Parole E Azioni

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Una brezza calda accarezzava dolcemente il suo viso...
..."Il mare...
...Quanto mi è mancato"...

Sì, il mare le era sempre piaciuto. Forse per la sabbia umida e fresca, forse per l'acqua che salava dolcemente la sua pelle, forse per quel senso di stanchezza appagante dopo aver trascorso un'intera giornata al sole...Non lo sapeva che cos'era...Ma le piaceva...

Chiuse gli occhi, cercando di assaporare appieno quella brezza profumata che continuava ad infrangersi contro i suoi capelli...

..."Che tepore magnifico"...

...Il calore del sole riscaldava dolcemente la sua pelle, facendole provare una sensazione fantastica...

..."Com'è morbida"...

...E accarezzò dolcemente la sabbia.

La brezza profumata, il tepore del sole, e la delicatezza della sabbia riuscivano a creare una sensazione piacevole, e non poteva fare a meno di far rimanere il suo corpo disteso su quella superficie granellosa. A dire la verità quello che toccava non le sembrava neanche essere sabbia...La sua morbidezza era paragonabile al velluto, e a contatto con il suo corpo riusciva perfettamente a uniformarsi, scivolare leggera, e modellarsi perfettamente con il suo essere. Era una sensazione a dir poco fantastica...

<< Mmmh >> Mentre continuava a bearsi di quella splendida sensazione, una mano -certo non la sua- sfiorò la sua schiena nuda, facendo comparire piano, dei brividi...

..."Chi sarà?"...

...E rivolgendo lo sguardo verso la persona che ormai gli si trovava di fianco, non potè mettere a fuoco la sua figura...

Assottigliò gli occhi, cercando di vedere più chiaro...

..."Chi sei?
Non riesco a vederti"...

...E allungò una mano verso la figura ombrata, nel tentativo di capirci qualcosa....

..."Come ti chiami?"...

...E toccò la sua pelle, cercando di aprire di più gli occhi in un vanissimo tentativo. Sentì la persona stringersi al suo corpo, serrando la stretta.

Iniziò ad agitarsi, cercando di vedere...E cercando di liberarsi......Ma niente...Non riusciva a divincolarsi...In realtà non voleva liberarsi!

La stretta di quella persona era confortevole, la faceva sentire protetta. La sua pelle era rovente...Vellutata...Morbida...Gd si trovava su di lei, fermo, immobile, che la guardava. E sentiva tutta la vellutatissima pelle di quel ragazzo a contatto con la sua. Lo vide guardarla con languido trasporto, prima di darle un bacio...Sì, la baciò...E iniziò dolcemente a muoversi sopra di lei...

..."Un momento!"...

Mel sbarrò immediatamente gli occhi, uscendo dal sonno e ritornando immediatamente alla realtà..."Ma che diamine di sogno"...Quella mattina -la realtà- aveva deciso di darle il buongiorno in quel modo, facendole fare quel sogno assurdo, accompagnato insieme a un allucinante mal di testa che gli aveva fatto richiudere gli occhi immediatamente per il forte dolore.

Crucciò le sopracciglia portandosi una mano davanti al viso. Il dolore e la nausea erano discretamente allucinanti. Il fantastico sogno che l'aveva resa protagonista di quella fantastica sensazione si era volatilizzato nel niente, lasciandola con quel malessere fisico che le faceva venire solo voglia di rimettere. Ma poi, cosa c'entrasse Gd con il mare, questo doveva scoprirlo. Come anche doveva scoprire, da quando accennare a fare sogni di quel tipo rientravano nei suoi canoni..."Pessima"...Riaprì gli occhi e si guardò estraniata attorno, rendendosi conto che no, quella non era la sua stanza.

Il Destino Nei SogniWhere stories live. Discover now