39. Nevicata

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T/N's pov

È davvero sorprendente come le cose possano cambiare in così poco tempo.
Dall'odio, all'amore;
Dalla pioggia ad una giornata di sole;
Dalla calma alla tempesta.
E la cosa ancora più sorprendente, e a mio parare stupenda, è che non possiamo controllarlo.
Non possiamo controllare lo scorrere del tempo, degli anni, i battiti del cuore, i respiri.
Tutto avviene naturalmente. Non ci pensi nemmeno, succede e basta. Non dai importanza al tuo cuore che batte, al respiro incessante nel tuo petto, finché sai di averlo perduto.

Sono cambiate parecchie cose in questi ultimi tempi. Sono diventata indipendente, so cavarmela da sola, e ho trovato perfino l'amore. Certo, non sono mancati anche i momenti brutti, ma per fortuna, è tutto passato.

Guardo il cielo, sollevando il viso verso la sua immensità.
Il sole è coperto da numerose nuvole grigie, anzi quasi nere. Sono gigantesche, sembrano piene di pioggia. Probabilmente tra poco avrebbero riversato su di me la loro furia e non avevo neanche un riparo in lontananza.

Sospiro, ormai inerme al destino che si sarebbe abbattuto su di me.
N/c continua a camminare a passo spedito, nonostante la stanchezza: sono due giorni che stiamo camminando, e ci siamo solo fermati per riposare qualche ora.
Sento i segni della stanchezza e sono sicura che anche N/c li sente.

Un tuono interrompe il monotono rumore degli zoccoli di N/c sul terreno, squarciando l'aria e portandomi a guardare verso l'alto: ora le nuvole si erano addensate e riavvicinate tanto da formare una nuvola ancora più grande.

Una folata di vento gelido arriva a contatto con la mia pelle. Mi manca il respiro per un attimo e mi abbraccio, cingendomi un braccio intorno alla vita in un tentativo ingenuo di coprirmi un po' di più.

Il terreno sotto di me diventava più cupo e umido, nemmeno il rumore degli zoccoli era più lo stesso.

Qualcosa di umido mi cade sulla guancia: qualcosa di freddo, che si scioglie immediatamente al contatto con la mia pelle calda. Porto una mano sul mio viso e mi accorgo che è umido. Dopo poco, cadono altre gocce del genere, e velocemente mi accorgo che non erano gocce; sta nevicando.

Tra un pensiero e l'altro, la nevicata di fa più intensa, iniziando a coprire di un morbido manto bianco il terreno erboso sotto di noi.
N/c ha freddo, e ne ho anche io.

La neve cade a fiocchi. Adoro vederla cadere. Se solo non facesse così freddo, apprezzerei a pieno quel momento con una buona tazza di tè in mano, al caldo all'interno della mia casetta davanti al caminetto, con lo sguardo sognante.
Come facevo qualche anno fa, guardando la neve e pensando al principe azzurro.

Ho sempre sognato il mio matrimonio con la persona che avrei amato. Lo immaginavo alto, dai capelli biondi, a cavallo di un destriero talmente bello da fare invidia a tutti i passanti che vi posavano lo sguardo. Lo immaginavo gentile, amorevole e disposto ad aiutare tutti.

Ero così infantile. Se ci penso ora, mi viene da ridere. Mi scappa un sorriso a quei pensieri, mentre continuo a vedere scendere la neve attorno a me e N/c rallenta il passo.

Lo sento nitrire.
"Appena troveremo un posto, ci fermeremo. Lo prometto", gli accarezzo il manto tentando di rassicurarlo.

Certo, che cosa penserebbe la me del passato al vedere che ho perso la testa per l'esatto opposto "principe azzurro" che mi ero immaginata? Ci rimarrebbe per un po', secondo me.

• My Demons • Levi x readerWhere stories live. Discover now