12.L'attacco (02) ~ l'interno

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Kramer superò tutti, attraversò per primo il fossato e raggiunse il portone. Attese di averli di fianco a sé. Erano tutti avventurieri esperti, da quel che poteva vedere. Senza che neanche si fossero messi d'accordo, si erano posizionati in modo strategico: i guerrieri nella prime file, le esploratrici e il bardo in fondo. Normalmente, le ragazze avrebbero dovuto controllare, ma era difficile che ci fossero trappole su un ingresso principale. Più probabile un'imboscata e lui avrebbe retto meglio un attacco diretto.

Aprì la porta e qualcosa lo colpì al petto, provocandogli un forte dolore e diverse ferite: quattro frecce spuntavano dal suo corpo, ma era ancora in grado di reggersi in piedi. Non era la prima volta che succedeva e sapeva che non avevano preso zone importanti. Cercò di capire chi fosse stato, ma la stanza era avvolta dalle tenebre.

«Bugbear! Nella torre!» Darkbolt era di fianco a lui. Da mezzo drago, era in grado di vedere al buio.

«Come ha fatto a capirlo?» chiese la Naiade.

«Lui ci vede! Smettila di fare tutte queste domande e concentrati», rispose Toruk che, per qualche ragione, era rimasto indietro.

Beatrix e Pandora prepararono gli archi, mentre Blitz caricò la balestra. Altre quattro frecce colpirono Kramer. A quel punto smise di fare da barriera e si spostò dalla porta.

«Ai lati!» gridò Pandora e tutti obbedirono, ponendosi fuori dalla visuale degli aggressori.

La Naiade corse verso Kramer e spezzò le frecce che aveva nel torace, come altre volte le era capitato di fare in battaglia. «Abbiamo bisogno di luce!»

Blitz appoggiò una mano sulla balestra, proprio sopra il quadrello. Il palmo si illuminò, segno che l'incantesimo stava per essere pronunciato.

«Lux!»

Il proiettile prese a splendere di luce propria. Sporgendosi quel poco per riuscire a mirare, sparò all'interno della torre. La saetta si conficcò sul muro, illuminando la stanza.

Darkbolt, Kramer e la Naiade caricarono all'interno, pronti al massacro. Finalmente la Naiade poté vedere cosa fosse un bugbear: erano alti, massicci e pelosi. Da lontano li avrebbe scambiati per degli orsi. I piedi erano artigliati, le mani erano più grosse di quelle di un uomo e con unghie appuntite. Blitz ricaricò la balestra, stavolta per attaccare, e le due ragazze puntarono i nemici.

Una freccia colpì Pandora che si accasciò a terra, immobile.

«Pandora!» urlò Beatrix, ma venne fermata da Toruk che le fece gesto di continuare a combattere, avrebbe controllato lui. La ragazza riprese a mirare, tenendo un occhio su quanto succedeva all'amica.

I bugbear lasciarono andare gli archi e sfoderarono le spade, ma caddero presto sotto i colpi e le frecce del gruppo di avventurieri.

«Dormito bene?» chiese Toruk a Pandora che si era rialzata quasi subito. Per tutta risposta, lei gli diede un piccolo pugno sulla spalla.

«Che mi è successo?»

Beatrix osservò la punta della freccia che le avevano tolto e gliela mostrò.

«Sonnifero», le spiegò sottovoce.

«Ma scherziamo? Messa al tappeto da un sonnifero?»

Toruk rise. «Se vuoi ti fiacco io, di nuovo.»

Pandora si alzò e si avvicinò al ragazzo.

«Di cosa stai parlando? Quello che è crollato ieri notte, sei tu.»

Beatrix non voleva sentire altro di quella conversazione ed entrò nella torre per iniziare a esplorare. Pandora la seguì, irritata sia dalle risatine di Toruk sia dal suo svenimento.

Flashforward ~ Arco 1: Le battaglie per la RosaOnde histórias criam vida. Descubra agora