Capitolo 38

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"Sei un idiota. Davvero!" urlò Hoseok.

Yoongi continuava a piangere guardando fuori dal finestrino della macchina dell'amico, ripensando a Jimin, steso a terra, mentre quei ragazzi lo prendevano a calci.

Il dolore gli trafiggeva il cuore.

"Perché non l'hai aiutato?" continuò l'amico che continuava a guidare.

"Quella ragazza.. L-La sua mano e quella di J-Jimin" disse con la voce tremante "I-Io non ci vedevo più dalla rabbia".

Hoseok alzò gli occhi al cielo.

"Idiota".

Yoongi iniziò a piangere ancora più forte.

"Hobi, Jimin mi odia adesso, vero?"

•••

Jimin si alzò dal suolo con gli arti doloranti, dietro di lui aveva lasciato una macchia di sangue.

Un'ombra coprì il sole.

"Chim.. " disse Taehyung guardando l'amico dall'alto.

Il minore lo guardò con gli occhi lucidi.

"Tae" disse cingendolo.

"Cosa è successo?" chiese il biondo.

"Yoongi mi ha lasciato da solo, io non voglio che lui se ne vada" disse il corvino scoppiando a piangere sul petto del maggiore, che iniziò ad accarezzargli i capelli neri come la pece.

"Io lo odio, Yoongi" continuò il piccolo mentre le lacrime continuavano a scorrere sulle sue guance.

Taehyung non riusciva a parlare, quando il suo telefono squillò.

Il maggiore si sciolse dall'abbraccio del minore per rispondere al cellulare.

Jungkook, il suo ragazzo, lo aveva chiamato, di conseguenza si spostò per rispondere, asciando Jimin da solo.

Il più piccolo si sedette di nuovo per terra, dove poco prima lo avevano picchiato.

Le sue lacrime iniziarono a sgorgare dai suoi occhi neri, cadendo per terra e mescolandosi al suo sangue.

Si sentiva solo come non mai.

Tutti lo stavano abbandonando. quando lui non voleva abbandonare nessuno.

•••
Capitolo corto e bruttino, non ho aggiornato per secoli, sorreh.

Train.-YoonminWhere stories live. Discover now