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[Blake]

"Mi dispiace che tu ti sia preoccupato, Jason."

Sentii la voce di Kayla nel corridoio e aprii lentamente gli occhi, osservando per qualche secondo il soffitto bianco della mia stanza.

"Lo so, Jas, dovevo chiamarti non appena arrivata, ma me ne sono completamente dimenticata."

Inclinai la testa verso la porta e scorsi la figura della mia ragazza, vestita con un paio di pantaloncini e una maglietta aderente, passare davanti alla porta, completamente presa dalla chiamata che stava facendo.

Mi mossi appena nel letto e, al ricordo della notte precedente, un sorriso si formò velocemente sulle mie labbra.
Era successo davvero, avevo fatto l'amore con la mia ragazza e non eravamo stati interrotti da nessuna chiamata o altro.

Andai in bagno mentre Kayla continuava a parlare con suo fratello al telefono e, prima di tornare in camera, mi fermai a fissare allo specchio i segni ormai violacei che coprivano il mio collo.

"Perché vuoi parlare con Blake? Sta dormendo Jason." Sentii quelle parole quando rientrai nella mia stanza e mi si mozzò il fiato quando mi ricordai che Jason sapeva che tra me e la sorella c'era molto di più di una semplice amicizia. "Come faccio a saperlo? Cristo, Jas, sono appena passata davanti alla sua stanza e ti assicuro che stava dormendo." Sentii i passi di Kayla nel corridoio e mi affrettai a rimettermi sul letto, pregando di non dover parlare con suo fratello. "Sono davanti alla sua stanza e ti assicuro che sta dormendo. Ciao Jason." Entrò nella stanza a passo sicuro e si fermò al mio fianco. "Credi che io non sappia che tu sei sveglio?"

"Ci speravo." Aprii gli occhi e mi alzai appena con il busto, allacciando poi le mani dietro alle sue spalle e attirandola con me sul materasso.

"Ti ho sentito chiudere la porta del bagno e, adesso, sento che ti sei lavato anche i denti." Mormorò dandomi un bacio a fior di labbra, dimenandosi subito dopo tra le mie braccia per distendersi al mio fianco sopra al lenzuolo. "Tanto per fartelo sapere, ho fatto colazione senza di te."

"E perché non mi hai aspettato?"

"Avevo fame." Alzò le spalle con fare innocente e poi lanciò un'occhiata divertita. "E poi tu continuavi a parlare nel sonno e io non ti sopportavo più."

"E, sentiamo, cosa dicevo?" Domandai girandomi verso di lei, fissando per qualche secondo di troppo il suo seno coperto solo dalla maglietta.

"I miei occhi sono qui." Mi sollevò il mento con due dita e poi incrociò le braccia per coprirsi, non rendendosi conto che in realtà ne accentuava ancora di più la visibilità. "Parlavi di macchine e altre stronzate."

"Lo sai che so che stai mentendo, vero?" Spostai le sue braccia dal petto e poi la attirai a me, facendo combaciare i nostri petti e facendo sfiorare i nostri nasi. "Come ti senti?"

"Bene." Spostò immediatamente lo sguardo, puntandolo ovunque tranne che nei miei occhi, evidenziando il suo imbarazzo che già si intravedeva dalle guance improvvisamente scarlatte.

"Come sei carina quando sei in imbarazzo." Baciai la punta del suo naso e poi la guardai con un sorriso. "Ma, davvero, come ti senti?"

"Te lo assicuro, Blake, sto bene." Sorride dolcemente prima di darmi un bacio sulla guancia. "E ora vestiti, dobbiamo andare la spesa, altrimenti il pranzo te lo puoi scordare."

"Come vuoi tu, Kay." Mi staccai da lei e poi mi alzai, sentendola subito fare un verso strozzato quando si rese conto che non indossavo ancora assolutamente. "Ti imbarazzi davvero con poco, ragazza mia."

***
Capitolo inutilissimo, lo so, ma è l'unica cosa che sono riuscita a scrivere negli ultimi giorni.
Ieri ho fatto l'esame di ammissione all'università e sono abbastanza depressa al momento.
Cercherò di scrivere qualcosa di decente nel prossimo capitolo.
Scusate

Alice

Blake's dirty thoughtsМесто, где живут истории. Откройте их для себя