Blake's dirty thoughts

7

"Oh Dio, finalmente siamo arrivati." Appoggiai sul tavolo della cucina uno scatolone e poi mi distesi sul divano,che fino a qualche mese prima si trovava nella stanza di Blake. "Credevo di morire dentro a quella macchina."

"Non è la prima volta che veniamo qui, Kay."

"Lo so, ma in tutti gli altri viaggi io dormivo o ero troppo sconvolta per rendermi conto del tempo che passava." Borbottai, rendendomi conto di aver menzionato quell'argomento solo dopo averlo detto.

"Almeno così hai capito la mia sofferenza." Scherzò Blake, appoggiando uno scatolone sul pavimento e distendendosi a sua volta sul divano, esattamente sopra di me. "Ora si che sono comodo."

"Oh cavolo, Blake, levati che non respiro." Mi dimenai quel tanto che potei e cercai di scrollarmelo di dosso, ricavando solo delle risate soffocate dal ragazzo. "Ti prego."

"Se proprio insisti." Mi alzai non appena fui libera dal peso del mio ragazzo e mi passai una mano tra i capelli, sbuffando infastidita per il comportamento di Blake. "Dove vai?"

"A sistemare la mia camera. Non so a te, ma a me non piace avere la stanza piena di scatoloni." Presi le cose avevo che lasciato poco prima in cucina e camminai verso il piccolo corridoio che conduceva alle nostre stanze e al bagno.

"Ti do una mano." Si piazzò davanti a me dopo qualche secondo e mi prese di mano le cose che stavo portando, iniziando subito a camminare verso la mia stanza.  Non feci in tempo a replicare e mi ritrovai ad alzare gli occhi al cielo prima di seguirlo.

"Grazie, ora posso continuare io."

"Sei arrabbiata?" Alzai un sopracciglio ed incrociai le braccia sotto al seno. "Lo sai che stavo scherzando." Si avvicinò a me e mi lasciò un bacio sulla guancia, districando subito dopo le mie braccia per poi allacciarle dietro al suo collo. "Scusa." Mosse il naso nel punto in cui poco prima aveva appoggiato le labbra e mi ritrovai a sorridere senza che me ne rendessi conto.

"Mi hai fatto male."

"Ah si?"

"Si, mi hai praticamente fatto spiaccicare il seno sul divano. Credo di aver perso pure una taglia per colpa tua." Abbassò lo sguardo verso la maglietta che indossavo e poi mi guardò con occhi maliziosi. "Stavo scherzando, idiota." Gli diedi un pugno sul braccio e mi staccai da lui, avvicinandomi finalmente al primo scatolone appoggiato sul letto.

"Stavo solo controllando." Alzò le spalle, sorridendomi subito dopo. "Ti va di andare a mangiare qualcosa questa sera? Perché non abbiamo niente di commestibile qui."

"Certo." Gli diedi un bacio sulle labbra quando si fermò davanti di me e poi gli feci segno di uscire dalla mia stanza. "Vai a lavorare."

"Si, mia signora."

"Coglione!" Urlai quando lo sentii ridere dietro alla porta della mia stanza che aveva appena chiuso sbattendo.

Rimasi ferma qualche secondo e poi girai su me stessa, osservando la stanza a me ancora sconosciuta; sospirai pesantemente e poi tornai verso il mio letto, tirando fuori la sveglia e appoggiandola sul comodino in frassino.

Benvenuta in casa tua, Kayla.

*

Thomas:
Siete arrivati?
Tanto per capire se dobbiamo darvi
per dispersi.
[8.35]

Kayla:
Siamo arrivati qualche ora fa!
[8.36]

Kayla:
Scusaci se non vi abbiamo scritto
prima, ma stavamo sistemando
le nostre camere.
[8.36]

Thomas:
Si, certo, e secondo te io ci credo?
Conoscendovi adesso siete ancora stesi
a letto per riprendevi dalla vostra scopata
pomeridiana.
[8.37]

Kayla:
Ma perché tutti pensano che io e
Blake facciamo sesso in ogni momento?
[8.37]

Thomas:
Ti sento sbuffare da qui, McLean!
E tutti lo pensiamo perché avete una casa
tutta vostra e soprattutto perché siete sempre appiccicati.
[8.38]

Kayla:
Non vuol dire niente! E comunque..
[8.38]

Kayla:

I due sempre appiccicati salutano Kaiden
[8.39]

***
Ecco a voi il capitolo!
Ho pubblicato una nuova storia, si chiama Vogue e la potete trovare nel mio profilo! (È simile al genere di Kayla's body!)
Vi ringrazio per le 900mila visualizzazioni ❤️

Alice