15|F i f t e e n t h

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Baek, dovresti rientrare fuori freddo”.

Ormai queste parole erano la solita routine, il tutto seguito da una coperta calda che circondava il suo corpicino piccolo e poi Chanyeol che lo trascinava in casa, lontano dal fresco vento dai tratti invernali.

Avevo bisogno di prendere una boccata d'aria”.

“Lo so ma... Potresti ammalarti”.

Il gigante ripeté quella frase quasi come il sibilo di un serpente, con un tono stridulo e quasi acuto, con un tocco di amarezza nella voce.

Baekhyun rilasciò uno sbuffo seguito da una risatina, da un piccolo ghigno che di divertente aveva ben poco, anzi era bastato per far rabbrividire il più piccolo e fargli mancare per pochi secondi il respiro.

Sono già malato, Chanyeol”.

“Lo so...Lo so”.

Ripeté la frase più volte, con un tono di voce sempre più impercettibile e flebile, tremante, con un forte accenno di dolore in ogni parola.

Chanyeol si voltò, dando le spalle a Baekhyun in piedi, avvolto nella calda coperta di un beige chiaro e dal tessuto consumato.
Respirò profondamente, sentendo un bruciore all'altezza del petto, come se un fiamma o un qualcosa di ardente stesse strofinando sulla pelle, bruciandola, ustionandola.

Mentre Baekhyun restava fermo, con il cuore colmo di tristezza e gli occhi semi lucidi, con le mani tremanti e le corde vocali quasi aggrovigliate.
Faceva quasi fatica a respirare mentre sudava freddo, mentre pregava, supplicava solo con lo sguardo che l'altro lo guardasse, lo baciasse, lo stringesse a se, amandolo come prima.

Allora il bassino abbandonò la coperta, avvicinandosi al gigante e allacciando le sue braccia al corpo ossuto e impregnato dalla sofferenza dell'altro, poggiando il suo petto sulla sua schiena, abbracciandolo.

Ehi Chan”.

Chanyeol rimase in silenzio, sentendo la guancia del più basso strofinare contro il tessuto della sua camicia, provocandogli dei piccoli tremiti quasi irrilevanti.

“È tutto okay, parlami”.

Il giovane rimase zitto, forse perché se avesse aperto bocca sarebbero usciti soltanto dei singhiozzi.
Chanyeol odiava piangere, non lo faceva ormai da quando ne aveva memoria, teneva tutto dentro, facendo gonfiare il suo cuore di tristezza e graffiandolo violentemente.

Yeol, non aver paura, sto bene”.

Ed ecco che tornava il Baekhyun bugiardo, quello che pronunciava parole calme e all'apparenza veritiere mentre dentro si sentiva morire piano piano, mentre affrontava guerriglie interiori più grandi di lui.

“Non hai paura, Baekhyun?”.

Il più grande sforzò un sorriso, poggiando nuovamente la guancia rossastra sulla schiena in quel momento inarcata dell'altro.

“No, Chanyeol, non ho paura”.

Nonostante dicesse quelle parole così piene di convinzione, la sua voce traballava, era insicura e a tratti quasi spezzata da un rimasuglio di timore.

Sentì Chanyeol ridacchiare, una risata amara, ma con il retrogusto quasi divertito.

“Ed ecco tornato il mio Baekhyun bugiardo che tenta di non farmi preoccupare”.

Il gigante ridacchiò, accarezzando con le nocche, il torso delle mani di Baekhyun, quasi solleticando la pelle.

Già, sono ritornato il vecchio e stupido bugiardo, Chanyeol”.

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Omg piango, grazie;;

ART - chanbaek (#wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora