33. Festa

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T/N's pov

Ma la domanda è...alzarsi dal letto, o non alzarsi dal letto?
Mi chiedo distratta mentre mi stiracchio sul mio letto, tentando di tenere gli occhi aperti nonostante la luce del sole mi colpisca in pieno viso.

Sbuffo e mi metto sotto le coperte, completamente coperta, come mi coprivo da bambina. Sapete come sono le credenze dei bambini, no? Se io non vedo il mostro lui non mi vede, oppure che il mostro non ti può attaccare se sei protetta dalle coperte, credenze stupide a cui però, devo ammetterlo, credevo davvero.

Richiudo gli occhi, tentando di ricreare l'atmosfera cupa e a tratti inquietante della notte, senza successo. La luce filtra tra le coperte.
Mi scopro ormai rassegnata e mi metto a guardare il soffitto.
Auguri a me...
Penso arricciando gli angoli della bocca, in un piccolo sorriso.

Esattamente 16 anni fa, nasceva nel Wall Sina, dal ventre della madre, la piccola T/N, una vera peste, che non si vergognava di niente, non gli importava di ciò che pensava la gente che la vedeva. La bambina dagli occhi c/o e i capelli c/c, che sprizzava gioia da tutti i pori, col sorriso sempre stampato sul volto.
La bambina che tutti invidiavano per la sua bellezza, e con circa cinque fidanzatini a settimana, o almeno cosi mi raccontava mia madre.

Ridevo sempre dall'imbarazzo ogni volta che me lo ricordava.

Sospiro, socchiudo gli occhi e mi abbandono al dolce sapore dei ricordi della mia infanzia, per quanto ricordi ovviamente.

"Tch, finalmente. Pensavo fossi morta" parla Levi, appena entrato dalla porta della stanza con due tazze bianche in mano, col suo solito tono distaccato.
Un brivido mi percuote la schiena, la sola cosa che sa dirmi nel mio compleanno è 'pensavo fossi morta' ?

Abbasso lo sguardo e mi siedo sul letto, in un secondo momento, sorridendo mentre Levi si avvicina a me e appoggia le tazze sul comodino accanto al letto, ora vedo che contengono del te.
Si siede accanto alle mie gambe, poggiando una mano alla destra di esse, continuando a guardarmi.
"Buongiorno Levi"
"Giorno mocciosa" dice avvicinandosi per darmi un bacio dolce sulle labbra, appena umido, dal sapore di tè, e di lui.

Prende la sua tazza di tè, mentre con la testa mi fa cenno di prendere la mia.
Allungo il braccio e afferro la tazza, per poi portarmela alla bocca e berne un sorso.
"Ehm-ehm *tossisce* non devi dirmi niente?" Gli chiedo guardandolo dritto negli occhi, sguardo che lui ricambia freddo.

Sospira.
"No"
Questa sua risposta mi spiazza.
"No?"
"No" dice bevendo un altro sorso di tè e alzandosi, sistemandosi un po' il colletto bianco della divisa, scuotendo lievemente la testa.

"Tch, cosa dovrei dirti?"
"Oggi è il mio compleanno, Levi"
"Ah è il tuo compleanno?" Dice Levi dandomi le spalle e guardandomi con la coda dell'occhio. Sbigottita non rispondo e ritorno a guardare il mio tè nero.
"Auguri" dice Levi, per poi uscire dalla stanza e lasciarmi da sola, col tè in mano e una fitta al cuore.

Deglutisco, non ho più fame. Poso il te sul comodino, mi alzo e mi dirigo in bagno per una doccia fredda, gelida.

Hanji's pov
"Okay okay, allora le pizzette?"
"Eccole" mi risponde Mikasa con in mano due scatole di pizzette.
"Bene, e i bignè?"
"Tch"dice Levi indicando con la mano libera -l'altra ha una tazza di tè- un vassoio poggiato sul tavolo della mensa.

"Perfetto, e la torta?"
"Sasha ha detto che lei stessa se ne occuperà" dice Mikasa facendo spallucce tra le braccia ingombre.
"Basta che non se la mangi hahaha" commento ridendo, sono proprio simpatica.

"Le decorazioni?"
"Le abbiamo messe ieri in palestra"
"Bene, sembra tutto pronto per il pomeriggio" dico sorridendo e compiacendomi mentalmente del perfetto lavoro svolto, senza che T/N se ne accorgesse ovviamente.

• My Demons • Levi x readerWhere stories live. Discover now