Sembravi diverso

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Stringevo l'erba umida.Il petto mi faceva male, era come se fosse peso.
Sono qui, sola a piangere.
Le persone sono strane, prima ti affogano e poi ti chiedono perché ti manca l'aria.
《Ma che hai fatto?》
Maggie corse verso di me preoccupata.
Non posso dirgli che la mia vita è diventata più incasinata, che dovrei avere un dono, che ho paura di Carl...
《Sono cascata》 gli rispondo a bassa voce.
Lei mi guarda non convinta della mia risposta.
Le lacrime continuano a graffiarmi il viso.
《Katrine》 ecco sta arrivando il mio protettore.
Da lui non voglio farmi vedere mentre piango, non voglio che mi veda debole.
Si accuccia accanto a me ed io tengo lo sguardo dall'altra parte
《Che hai fatto?》
Non gli rispondo, allora lui guarda Maggie per una risposta e lei, chiaramente, l'accontenta.
《Ha detto che è cascata》
《Maggie puoi lasciarci soli, per favore?》
《Okay. Katrine se hai bisogno,non esitare a chiamarmi.》
Una volta che Maggie si è allontanata abbastanza, Luis mi prende la mano.
《Allora, niente cavolate la vera risposta.》
Io continuo a non guardarlo.
《Katrine, parlami》
《I-io ho paura.》 La mia voce è piagnucolante 《H-ho paura di, Carl》
《Perché che ha fatto?》
Parli del diavolo ed arriva...
Carl insieme a Tyler
《Katrine che stai facendo?》
《Ti va di andare via?》 Mi chiede Luis
《Si 》 gli rispondo a bassa voce.
Luis mi aiuta ad alzarmi e Carl si avvicina.
《Katrine i cinque minuti non sono ancora finiti》
Cioè si sta preoccupando dei cinque minuti!
《Katrine!》si avvicina e mi prende il braccio
《Che stai facendo?》 Gli rispondo arrabbiata
Luis lo guarda male e gli toglie la mano dal mio braccio
《Lasciala stare》 gli dice molto chiaramente
I due si fissano per qualche momento
《Carl, andiamo dai》 gli urlò Tyler
《Luis,andiamo》
Luis mi stringe la mano ed iniziamo ad andarcene.
《Carl, non credevo che tu fossi così.》
Carl resta impalato a guardarci.
Ad ogni nostro passo,le tenebre si inghiottivano il suo viso, finché non c'era più niente e noi non lo vedevamo più.
Camminando mi accorgo che le nostre mani sono ancora in contatto e per vergogna tolgo la mano facendo finta di sistemarmi i capelli.
《Allora, Katrine..》 il suo "Katrine" è così profondo.
Okay restiamo con i piedi per terra.
《Perché hai paura di Carl》
《Nel bagno quando è successo, quando è andata via la luce,c'era lui. Aveva il volto diverso, buio e le vene viola credo. Non sono pazza lo giuro, io l'ho visto più o meno.》
《Katrine forse so il perché...》
《Davvero?》
《Tu hai un dono, giusto?》
Rieccoci con il discorso del dono.
《Si, me l'hai detto te.》
《Esattamente. Tu puoi far avverare i tuoi sogni ma, i tuoi incubi?》
《Cosa?》 Lo guardo sconvolta
《I miei incubi?》
《Si Katrine. Hai imparato a sognare a occhi aperti?》
《Non lo so.》gli rispondo guardando altrove.
《Dai, lasciamo stare magari ne riparliamo domani. Ti porto a casa.》
Gli sorrido.
《Ah non sto a casa di mia madre ma di mio padre. È qui vicino.》
《Allora ti accompagnerò fino a casa di tuo padre》mi dice ridendo
《Aspetta. Come sto? Ho il trucco colato? Si vede che ho pianto?》
《Katrine...tu sei meravigliosa. Non hai nessun trucco colato.》
Entrambi siamo stati in silenzio finché non siamo arrivati a casa mia.
《Bè, allora ci vediamo dopodomani a scuola》gli dico timidamente mettendomi di spalle al portone
《Certo》
Ci guardiamo intensamente  per qualche secondo poi lui con la testa indica la strada
《Vado devo rientrare anch'io》
《Okay. Ciao》
Così in una lunga strada buia le tenebre si inghiottivano anche lui.

SONO PIÙ FORTE IO (IN PAUSA MA A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora