19. Seaport (01)

26 2 4
                                    

Due ore dopo si riunirono nella sala principale, pronti a partire per Seaport. Gerard consegnò due pergamene di teletrasporto a Blitz e in pochi secondi le mura della città marittima si mostrarono a loro. Non ebbero problemi ad attraversare le porte: gli avventurieri che giungevano a Seaport per poi recarsi verso le isole o altri regni non erano pochi. Non c'era la magnificenza di Karga, ma era comunque una città meravigliosa. La città era brulicante di vita: commercianti e avventurieri camminavano per le strade e odori di ogni tipo si alternavano ogni pochi metri. La città era sparsa di piccoli mercati, l'uno separato dall'altro da qualche zona di quiete, ma perlopiù si sentivano le urla di chi offriva il vero affare. Pandora e Beatrix si fecero largo, fino a raggiungere la piazza principale dove ricchi e visitatori trovano la calma dopo le compere.

«Questa parte della città è più vivibile. Che vogliamo fare?» Pandora si voltò a osservare gli altri.

«Dobbiamo trovare le voci. Cerchiamo in giro e facciamo domande, potremmo trovare qualcuno. Magari non dando nell'occhio, chiediamo con discrezione, giriamoci intorno», propose Blitz.

«Come pensi di girare attorno alla questione "petalo", "rosa", "Karga" o "gruppo di ogre che ha attaccato la città" senza parlarne apertamente? Anche solo accennare alla ricerca di un artefatto fa capire cosa cerchiamo!» esclamò Pandora.

«Non lo so... insomma, non date nell'occhio.» Alle parole di Blitz, Beatrix guardò i suoi compagni. Un ragazzo alto quasi due metri coi capelli argentati. Un mezzo drago. Un guerriero di Karga a petto nudo. Un bardo vestito con una camicia eccentrica. Una ragazza con vestiti esotici. Un'altra con una benda su un occhio. L'unica normale sembrava lei, e in ogni caso il suo pallore non passava inosservato.

«Ok. Ci dividiamo. Io e Pandora andiamo verso il porto, voi andate dove volete, ma non nello stesso punto.» Prese l'amica e la condusse a nord, lasciando gli altri a decidere dove andare.

«Che ti è preso?» chiese Pandora appena si furono allontanate.

«Rischiavo di perdere il controllo. "Non date nell'occhio"? Colui che si vede e si sente a chilometri di distanza? Se vogliamo trovare qualcosa, dobbiamo farlo da sole.»

Pandora annuì. Inoltre era diverso tempo che non cercavano informazioni, c'era sempre qualcuno sotto di loro a farlo. «Mm... taverna?»

«Va bene, scegli tu quale. Sei tu quella fortunata.»

***

La Naiade vide la sua protetta allontanarsi e iniziò a seguirla, ma sentì la mano di qualcuno sulla spalla. Si voltò per vedere chi fosse: Kramer la guardava sospirando dall'alto dei suoi due metri.

«Sarai loro solo d'impiccio. È sopravvissuta finora, non sarà la visita in una città a metterla in pericolo. Poi se ne sono andate senza darci neanche un luogo di ritrovo... ascolta me, quelle due sono abituate a far da sole.»

La Naiade si girò per vedere dove fossero, ma avevano già voltato in chissà quale angolo. Pensò che forse Kramer avesse ragione, ma non riusciva a togliersi dalla testa che la donna cui aveva prestato fedeltà fosse sparita.

«D'accordo», disse infine. «Ma preferisco anch'io stare da sola, magari imparo qualcosa dei vostri usi.» Si infilò in una via, allontanandosi dal gruppo.

«Ma come ci incontriamo dopo?» chiese Blitz.

«Andiamo al porto più tardi? Tanto la Naiade sta inseguendo il suo padrone, le due tipe sono andate per i fatti loro e noi, siamo seri, non troveremo nulla visto che il posto delle informazioni se lo sono beccate loro», esclamò Toruk.

«Taverna.» Kramer indicò un'insegna. «Se le cose non le sa un oste, non so chi potrebbe saperle.»

I ragazzi annuirono insieme e andarono "Al gallo d'oro". Dentro il bancone tirato a lucido si allungava su una delle pareti e tra i tavoli diversi camerieri in divisa si affaccendavano per accogliere e servire clienti. In un angolo, un bardo cantava circondato da diverse ragazze. Kramer sorrise e si dimenticò perché fosse lì, o meglio, lasciò a Blitz l'incombenza di parlare con l'oste e si diresse verso il gruppetto. Toruk, Darkbolt e Blitz si avvicinarono al bancone.

«Sidro! Tre!» urlò Toruk.

«Paghi tu?» domandò Blitz ridendo.

«Che taccagno, ho fatto la fatica di ordinare e tu vuoi che pago pure? Tzè!»

L'oste arrivò coi tre boccali in mano. «Fanno tre monete d'argento.»

Toruk pagò, mentre Blitz aveva la bocca spalancata.

«Che c'è? Sei Al Gallo d'oro, mica in una bettola del porto», fece notare l'oste.

«Eh!» gli fece eco Toruk, evidentemente abituato. Blitz si riprese e ne approfittò per indagare: «Senta... ma sono successe cose strane qua?»

«Cose strane? Sei a Seaport, succedono cose strane ogni giorno! Ieri uno è entrato vestito da pollo!»

«No, intendevo... che fa strane domande...» lasciò intendere Blitz. Meglio, Blitz sperò che l'oste intendesse. Toruk si mise comodo, convinto che sarebbero state le ragazze a trovare qualcosa.

«Sì.» L'oste si avvicinò a Blitz. «È proprio davanti a me», sussurrò.

«Oh, avanti... uff!» Tirò fuori una moneta d'oro e gliela consegnò.

«Che cosa vi serve sapere?» chiese l'oste afferrandola.

«Cosa è successo di strano?»

«Devi andare più nello specifico. Ogni giorno succede qualcosa di strano.»

«Qualcuno ha fatto domande strane su una rosa, ha fatto accenni strani...»

«Karga», si intromise Toruk.

«Karga? L'unica persona che conosco che potrebbe avere problemi con Karga è al porto. Ma non ti consiglio di andarci, finiresti male.»

Toruk rise.

«Grazie», rispose Blitz offeso. «Che facciamo?»

«Niente, la persona che cerchiamo è al porto. Ci sono già le ragazze, rischiamo solo di rovinare loro la piazza. Divertiti un po', sapevamo dal principio che avrebbero fatto loro.»

«Sapevi tu

Un tonfo sordo li fece voltare. Darkbolt aveva picchiato la testa sul bancone, svenuto.

«Imparerai a reggere l'alcol, fratellino.» Toruk si voltò a guardare Kramer e lo vide civettare con una ragazza. Lo prese per mano e lo condusse verso le scale che portavano alle camere. Si sarebbe divertito, almeno lui.

***

Eccomi di ritorno! La seconda missione è stata revisionata in toto, da adesso in poi i capitoli saranno quelli corretti.

Sicuramente mi sarò dimenticata qualche refuso e qualche errore sarà rimasto, tuttavia spero che la lettura sarà più fluida e chiara d'ora in poi, con le spiegazioni che inizialmente avevo lasciato un po' in sospeso.

Flashforward ~ Arco 1: Le battaglie per la RosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora