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Il loro secondo incontro fu per puro caso, in un semplice negozio di belle arti. Chanyeol entrò, cercando quasi disperatamente una tela e alcuni colori ad olio, i colori di base. Si imbatté sul ragazzo della mostra nel settore dei pennelli; l'urto tra i due corpi fece cadere vari pennelli dalle punte arrotondate e dalle punte piatte sul pavimento lucido, creando un leggero disordine all'interno di quel minuscolo negozietto.
Il ragazzo dai capelli scuri si chinò ad aiutare il castano, mentre le loro mani si sfioravano sporadiche volte, provocando un leggero brivido.
Poi i loro occhi si incrociarono dando vita ad un'opera d'arte formata da semplici sguardi e mani che si sfioravano erroneamente.
“Cisiamogiàvisti da qualcheparte?”
Il più basso parlò, rilasciando una voce calda e dolce, quasi come un movimento delicato di un pennello intriso nel colore.
“mmh...Lawrence Alma-Tadema. Davantiadunsuoquadro, ad una mostra”.
“Oh, eri la persona che fotografava 'Le Rose di Eliogabalio?”.
“Si, ero io”
Chanyeol sorrise, era felice che qualcuno si ricordasse di lui, visto che era quel genere di persona invisibile agli occhi di tutti. Quella che passava inosservato e non lasciava traccia o troppi pensieri al suo passaggio. Chanyeol era come un quadro dipinto in modo confusionario, un bozzetto incompleto e messo da parte.
“Io sonoByunBaekhyun. È unpiacereconoscerti, fotografo di Tadema”
Il moro sbarrò di poco gli occhi , sorpreso da quel soprannome così buffo. E poi strinse la mano del castano, accennando un piccolo sorriso e facendo comparire due dolci fossette ai lati della bocca.
“E io sonoPark Chanyeol. È unpiacere, osservatore dal sorriso angelico”.
