi. La passo prima sul suo labbro inferiore, succhiandolo fino a farlo arrossare e lui alza i fianchi facendoli sbattere contro i miei.

《Ti amo anch'io.》Sussurra a sua volta. Porta una mano fra i miei capelli ricci e li tira piano, facendomi impazzire. Torno a baciarlo, premendo forte le mie labbra sulle sue, facendo intrecciare le nostre lingue. 《Fermo.》Ansima poi sulle mie labbra.

《Cosa? Perché?》Chiedo deluso.

《Andiamo di sopra.》

It's cold outside || Klaine Where stories live. Discover now