Il volto sfregiato

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Cosa? Aveva appena detto che faceva parte della mia fantasia?!
《 Aspetta ma che cavolo stai dicendo?》
《Non l'hai detto tu che vorresti qualcuno che sia come i tuoi personaggi preferiti?》
《Si》 mi affrettaia rispondergli volendo sapere che cavolo c'entrasse lui e la mia fantasia.
《Ecco, io sono il risultato della tua fantasia.》
La mia bocca si aprì.
《Non è possibile》
《Tu....》
《Io?》
Perché si era fermato.
《È arrivato.》disse guardando dentro la galleria.
Stava uscendo qualcuno.
O mio Dio! Ma chi cavolo è?
Un uomo robusto, con i capelli corti e il viso sfregiato, teneva il suo sguardo fisso su di me.
《È lei?》 Disse una volta essersi avvicinato.
Io mi nascosi dietro a Luis.
《Si》 rispose Luis
L'uomo mi girò in torno
《Luis chi cavolo è? 》 dissi a bassa voce a Luis
Non rispose.
《Luis che sta succedendo? 》
《Bene molto bene.》 Disse riferendosi a Luis poi tornò a guardarmi e con voce potente mi disse 《Andiamo》
《Non vengo da nessuna parte con te!》 Risposi con uno sguardo rivoltante.
《Mi sa proprio di sì》
《No!》 Risposi più decisa.
L'uomo mi prese il braccio e mi iniziò a tirare dentro la galleria.
《Che stai facendo? Lasciami!》
《Non comportarti da bambina...andiamo!》
Luis rimase impalato.
《Luis, che sta succedendo?》 Non mi rispose e abbassò la testa.
《Andiamo! 》 disse tirandomi di più.
Entrammo nella galleria era buia. Il cuore per la millesima volta mi ribatteva forte e la paura mi iniziò a tornare.
L'uomo mi tirava. Eravamo dentro la galleria.
Ma perché non si muove?Perché non fa qualcosa?
Passammo attraverso a un muro, Come per magia e da essere in una vecchia stazione ci trovavamo in un posto, sotto terra.
《Dove stiamo andando?》 Chiesi.
《Ti porto dal nostro padrone》
《Aspetta, non posso venire, devo tornare a casa!》
L'uomo iniziò a ridere.
Questo posto aveva delle discese di terra e fuochi ovunque.
《Che posto è?》 Domandai.
Iniziai a piangere, forse era per via della tensione.
《Da adesso, casa tua.》
Casa mia? Ma che è scemo?
Allentò la presa.
Delle persone con dei tatuaggi nel viso, mi aspettavano in torno ad un fuoco.
Ci fermammo nel centro di quel posto. Era pieno di maschi, uomini che urlavano e ridevano. Strani.
Ho paura. Ho veramente paura. E ero delusa, delusa del fatto che mi sia fidata di uno sconosciuto. Fidata di me stessa.
Qualcuno iniziò a battere le mani venendo verso di me e a richiamare l'attenzione di tutti. Aveva una specie di sole nero, tatuato in torno all'occhio.
《Bene bene bene》 disse guardandomi.
《Il ragazzo c'è riuscito!》 Continuò sorridendo.
《Io sono Niles》 disse inchinandosi e sorridendo.
Non risposi. 《Spero che il viaggio sia stato piacevole...》disse dando un'occhiata all'uomo che mi aveva condotto in questo posto orribile.
《Si, certo...》 risposi a battuta 《Il miglior viaggio di sempre》 continuai alzando lo sguardo al cielo.
《Allora portala nella sua nuova stanza!》disse puntando il dito all'uomo col viso sfigurato.
L'uomo mi iniziò a spingere da dietro,facendomi incamminare.
《Ehy! Lasciatemi!》 Continuarono a spingermi, senza alcuna risposta.
《Lasciatemi!》 Urali dando una testa all'indietro all'uomo.
《Calamati! 》 gridò Niles. Non l'ascoltai. Corsi verso la strada del ritorno e passai dal muro, tornando alla stazione.
《Fermatevi! Non la seguite, tornerà, sarà costretta a tornare.》quella parole suonarono molto più strane, dopo le mille cose che ho visto e sentito di strano, quelle erano sicuramente le più strane. 《Arrivederci》 Continuò sorridendo.
Perché mi vogliono lì? Sarà sicuramente un' incubo...non capisco perché chiamano quel posto "casa" ? Perché dovrei dover tornare in quel posto? Perché dovrebbe essere casa mia? E poi nessuno mi zpiega qualcosa, mi sono rotta di essere presa in giro.
Luis non c'era più, era scomparso, ma non mi importava.
Quello stronzo non ha fatto niente! Che rabbia!
Il buio si stava inghiottendo ogni stella.《Domani pioverà》 dissi sbuffando.
Corsi fino a casa, poi entrai dalla finestra e salutai Grattastinchi , che si era appena svegliato. 《Ehy amore mio!》 Lo presi in braccio e lo accarezzai dolcemente. Lo amo tanto, è il mio compagno preferito.
《Domani se il tempo ci vuole bene, andiamo a fare un giro? Ti va?》
Mi guardava con occhi tondi, teneri e lucidi, si rifletteva la luce della stanza.
Lo lasciai in terra e iniziò ad andare in giro,correndo con la sua gobbettina e quelle piccole zampette.
Intanto mi misi il pigiama e mi riscaldai dentro le coperte, così morbide e rassicuranti. Stavo per addormentarmi quando qualcosa di bagnaticcio mi toccò la guancia, apro gli occhi di scatto e vedo che era soltanto Grattastinchi che si era arrampicato sul letto.
《Piccolo birbante》 gli dico, mettendolo nel suo letto.
Mi rimisi nel letto. I piedi ghiacci mi facevano salire i brividi.
Mi addormentai dopo qualche minuto.


SONO PIÙ FORTE IO (IN PAUSA MA A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora