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[Kayla]

Camminai spedita per quasi cento metri prima di sentire i tre ragazzi chiamarmi dalla macchina di Blake.
Effettivamente non avevo pensato che mi avrebbero potuta seguire con la macchina, ma a dire il vero non avevo proprio pensato, perché l'unica cosa che volevo fare era raggiungere Kimberly.

"Sali Kay." Ignorai Blake quando accostò al mio fianco e continuai a camminare, cercando di non fare caso alla macchina che continuava a seguirmi. "Ti porto io da lei, non voglio che tu faccia cinque chilometri a piedi con questo caldo."

"Sembri mio fratello così." Mormorai, rallentando la mia marcia e lanciando un'occhiata al mio ragazzo, se così si poteva chiamare.

"Ha ragione, amico." Rise Thomas, abbassando il finestrino posteriore della macchina. "Sali Kayla, non sei l'unica a voler dare una lezione a quella ragazza." Mi fermai e alzai un sopracciglio verso l'amico di mio fratello. "Che c'è? Chi tocca la piccola McLean se la deve vedere con me."

Scossi la testa, osservando Kaiden ridere al fianco del suo compagno, e poi guardai Blake.

"Okay." Aggirai la macchina e mi sedetti sul sedile di fianco a Blake, appoggiando poi la testa sul finestrino e chiudendo gli occhi.

Probabilmente era stato un bene che quei tre ragazzi mi avessero seguita, perché ero più che sicura che avrei agito senza nemmeno pensare e non era esattamente nei miei sogni prendere una denuncia o passare la notte al fresco.
Certo, i miei pensieri continuavano a rimanere prettamente violenti, ma almeno ero più cosciente di quale doveva essere la mia reazione davanti a quella stronza.

Aprii gli occhi quando mi resi conto che la macchina stava facendo un'inversione e mi girai verso Blake con le labbra strette tra i denti per non urlare.

"Prima che tu dica qualsiasi cosa." Spostò lo sguardo dalla strada solo per un secondo per lanciarmi un'occhiata d'avvertimento e poi tornò a fissare il vialetto deserto. "Sto mantenendo la parola e ti sto portando da Kimberly."

"A me sembra solo che tu mi stia riportando a casa."

"Se mi lasciassi finire di parlare, Kay, ora sapresti già che non è un turno stamattina, quindi ti sto portando a casa sua." Appoggiò la mano sul cambio e poi mi lanciò un'altra occhiata, piena di tacite promesse, come se potesse assicurarmi che dopo questa giornata sarà tutto finito.

"Ti prego non ammazzarla." Disse Kaiden dopo quasi dieci minuti di assoluto silenzio. "Non vorrei dover dire a tuo fratello che sei finita in galera per omicidio."

"Dubito che la sua reazione sarebbe peggiore rispetto a quella che ha avuto quando ha scoperto che loro due vanno a letto insieme." Spalancai gli occhi quando sentii le parole di Thomas e mi girai verso di lui, fregandomene del dolore che sentii al collo quando la cintura scivolò velocemente sulla mia pelle. "È stato Kaiden." Alzò velocemente le mani, alzando le sopracciglia verso il suo ragazzo, ricevendo subito da quest'ultimo una gomitata.

"Non è vero, stronzo."

"Noi non-" mi interruppi quando la macchina di Blake si fermò sul ciglio della strada davanti ad una villetta. Lasciai in sospeso quelle parole  e scesi immediatamente dalla macchina quando vidi la ragazza uscire dalla porta di casa e avviarsi verso di noi.

"Ciao Blake." Sorrise, ignorandomi completamente, e camminando verso il mio ragazzo. "Come mai qui?"

Mi misi davanti a lei, bloccandole la strada ed impedendole di vedere Blake o di fare un'altro passo verso di lui. Per quanto lui continuasse a dire che ero bassa, il mio metro e settanta mi rendeva più alta di Kimberly, anche se solo di qualche centimetro.

Quando la ragazza incrociò il mio sguardo io non esitai nemmeno un secondo e diedi uno schiaffo, lasciandole immediatamente il segno rosso sulla pelle rosea.

"Ecco perché siamo qui." Soffiai, abbassando la mano. "Come ti sei permessa di pubblicare quelle foto? Come diavolo ti e anche solo venuta in mente una cosa del genere?! Posso capire che tu stia male per il fatto che ti ho rubato il ragazzo e posso anche capire che tu volessi vendicarti, perché sarebbe stato esattamente ciò che avrei fatto io, ma ciò che hai fatto non poteva rovinare solo il mio rapporto con Blake, ma anche il mio futuro! Capito? Il mio cazzo di futuro! Se un qualsiasi insegnante del college venisse mai in possesso di una di quelle foto e mi riconoscesse, io non avrei più una borsa di studio!" Feci un passo indietro e poi la guardai negli occhi. "Mi dispiace di averti fatto lasciare con Blake e mi dispiace aver compromesso il vostro rapporto con quelle cazzo di foto, ma non posso accettare ciò che hai fatto. Non tanto perché quelle foto erano private, ma per aver cercato di rovinarmi la vita. Secondo te, se fra vent'anni i miei figli vedranno quelle foto, cosa penseranno di me? Ti sei fatta anche solo una domanda prima di pubblicare quel sito? Ti sei chiesta come avresti reagito tu se lo avessero fatto con foto tue?" Mi resi conto di star piangendo solo quando smisi di parlare e sentii le labbra bagnate e il gusto salato nella bocca. "Come credi che mi sentirò ogni volta che qualcuno mi guarderà al college?"

Non le lasciai il tempo di rispondere, anzi, mi girai ancor prima di vedere se volesse anche solo aprire la bocca dopo il mio monologo, e andai verso la macchina, sedendomi di fianco a Blake e aspettando che accendesse la macchina.

Avevo dato voce a tutte le mie paure e, in quel momento, mi chiesi se averle dette ad voce alta le avrebbe rese più reali.

Perché, dopotutto, come mi sarei potuta sentire dopo questo casino?

Blake's dirty thoughtsWhere stories live. Discover now