Il ritorno del ragazzo dai capelli biondo grano

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Mi trovavo nella mia stanza, sul mio letto a pensare a tutte le strane cose che mi sono successe in due giorni. Devo assolutamente scoprire a che cosa appartengo, non posso stare ferma e continuare la mia vita quando alcune persone dicono che appartengo a qualcosa!
Presi il mio giacchetto appoggiato sulla seggiola. Mentre stavo per uscire dalla finestra Grattastinchi mi guardò  con occhi tondi e lucidi, sembrava che mi stesse pregando di venire con me, allora lo accontentai. Si era alzato un vento freddo, tenevo le braccia conserte e la testa bassa,tra le braccia c'era anche Grattastinchi lo riparavo dal freddo .
Passai dal parco e come sempre di sera tutta la sua vitalità, moriva con la notte buia.
Uno sguardo a destra e uno a sinistra. Tengo un passo veloce e cerco di mantenere la calma. Non c'è nessuno per la strada,fortunatamente c'è qualche lampione di luce ogni tanto che mi rassicura. Grattastinchi mi guarda e io gli do un bacio sulla testa.
Arrivo alla stazione abbandonata. Faccio qualche passo avanti per vedere meglio la galleria, ma sento ridere. Mi giro svelta a sinistra e vedo su una panchina cinque ragazzi. Il mio cuore inizia a battere forte.
Tengono in mano delle birre e altra roba alcolica in terra.
《Ehy, come ti chiami? Ti sei persa?》 dice uno di loro mantenendo un sorriso inquietante in faccia.
Un altro ragazzo fa qualche passo avanti e così di seguito anche quello che aveva parlato.
Inizio ad Indietreggiare.
《No no, stai tranquilla non ti facciamo niente》dice avanzando
《Vogliamo soltanto conoscerti》
《Io no!》
Inizio a correre tenendo Grattastinchi al mio petto.
《Aspetta!》
Iniziano a rincorrermi. Ma perché devono sempre rincorrermi?
Il cuore mi batte forte e ho paura.
Uno di loro riesce a raggiungermi prendendomi il braccio.
《LASCIAMI!》 gli urlo ribellandomi.
《Shh è tutto okay, vogliamo essere tuoi amici.》
Arrivano altri ragazzi, si mettono intorno a me e iniziano a toccarmi.
Gli tolgo le mani ed a uno gli tiro un pugno in faccia,stendendolo a terra.
《Mike stai bene?》 Due di loro si concentrano sul ragazzo caduto.
Il ragazzo che ha sempre parlato mi tiene da dietro le braccia.
Alzo le gambe per colpire l'altro ragazzo inutilmente perché me le prende. Grattastinchi si stava aggrrappando alla mia maglietta.
《Che schifo è quello?》 Disse il ragazzo  che mi teneva le mani lasciandomi cadere e battere uno schienata.
《Ahi!》tenevo gli occhi chiusi dal dolore.
Qualcuno ad un tratto tirò un pugno a quello che mi teneva per i piedi e si concentrò su gli altri ragazzi facendoli andar via.
Guardai Grattastinchi fortunatamente era rimasto aggrappato, mi concentrai sul cielo cercando di non pensare al dolore.
《Stai bene?》 Disse una voce.
Mi alzai di scatto e vidi Luis
《Alzati piano o sentirai più dolore.》
Mi disse appoggiandomi una mano sulla spalla.
《Non toccarmi!》 Gli dissi levandogli la mano 《Sei uno stronzo! Che cavolo ci fai qui?》
《La vera domanda è che cavolo ci fai tu qui》
《No no, ora tu rispondialla mia domanda. Mi segui?》gli dissi puntandogli  un dito al petto.
Okay dovevo riconoscerlo mi ha aiutata ma la rabbia della sera prima mi stava assalendo.
《Ho fatto il mio dovere e no, non ti sto seguendo o cose di meglio da fare che seguire una mocciosa.》 disse sorridendo. Ma io non ero in vena di risate quindi sistemai Grattastinchi meglio e me ne andai verso la strada del ritorno  a casa ricordandomi cosa mi aveva detto Carl. "Devi stare attenta al ragazzo dai capelli biondo grano
《Ehy dove stai andando?》 Mi disse fermandomi da un braccio.
Mi girai con sguardo furente e gli risposi:《Torno a casa, nella mia vera casa!》
《Ah capisco, ti va di fare un giro? 》
《Un giro? Con te? Ah ah ah che bella battuta! No e mai più ti seguirò dopo l'altra sera...》
《Sei arrabbiata per quello?》
《Arrabbiata non è  abbastanza, sono letteralmente furiosa, ho già delle complicazioni in famiglia e ora mi trovo anche dei pazzi in mezzo al mio cammino!》dissi portandomi una mano sugli occhi e cercando di calmarmi un attimo.
Lui abbassò la testa e si bagno il labbro inferiore con la lingua.
《Senti mi dispiace, okay?》
No che non è  okay. Non gli risposi neanche mi incamminai verso casa.
《Vuoi che almeno ti accompagni fino a casa? Visto gli esemplari che ci sono a giro...》
Non risposi, perché non sapevo che cosa dire, che cosa fare. Volevo soltanto tornare a casa e andare a letto.
Scelse lui e mi accompagnò fino a casa. Nessuno dei due disse una parola, tranne per salutarci quando eravamo arrivati alla meta.
《Ciao》gli dissi con voce stanca.
《Sei sicura che ce la fai a salire fin lassù?》
《Si 》
《Se vuoi una mano, magari ti tengo il furetto e poi te lo passo?》
《Va bene》
Mi avvicinai a lui per dargli Grattastinchi e prima di prenderlo mi accarezzò il viso, proprio come aveva fatto Carl stamani.
Mi arrampicai sulla finestra e poi Luis mi passò Grattastinchi e mi salutò dandomi la buonanotte.
Entrai in camera mia e sistemai grattastinchi nella sua gabbietta. Mi buttai sul letto e mi addormentai in diagonale.
Ance questa sera non ero riuscita a trovare qualche indizio.

SONO PIÙ FORTE IO (IN PAUSA MA A BREVE NUOVI AGGIORNAMENTI ) Where stories live. Discover now