23|T w e n t y - t h i r d

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Baekhyun”.

Quel giorno Chanyeol entrò nella stanza d'ospedale dove era ricoverato Baekhyun, si avvicinò a lui e gli lasciò un bacio sulla fronte leggermente imperlata di sudore.

Si fermò a guardarlo, le braccia magre, alcune flebo conficcate nella pelle e gli occhi socchiusi, il respiro pesante.

Qui non dovresti sentirti meglio?”.

Baekhyun annaspò per poi abbozzare un sorriso stentato.

È okay, andrà tutto bene”.

Un forte formicolio mescolato all'accartocciamento dei polmoni, gli fece per un attimo perdere l'equilibrio e il fiato.

Tornò in se, tentando in ogni modo di tranquillizzarsi e far sparire quel senso di paura e oppressione che aveva costantemente addosso e si avvicinò piano piano al lettino dell'altro, per poi sedersi sulla sedia lì di fianco.
Afferrò lentamente la mano del bassino tra le sue, facendola quasi sparire mentre prese a baciarla lentamente, quasi solleticandogli la pelle.

Ehi Channie”

Dimmi Baekhyun”.

Il maggiore esalò un profondo respiro per poi sbattere le palpebre e girare il volto lentamente e roboticamente verso l'altro.

Vorrei che ti sdraiassi al mio fianco e mi stringessi forte a te, facendomi dimenticare tutto il dolore che sto provando”.

Ogni suo desiderio è un ordine”.

Il gigante ridacchiò, riempiendo quella stanza apparentemente semi vuota per poi alzare la coperta del letto dell'altro e sdraiarsi al suo fianco.
Si stava stretti sotto quelle coperte, ma ai due andava bene così, per loro era abbastanza, era piacevole stare l'uno appiccicato all'altro, stretti in una morsa dolce e protettiva.

Il braccio di Chanyeol andò a circondare il tronco di Baekhyun avvicinandolo ancora di più a se, facendogli appiccicare il proprio corpo con quello dell'altro mentre l'altro braccio era sotto la sua testa, delicatamente poggiata sul cuscino.
E poi il gigante in modo naturale schiuse le labbra e nel silenzio di quella stanza divenuta improvvisamente più accogliente e meno spoglia, il più alto iniziò ad intonare una melodia dolce e delicata, un sussurro che si librava dolcemente nell'aria lasciando un senso di calore nel petto, un miscuglio di tristezza mista alla leggerezza quasi infantile.

Quella notte fù forse una delle più belle che Baekhyun potesse mai passare, una di quelle che restano nella memoria, quelle così perfette che lasciano un vuoto incolmabile e un retrogusto amaro perché le si vorrebbero vivere ogni singolo giorno.

“Non sapevo sapessi anche cantare, fotografo di Talema”.

Il bassino sorrise, illuminando improvvisamente quel viso pallido, spento e leggermente sudato, facendo perdere qualche battito al cuore martoriato del gigante, risanandolo tutto d'un colpo.

Ci sono molte cose che non so fare, osservatore dal sorriso angelico”.

Cioè?”.

Il maggiore inarcò un sopracciglio, indossando un'espressione interrogativa.

“Non so amare”.

Baekhyun non poté far a meno di scoppiare in una profonda risata secca, per poi accarezzare il petto dell'altro ed incrociare i suoi occhi socchiusi non quelli grandi e scuri di Chanyeol.

Amare è la cosa che ti riesce meglio.
Sei riuscito a donarmi tutto ciò di cui avevo bisogno”.

“Ma non riesco a farti stare bene, Baekhyun”.

Riesci a farmi stare bene semplicemente salutandomi al mattino, baciandomi inaspettatamente e sorridendomi sporadicamente”.

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ART - chanbaek (#wattys2017)Onde histórias criam vida. Descubra agora