Chiamiamole "Recensioni", ma io non sono una scrittrice e non seguo dei criteri specifici, queste non sono storie a cui faccio pubblicità su richiesta delle autrici, ma opere in cui mi sono imbattuta un po' per caso, un po' per invito, e ho finito p...
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Trama: Cosa farebbe una persona alla quale fosse stata annunciato con certezza, che nel giro di dodici mesi, la sua vita finirà? È questo l'inquietante interrogativo con il quale si trova a fare i conti Max Castellani. Neurochirurgo affermato, per un crudele scherzo del destino, scopre di essere affetto da una forma di tumore maligno al cervello, vale a dire proprio quella parte del corpo che gli ha assicurato denaro e successo nel corso degli anni.
La terribile notizia, ben presto lo conduce a riflettere più approfonditamente sul senso della sua vita e su sé stesso come persona prima che come medico. Così, come in un'illuminazione improvvisa, Max si rende conto di aver trascorso la propria esistenza sacrificando quanto di meglio poteva avere: la passione per la pittura, l'amore e tanto altro.
Si potrebbe affermare che il protagonista si reca in montagna, lontano dal mondo che gli è noto, per morire in pace, facendo ciò che più ama, tuttavia l'imprevedibilità della vita pare inseguirlo fin sopra quelle vette e gli si manifesta nella forma della folle Greta. Chi sia questa donna? Potrebbe rappresentare la ritrovata voglia di vivere proprio ad un passo dal precipizio? Greta incarna l'amore dirompente che non lascia spazio al pensiero della morte? L'incontro tra Greta e Max porta l'uomo in una dimensione temporale nuova nella quale il conto dei giorni si è fermato o i dodici mesi che lo separano dalla fine esistono ancora?
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Commento personale: Wow. Questa storia è... la sovrana del #macomecazzèpossibile (per chi non lo sapesse, è la categoria in cui rilego le storie che hanno poche visualizzazioni rispetto a quanto valgono, e credetemi questa storia è un vero gioiello!)
Vi lascio i nostri commenti al capitolo 10... così vi farete un'idea moooolto più chiara.
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Metri di giudizio: Trama, Personaggi, Grammatica complessiva, Copertina.
Trama: Ammetto che non è il mio genere preferito, ho iniziato il primo capitolo titubante perché affronti un tema delicato che suscita emozioni forti già di suo, ma con la tua scrittura lo rendi ancora più sentito. Mi hai conquistata con ogni parola: studiata, mai banale e coinvolge il lettore emotivamente.
