28. Di nuovo a Karga

25 2 5
                                    

Il palazzo di Karga

Una volta dentro le mura, tutte le ferite e i sintomi del veleno scomparvero.

«Altro giochetto di Karga?» chiese Pandora. Toruk annuì mesto, non aveva la solita voglia di scherzare. Darkbolt corse a chiamare il resto dei generali per avvisarli. Trovò per prima Zaneide, che camminava nel giardino. Era accompagnata da un uomo molto alto e dai vestiti dalla foggia molto diversa da quella della regione. «Zaneide! Dobbiamo riferire una cosa! Subito! Ethan è impazzito!»

«Questa non è propriamente una novità Darkbolt. Che succede?»

«Io, lui, attaccato, noi, grotta...»

«Calmati. Dì agli altri di andare nella sala riunioni, ne parliamo lì.»

Darkbolt tornò di corsa dagli altri e riferì quanto detto. Toruk si mosse verso una delle porte e ne aprì una, aspettando che gli altri la varcassero. Era una stanza piuttosto piccola e spoglia se non per un tavolo rotondo e una ventina di sedie disposte attorno, molto distanziate. Ognuno di loro si sedette a un posto e attesero l'arrivo di Zaneide che arrivò poco dopo con Kalad'ur e Ethan.

«Io che avrei fatto, piccoletto?» chiese quest'ultimo prima ancora di sedersi.

«Calma», disse Zaneide. «Prima capiamo cos'è successo.»

«Sarebbe meglio che parlasse una delle ragazze», sussurrò Toruk. «Almeno per il primo pezzo. Sono loro che hanno trovato l'informazione. Da Hermes, tra l'altro.»

Le due ragazze si guardarono e Pandora raccontò: «Poco e nulla, in realtà. Arrivati a Seaport, ci siamo divisi. Io e Beatrix abbiamo scoperto che un uomo cercava un luogo sicuro per nascondere un oggetto "grande come un petalo" e che aveva assoldato dei mercenari. Ci ha detto praticamente tutto perché il tizio era molto sospetto, a suo dire. Il giorno dopo ci siamo recati nelle grotte indicateci e abbiamo esplorato. Niente che sia degno di nota, almeno finché non siamo usciti e...» fece una piccola pausa «lui o qualcosa di molto simile a lui, ci ha attaccati. Siamo vivi per miracolo. Era un essere totalmente nero, invece del sangue aveva una sorta di nebbia ed era la sua copia sputata», concluse indicando Ethan. 

«Io? Ma io non mi sono mosso, non posso essere stato io.»

«Lo sappiamo, Ethan. Ma è stato tremendo vederti lì incazzato nero e con manie omicide nei nostri confronti. Non un bello spettacolo», continuò Toruk. «Dopo di che, un tizio strano ha attaccato le due ragazze. Le ha addormentate con un sonnifero», Beatrix mise una delle frecce sul tavolo per sottolineare le parole di Toruk, «e poi è sparito, mostrandoci un tridente bianco ricamato sulla schiena.»

«Aspetta... così?» chiese Beatrix mostrando il foglio con il simbolo trovato nella stanza.

«Sì, ma tu non puoi averlo visto. Come lo conosci?» domandò Toruk.

«Era nella grotta disegnato su un foglio e ancora prima all'accampamento. Mi ero ripromessa di farci ricerche, ma siamo ripartiti subito e mi è passato di mente.»

Kalad'ur appoggiò i gomiti al tavolo e guardò uno a uno gli avventurieri. «Quindi qualcuno ha imprigionato qui l'esercito di Karga e mandato in giro copie oscure dei Sette Generali a difesa dei petali. Bisognerà indagare maggiormente su questo fatto e su quel simbolo.»

«Ci stai dicendo che tu non ne sai nulla?» chiese Toruk. Beatrix aveva evitato di guardare Kalad'ur fino a quel momento, ma l'insinuazione di Toruk l'aveva irritata. Era attratta da quell'uomo e non era una sensazione a cui era abituata. Fiducia incondizionata, e non sapeva perché.

«È inutile che ti rivolgi a me così. Non c'entro nulla in questa faccenda e non so chi possa aver mandato quelle copie in giro, se ne esiste più di una s'intende. Posso supporre come sia stata creata, forse a partire da sentimenti di odio e furore da come l'avete descritta, ma nello specifico non so niente di più.» Kalad'ur sembrava strano, quasi offeso da quella accusa indiretta.

«Se non avete altro da dire, possiamo ritirarci. Metterò al sicuro il petalo e voi potete andare a riposarvi e a ritirare la vostra ricompensa», concluse Zaneide alzandosi dal tavolo e prendendo il petalo da Pandora prima di uscire.

«Mi dispiace. Non volevo terrorizzarvi. Anche se non sono stato io del resto», esclamò Ethan seguendo Zaneide. Ethan era seriamente dispiaciuto da quanto era accaduto, ma ancora di più era preoccupato che qualcuno con il suo aspetto andasse in giro a far danni, mentre lui era imprigionato al castello.

Kalad'ur semplicemente, svanì nel nulla, con enorme dispiacere di Beatrix.

«Vabbè, dai. Vado a rilassarmi. Oggi non è stata leggera come giornata», anche Toruk si allontanò, seguito poco dopo dagli altri.

Beatrix e Pandora andarono prima da Gerard a ritirare il loro premio, poi a rintanarsi nel bagno della loro stanza.

«Perché sei stata zitta?» chiese Pandora.

«Non sapevo cosa dire, né come dirlo. Ho solo teorie e quanto accaduto mi sembra confermarlo.»

Pandora le si avvicinò e le avvinghiò la vita. «Ma a me sì, però.»

«Credo anch'io che Kalad'ur nasconda qualcosa, ma non credo che abbia voluto lui la maledizione. L'Ethan oscuro, tuttavia, mi conferma che le parti in gioco siano più di una: Karga, forse inconsapevole, il tizio che nasconde i petali e ci sta mettendo alla prova e ora il creatore delle copie.»

«Dobbiamo continuare questa farsa, allora?»

«È solo che voglio saperne di più di questo Kalad'ur. Mi affascina.»

«Oh! Allora sì, resteremo ancora un po'. Poi pagano bene.»

***

Ecco la ragione vera per cui Beatrix se ne vuole stare a Karga, ma penso che ormai si fosse capito. Qualcosa l'attira verso Kalad'ur, una forte attrazione che la spinge a fidarsi di lui. Come potete immaginare, Beatrix non concede la sua fiducia facilmente.

La prossima missione è una delle mie preferite.

Vi posso informare ora che le missioni saranno otto in totale:

1) L'accampamento dei troll

2) La grotta dei banditi

3) La villa

4) Il castello

5) La cripta

6) La torre

7) L'ultimo petalo

8) La guerra della Rosa

Secondo voi, qual è la mia parte preferita?

Flashforward ~ Arco 1: Le battaglie per la Rosaजहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें