I mostri esistono

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La doccia è accesa, ma io sono sicura di averla spenta...qualcosa non mi torna, non mi convince per niente.
Due persone biombano così a caso nella mia vita e da quando sono arrivate loro mi dicono che ho un dono, che dovrei avere una casa...poi ho incontrato persone troppo strane e veramente brutte, sono passata attraverso un muro e adesso l'acqua vuole giocare. Ho dei seri problemi.
Cerco di mantenere la calma e spengo l'acqua.
《Allora Katrine,va tutto bene.》
Mi pettino i capelli e guardandomi allo specchio noto uno sgraffio al collo che scende giù fino alla scapola.
È rosso ed è assolutamente strano, perché non ho un gatto o un cane ho soltanto un furetto con delle mine unghie e questo sgraffio è veramente troppo grosso.
Spalanco gli occhi e inizio a toccarlo.
"Din don"
Sobbalzo dallo spavento.
《Katrine manteniamo la calma, hanno soltanto suonato un campanello》dico fissandomi attentamente allo specchio.
Qualcosa però attira la mia attenzione dietro di me in fondo allo specchio, oddio.
Mi volto veloce e non c'era più niente.
Era quel mostro, era quel mostro!
《Okay ho bisogno di uno psicologo》
"Din don"
il campanello risuona ed io mi catapulto alla porta
《Chi è?》 Chiedo guardandomi dietro le spalle
Speriamo sia papà.
《Sono io.》
《Io chi?》 Rispondo irritata
《Non mi riconosci? Luis》
Gli apro la porta
《Luis, ciao 》 gli dico portandomi in avanti una ciocca di capelli per  provare a coprire lo sgraffio, cercando di non far notare niente di strano.
《Come stai? Posso entrare?》
"Come sto?" Bah non saprei, non riesco più ad avere un giorno tranquillo. Che risposta vorrebbe sentire? La verità ?
《Bene, alla grande dire, eliminando il fatto che la mia vita sta cambiando e non in meglio!》rispondo all'inizio guardandolo e poi guardando altrove mentre penso a tutto quello che mi sta succedendo.
《Si, puoi entrare》 continuo facendogli cenno con la mano
Luis delicatamente chiude la porta. I suoi occhi sono lucidi ed ha un po' di rossore sotto le ciglia inferiori, come se avesse pianto. Lui si accorge che lo sto studiando allora abbassa velocemente lo sguardo per pensare a che domanda farmi, una volta trovata alza la testa e si guarda intorno 《È grande questa casa, camera tua dev'essere enorme》
《Nah, giusta》 dico io mettendomi le mani in tasca e sorridendogli 《vuoi vederla?》
《Volentieri 》 risponde lui bagnandosi il labbro inferiore.
Saliamo le scale però  qualcosa nel tornare su, mi fa trornare in mente ciò che era successo qualche minuto prima...
《Stai bene?》 Mi chiede lui mettendomi una mano sopra la mia.
Rimasi impalata in un punto con gli occhi spalancati
《Si sto bene.》
Arrivati in camera mia Luis rimane stupito
《Caspita è...una... ordinatissima》
Sembrava che volesse dire qualcos'altro, mi metto a ridere perché passo veramente tanto tempo per metterla a posto.
《No davvero io non ho una camera così ordinata, anzi non l'ho mai avuta》dice lui ridendo
Mi metto seduta sul letto e lui fa lo stesso.
Restiamo a guardarci per qualche secondo poi gli faccio una domanda che lo scandalizza
《Dove è casa tua?》
《Ehm...Quelle foto l'hai fatte te?Anche quei quadri?》mi chiede indicando delle fotografie attaccate al muro e dei quadri appesi.
《Si》
Lui si alza e va a guardarle.
Nella maggior parte delle foto ci sono io, però non sono le solite foto sono più strane... sono tumblr,poi ci siamo io e la mia migliore amica che è dovuta partire, e foto sull'ambiente (mare, scogli,montagne...)
《Sono bellissime》 dice toccandole delicatamente
《Grazie》 gli rispondo 
Lui lentamente tenendo lo sguardo in basso ritorna a sedere
《Luis》 gli dico aggrottando le sopracciglia 《C'è qualcosa che mi devi dire?》
Luis inizia a strusciare le mani tra di loro.
《Ehm...》 borbotta 《C'è una cosa che ti voglio dire...che ti devo dire...》
Il suo sguardo si fa vuoto e resta a fissare il tappeto, i suoi occhi vedono passare immagini davanti a se, sono molto lucidi.
La situazione si fa silenziosa.
"Din don"
Il campanello attira la nostra attenzione
《Dev'essere mio padre》 dico timidamente indicando con un dito la direzione della porta.
《Si certo...》risponde lui come se fosse ritornato nella stanza
《Vado ad aprire mi aspetti qui?》 Continuo alzandomi dal letto
《Si,  vai tranquilla》stavo uscendo dalla porta quando Luis mi richiama
《Katrine non è che se sono qui, poi tuo padre mi ammazza?》
Gli sorrido 《Tu sii gentile...》
Appena apro a mio padre mi catapulto su di lui abbracciandolo
《Hai ricevuto il mio biglietto?》
《Si ma non usa più lascia un biglietto...》 gli dico io sorridendo
《Sai che tuo padre ha una certa età》 mi risponde facendomi un'occhiolino
《Tu sei bellissimo》
Luis scende le scale e mio padre dal niente rimane fisso a guardarlo
《E..tu chi saresti?》 Dice con un tono potente e allo stesso tempo impaziente di una risposta
Mi tira un' occhiataccia
《Buongiorno signore. Sono Luis un amico di Katrine》dice lui continuando a scendere le scale,fino ad arrivare a stringergli la mano.

SONO PIÙ FORTE IO (IN PAUSA MA A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI ) Where stories live. Discover now