Capitolo 8

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Lunedì.

Jimin aspettava il treno come ogni mattina, assonato come sempre.

Quando il mezzo si fermò sui binari di fronte a lui, il ragazzo schiacciò il pulsante per far spalancare la porta.

Cercò un posto libero ma tutti i sedili erano occupati; in compenso trovò il ragazzo dai capelli verdi seduto vicino alla porta alla quale si era appoggiato.

Come da copione lo fissava.

Jimin prese il suo cellulare, cambiò la foto profilo in una nella quale non era presente il suo volto e entrò nella chat di Yoongi, che era ancora vuota.

Park Jimin

Ti prego, smettila di guardarmi.

Min Yoongi

Scusami, chi sei?

Park Jimin

Ti chiedo solo di smetterla di fissarmi.

Il ragazzo dai capelli arancioni vide l'altro continuare a guardarsi intorno e sorrise maliziosamente, lo trovava divertente.

Min Yoongi

Sei sul mio stesso treno. Chi sei?

Park Jimin

Mistero. :)

Min Yoongi

Se non mi dici chi sei sarò obbligato a bloccarti.

Jimin fece una faccia perplessa mentre digitava, troppo entusiasta, sul suo cellulare.

Yoongi, ovviamente, aveva capito di star messaggiando con il ragazzo basso con capelli arancioni vicino a lui.

Park Jimin

No no, dai non bloccarmi.

Min Yoongi

Dove hai trovato il mio numero?

Il ragazzo si trovò spiazzato, non voleva dire che aveva chiesto il suo numero a Jungkook.

Park Jimin

L'ho trovato su un vecchio volantino per lezioni di pianoforte.

Si ricordava che, infatti, aveva dato qualche lezione di pianoforte a Jungkook.

Min Yoongi 

Sei interessato a delle lezioni di pianoforte?

Park Jimin

Saresti disposto a darmele?

La voce robotica annunciò che il treno era arrivato al capolinea e il ragazzo dai capelli verdi mise il telefono in tasca, prese le sue cose e si alzò.

Scendendo diede un'occhiata al piccolo, e gli sorrise.

Jimin arrossì e si affrettò ad uscire dal treno a e dirigersi verso la scuola.

Train.-YoonminTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon