Capitolo 9

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La mia convinzione che da quando sono tornata a casa le cose sembrano procedere senza alcun problema viene disintegrata dalla preoccupazione crescente di Jude e mio padre. Preoccupati perché a parte gli scatti di rabbia non ho alcun altro sintomo che riguardi la mia futura trasformazione.

Ormai da mesi i miei allenamenti con Jude si erano intensificati per aumentare la forza, la resistenza, la velocità, per potenziare i miei riflessi, la mia abilità di percepire i minimi movimenti e quella di vedere i più piccoli particolari con un'occhiata di pochi secondi e imparare a controllare la rabbia costante che mi avvinghia incessantemente da ottobre, da quando tutto questo delirio ha avuto inizio. Lo facciamo tutte le mattine prima di andare a scuola, mentre il sabato proseguiamo fino all'ora di pranzo. Il problema è che nonostante tutto ciò le mie capacità aumentano ma ad una velocità umana, quindi non abbastanza velocemente.

Tutte le domeniche, per non cambiare troppo le abitudini di Daisy, corro con lei fin sopra la collina, poi passiamo il pomeriggio in piscina o a giocare nel suo giardino, il tempo che rimane lo passo a studiare e ad ascoltare mio padre mentre mi racconta dei miei antenati e mi mostra trucchetti da lupi. M'insegna alcune dinamiche di gruppo, come parlare e come farsi rispettare, la maniera di comandare senza farsi nemici e come sopprimere rivolte. Poi mi racconta di leggi vigenti tra i lupi e di leggende su di essi.

<< Oggi non mi va di allenarmi. Sono in perfetta forma, possiamo evitare il sollevamento pesi o tutto ciò che dobbiamo fare? Dai divertiamoci per una volta, mi alleno da tantissimi mesi, siamo agli inizi di gennaio >>

<< È vero, è un bel po' che ci alleniamo e pensare che tutto questo è iniziato a fine ottobre... ma non è un motivo valido per non fare ciò che devi >> mi accorgo dal suo tono che è molto preoccupato.

In quel preciso momento il mio cellulare suona. È un sms di Daisy:

"Che ne dici se usciamo stasera noi due da sole a divertirci nel nuovo locale che hanno aperto al porto?"

Stranita dal contenuto del messaggio lo mostro a Jude << Sai qualcosa che non so?>>

<< No, non so nulla. Ti posso solo dire che ieri sera l'ho sentita discutere al telefono con Marco e siccome non mi volevo fare gli affari suoi, fidati che l'ho fatto per il bene di Marco, sono uscito e sono venuto qui al laghetto. Sono tornato a casa che erano le due e lei già dormiva. Stamattina me ne sono andato prima che si svegliasse.>>

<< Non è che ultimamente la stai trascurando?>>

<< No. Ho sempre gli stessi orari, semplicemente è cambiato solo quello che faccio fuori di casa. Ma perché tutto questo interrogatorio? >>

<< Scusami, è che ho il terrore che scopra qualcosa su ciò che siamo, ho paura di perderla. Sarà a causa del fatto che mi tartassate dicendo che nessuno lo deve sapere. Un attimo che le rispondo >>

"Per me va bene il programmino che hai fatto, ma saremo davvero da sole? Non è che poi mi lasci sola per stare con Marco? "

Sono stata un po' cattiva, ma fortunatamente lei non se la prende. "Tranquilla, quello stronzo non lo voglio nemmeno vedere, poi stasera ti racconto! Ci vediamo direttamente lì ok? Ti va bene per le otto?"

"Mi spiace tesoro, tranquilla stasera ci divertiremo a trovare qualche maniera per fargliela pagare, comunque mi va bene, ci vediamo lì alle otto, allora a presto e sottolineo... non ti aspettare che mi vesta elegante!"

Jude leggendo il mio ultimo sms si mette a ridere.<< Spero di non far mai arrabbiare nessuna delle due! Non vorrei mai subire una vostra vendetta! Ma ancora avvisi mia sorella che non deve pretendere che ti vesta elegante? Questa sì che mi piace e mi fa proprio ridere >>

Vanargandr's War: My SecretWhere stories live. Discover now