Un nuovo amico

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Stavo facendo la mia solita strada a piedi quando, vidi Carl.
《Ehy》mi disse  venendomi incontro con la mano a saluto.
《Ciao》 gli risposi timidamente ristringendomi in me.
《Che, che ci fai qui? 》 volevo sembrare normale, senza dare troppa importanza alle cose che mi aveva detto ieri.
Velocemente si guardò a destra e a sinistra.
《Abito qui in questa casa.》 Disse il ragazzo puntando un dito verso il suo cancello
《Numero 11》continuò fiero.
《Wow, non lo sapevo...》 mi portai una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
《E tu?》
Oddio di nuovo quello sguardo. Sembra quasi che i suoi occhi riescano a penetrami dentro. Il suo sguardo fisso, divertito ma anche serio, le sue guanciette un pochino rosse, e un bellissimo sorriso che fa uscire una fossetta alla sua destra.
Gli avrei voluto dire che era bellissimo
"Pianeta terra chiama katrine, katrine rispondi. Smettila!!"
I miei pensieri viaggiavano nella mia testa come stelle cadenti uno dopo l'altro.
Okay basta, torna in te.
Respirai profondamente e mi concentrai su quel momento.
《Che ne pensi di incamminarci insieme?》 Chiesi con la mia solita vocina abbastanza calma per paura di incartocciarmi con le parole e di conseguenza fare una brutta figura, facendo qualche passo avanti
《Certo certo》 mi rispose mettendosi a camminare con le mani in tasca.
《Anche... perché non ti avrei mai lasciata》 continuò all'inizio timidamente e poi ridendo.
Okay penso che le mie guancie siano diventati un pochino rosse.
《Senti, stasera ci sarà una festa a casa di Gaia, lo so che non è tua amica》 disse mettendo le mani avanti 《però se venissi mi faresti molto piacere》
Inizialmente lo guardai con una faccia stupita
《Gaia?!》
《Sì lo so, è  che... lo faresti per me.》
《Capisco...》
《Okay ci pensi e fuori di scuola me lo dici》 disse facendomi un occhiolino e puntandomi  le dita.
《Va bene, ci penserò》 dissi infine sorridere.

Arrivati in classe mi posizionai all'ultimo banco della fila infondo.
I ragazzi della squadra di Lacrosse entrano ridendo e dandosi pacche sulle spalle. Uno di loro si sedette accanto a me.
Capelli corti scuri, occhi grigi, alto e robusto,si doveva essere proprio un Rezarg.
Feci l'indifferente concentrandomi su ciò che stavo disegnando.
Due occhi, una bocca...si, stavo disegnando un viso.
《Buongiorno ragazzi》 disse la voce della professoressa portandomi via dalla mia immaginazione.
《Buongiorno》 dissimo in coro alzandoci.
《Oggi inizieremo una nuova poesia di...》
《Oh no》dissi sbuffando e facendo roteare gli occhi.
《È già, l'ora più costruttiva e allo stesso tempo noiosa...》rispose una voce maschile.
Mi girai a destra e vidi che a parlare era stato Jonathan  Rezarg.
《Già》 risposi facendo un sorrisetto.
《Guarda si addormenta anche lei》 disse ridendo.
Era vero la professoressa si addormentava, aveva già sbadigliato due volte.
《 Ehy, tu ci sarai a vederci alla partita?》
《Penso di sì....ma sinceramente mi piacerebbe giocare con voi》 dissi le ultime due parole timidamente.
《Sarebbe fantastico! Perché non vieni a vedere qualche allenamento? 》
《Volentieri, quando?》
《Martedì e venerdì dalle 14.00 alle 16.00》rispose mantenendo un grande sorriso in faccia.
La campanella suonò e prima di andarsene Jonathan si girò a salutarmi e mi disse:
《Comunque bel disegno e mi raccomando non mancare 》
《Non lo farò》 gli dissi sorridendo.
Uscii dall'aula e andai al mio armadietto.
Un ragazzo simpatico, gentile direi come un amico.
I ragazzi stavano già rientrando nelle aule. Cercai di aprirlo ma stranamente per caso ora che sono in ritardo, non si voleva aprire. Era come se fosse bloccato all'interno.
Provavo a girare la chiave invano, a spingerlo con le unghie a provare di aprirlo al suo lato.
《Ma che cavolo!》
Avrei voluto buttarci un pietra sopra.
Poi i miei occhi inquadrarono una mano che aprì il mio armadietto.
《Devi far piano o ti potresti far male.》

SONO PIÙ FORTE IO (IN PAUSA MA A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI ) Where stories live. Discover now