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La notte è il momento peggiore, specialmente quando sei da solo.

Mario non era solo. C'era Paolo accanto a lui, una persona fidata, una persona alla quale avrebbe potuto rivelare almeno in parte il suo dolore, senza tradire la fiducia di Claudio, senza raccontare cosa c'era stato effettivamente tra di loro. Eppure Mario non riusciva a parlarne con lui, e non ci sarebbe riuscito con nessun altro dei suoi amici. Temeva di rompere un equilibrio che si era instaurato dopo anni di amicizia, temeva che le cose sarebbero cambiate.

Si rigirò nel letto rendendosi conto che non sarebbe riuscito a chiudere occhio e decise di alzarsi per prendere una boccata d'aria. Estrasse una sigaretta dal pacchetto e si diresse in cucina. Uscì fuori al balcone e si concesse di guardare l'alba. Strinse un braccio intorno al proprio corpo mentre cercava di riscaldarsi dalla notte fresca di fine settembre e si rese conto che il cielo si stava schiarendo man mano.

Chissà se sarebbe andata così anche la sua vita. Dopo ogni notte c'è sempre un'alba nuova.

Sospirò poggiando la schiena al muro del balconcino e chiuse gli occhi cercando di immaginare cosa sarebbe accaduto se lui si fosse comportato diversamente con Claudio. Se avesse risposto alle sue chiamate, se gli avesse teso la mano quando ne aveva avuto bisogno. Se lo avesse accolto nella sua vita fregandosene di Alessia. Se avesse deciso di stare con lui di nascosto da tutti.

Erano tutte domande che continuava a porsi, che il suo cervello gli riproponeva di continuo e, anche se sapeva che non fosse affatto giusto, che il suo pensiero fosse del tutto sbagliato, che la sua vita fosse completamente dipendente da sua sorella, e che mai avrebbe potuto farle del male, si rese conto di come, in quel modo, ne avesse fatto invece a se stesso e, soprattutto, all'uomo che amava. Probabilmente Claudio aveva sofferto più di quanto avesse immaginato a causa del suo allontanamento. Così sosteneva Paolo. Eppure era andato avanti. Aveva scelto di intraprendere una conoscenza con Mattia e, qualsiasi fosse il livello del loro rapporto, sussisteva. E questo a Mario non stava bene, non perché potesse pretendere chissà cosa, ma perché era amareggiato per il fatto di non essere l'unico uomo per Claudio, mentre per un periodo aveva sperato che fosse così. Che Claudio, più che essere attratto dagli uomini in generale, lo fosse da lui. Che soltanto lui potesse sbloccarlo da quella situazione, che fosse l'unico uomo sulla terra al quale Claudio si sarebbe concesso.

Soltanto in quell'istante, mentre incamerava tutto quello che era accaduto, si rese conto di averlo pensato. Di aver creduto che, in un certo senso, Mario fosse l'unico uomo che Claudio avrebbe accettato come persona che stesse al suo fianco. Perché lui era stato davvero l'unico uomo per Claudio, per una vita intera, anche se in un modo diverso da quello che aveva sempre sperato.

Aspirò una boccata di fumo e la gettò fuori rilassando i muscoli e poggiando la testa all'indietro. Si voltò verso il balcone adiacente a quello di Paolo e per un istante immaginò che Claudio potesse uscire e vedere la sua stessa alba, accanto a lui, in silenzio. Erano così vicini, a pochi passi l'uno dall'altro, eppure non erano mai stati lontani come in quel momento. E sì, Claudio aveva avuto le sue ragioni, Mario lo aveva abbandonato dopo avergli promesso che non lo avrebbe fatto. Ma possibile che non era stato in grado di aspettare neppure qualche mese prima di cominciare una relazione con qualcuno?

Spense la sigaretta nel posacenere che Paolo teneva fuori al balcone e tornò dentro con una serie di interrogativi insoluti ed una nottata insonne alle spalle.

Sentì che l'unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento era parlare con Claudio.

Il dolore al centro del petto non si placava. Era una lama tagliente che lo attraversava in ogni senso, che a lungo andare lo avrebbe distrutto. Era a pezzi. Anni interi ad aspettare Claudio, mesi interi a cercare una soluzione quando, invece, lui stava già frequentando qualcun altro.

L'altra parte di meUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum