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Si incrociarono per la terza volta nello stesso luogo del loro primo incontro, però stavolta Baekhyun non stava semplicemente osservando, ma era seduto su un prato verde, circondato da qualche margherita appena fiorita, un pennello tra le dita della mano destra sporche di colore e nella mano sinistra, una vecchia tavolozza ormai sporca di colori invecchiati e asciutti.
Stava dipingendo, sembrava così assorto nel proprio lavoro che non si accorse nemmeno che Chanyeol era fermo a pochi metri da lui. Era immobile a fissarlo, a guardare ogni suo singolo lineamento, ad analizzare dalla sua fronte corrugata e le sue labbra sottili morse dai denti, ai suoi capelli appiccicati alla fronte leggermente imperlata di sudore.
Chanyeol per un momento si ritrovò in uno stato di confusione, non riuscendo a distinguere se l'opera d'arte fosse Baekhyun oppure quel paesaggio che con tanta passione stava disegnando.
Finalmente il corvino si decise e si avvicinò a lui, toccandogli delicatamente la spalla e facendolo risvegliare da quello stato di trance.
“Oh ciao Chanyeol! Cosafaiqui?”.
Le labbra del più grande si allargarono in un enorme sorriso mentre il labbro inferiore si gonfiava leggermente e i suoi occhi si assottigliavano, scomparendo quasi tra le piegoline attorno ai suoi occhi.
“Sonotornato a vedere i variquadri, volevofotografarequalcos'altro e poi i mieiocchisisonoimbattutinellatuafigura”.
Chanyeol sorrise, sedendosi al fianco del ragazzo, sull'erba leggermente umida.
“Saràforse uno scherzo del destinoquestaseried'incontri, Baekhyun?”
“ForseChanyeol. Forseildestinovuole che due poveriamantidell'arteinstaurinounrapporto”
Baekhyun tornò a dipingere, continuando a mantenere sempre quel delicato e artistico sorriso sulle labbra che per un momento fece totalmente girare la testa a Chanyeol.
“Cosadipingi?”
Il bassino passò la mano senza macchie di colore tra i capelli per poi rivolgere il proprio sguardo verso il ragazzo dai capelli scuri.
“Unpaesaggioestivo, allegro, con un prato ed una giornatasoleggiata”.
“Non lotroviun po' spoglioBaekhyun?”
Baekhyun tornò a guardare la tela, soffermandosi sul prato ed analizzandolo attentamente.
“Forsemancano...”
“Dellemargherite!”, dissero i due all'unisono
Ci fu silenzio e poi Chanyeol e Baekhyun si guardarono all'improvviso e il più grande scoppiò in una dolce e fragorosa risata che risucchiò totalmente ogni ansia, ogni paura, ogni insicurezza appartenente al gigante. Fino a quel momento il corvino era stato vuoto, come quel prato senza margherite e adesso, si sentì improvvisamente pieno, vivo, come se una ventata d'aria così forte lo avesse risvegliato da quello stato comatoso.
“Baekhyun...Io sono come il prato che haidipinto; spoglio e vuoto. Civorrebberodellemargherite, non credi?”.
“Bhe, hairagione”
Baekhyun ridacchiò dolcemente, intingendo il pennello nel colore giallo.
“Allora, siilemiemargherite”.
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Ya! Mi farebbepiaceresaperecosanepensate della storia. Levostreimpressionisuquestiprimicapitoli lol