Capitolo 14

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Tornando a casa Jimin si sentiva strano.

La presenza di Yoongi lo faceva stare bene, ma allo stesso tempo quel ragazzo lo intimoriva.

Il viaggio in treno, per lui, era stato una tortura: quando finalmente era convinto di essersi liberato di lui se l'era ritrovato davanti, e quando finalmente si era abituato alla sua presenza dovette scendere.

Nemmeno con una ragazza si sentiva così intimorito.

Solo al pensiero di passare un'ora intera con lui, il giorno seguente, a casa sua, da soli, gli faceva contorcere lo stomaco.

Nemmeno lui sapeva perché avesse accettato a quelle lezioni, forse era l'unica via di scampo alla situazione nella quale si era cacciato.

Dopo una quindicina di minuti era a casa.

Era molto più tardi rispetto al solito, il ragazzo salutò la madre e si diresse in camera sua; non appena fu disteso sul suo letto tirò fuori il foglietto che Yoongi gli aveva dato poco prima e lo lesse.

Casa dello hyung non era molto distante da casa sua, probabilmente avrebbe chiesto a sua madre di accompagnarlo, spacciandolo per un compagno di scuola.

Si alzò e si diresse verso la scrivania, prese un piccolo quaderno mise il foglietto tra le sue pagine.

Il suo cellulare lo avvisò che era appena arrivata una notifica: "Taehyung".

Jimin non visualizzò nemmeno, si limitò a mettere il telefono i silenzioso e ad accendere la musica.

Tirò fuori tutti i suoi libri dallo zaino e li appoggiò su uno scaffale, tranne il libro di chimica, che aprì e iniziò a leggere.

*coso*
Scusate se non ho aggiornato per tremila anni ma mi avevano disabilitato il Wi-Fi e oggi è arrivato il router nuovo.
Peace (>ω<)

Train.-YoonminWhere stories live. Discover now