Cap.33

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*Giorno seguente*

<Che state a fa?>
Chiede Roberto entrando in classe, entro anch'io e vedo Noa e Michelle che girano la cattedra.
<Ma cosa state a fa, raga?>
Chiede ancora guardandole. Poi cominciano a girare i banchi.
<Raga no>
Dico io andando verso di loro.
<Lasciate i banchi così>
Dico riferendomi a come erano prima.
<E basta perfavore>
Dice Roberto guardandole.
<Oh mamma mia, che cagasotto che siete!>
Dice Michelle guardandoci.
<Sono io che sto rischiando di essere espulso!Non tu>
Gli dice Roberto.
Appena entra il prof, poi parla con Roberto e ci fa rigirare i banchi.
Con quella di matematica Roberto si è incazzato. Poi le altre ore sono passate per fortuna bene.
Il pomeriggio andiamo in aula magna per il discorso del preside
<Siamo quasi giunti alla fine di un'altro impegnativo mese, impegnativo soprattutto per il mio corpo docente, qualcuno di voi sta cominciando a capire il valore dell'impegno.
Signorina Abruzzese si alzi>
Mi alzo sotto ordine del preside.
<Signor Baldina,si alzi>
E anche Nagga si alza.
<Complimenti voi avete avuto i voti migliori.>
Mi giro verso Nagga e insieme sorridiamo.
Poi ci risediamo.
<Ora si alzino il signor Magro>
Roberto si alza.
<E la signorina Malgieri>
Gaia si alza.
<Siete i peggiori del mese e le ricordo, signorina Malgieri che per lei è la seconda volta>
Gli dice il preside.
<Lo so>
Risponde Gaia.
<Si deve impegnare molto di più.
Signor Magro a tra poco. Gli altri possono andare>
Ci alziamo e andiamo fuori dopo aver abbracciato Roberto. Andiamo giù
<Media nel nove sii!>
Dico dopo essere arrivata al tabellone.
<Secondo di nuovo secondo!>
Dice Davide.
Dalle ragazze io sono prima.
Seconda c'è Maddalena.
Terza Brunella.
Quarta Ginevra.
Quinta Arianna.
Sesta Michelle.
Settima Elisabetta.
Ottava Noa.
E ultima Gaia.

Dai ragazzi invece.
Il primo è Nagga.
Il secondo è Davide.
Il terzo è Edoardo.
Il quarto e Gabrielle.
Il quinto è Federico.
Il sesto è Giuseppe.
Il settimo e Dimitri.
E l'ultimo è Roberto.

<Adoro quella foto!>
Dice Brunella nell'altra cornice.
<Quale foto>
Dico andandogli incontro e poi noto che guarda la mia.
<No oh dio!>
Dico coprendola con le mani in fretta. Ci sono pure passata davanti e non me ne sono accorta.
<Ma sei bellissima cucciola>
Dice Giuseppe venendomi incontro.
<Eh un quadro proprio>
Dico gesticolando mentre lui scoppia a ridere e mi abbraccia.
Appena ci stacchiamo, incrocio il mio sguardo con quello di Fede.
Così raggiungiamo gli altri e mi metto proprio al suo fianco.
<Stasera ti posso parlare?>
Sussurro guardandolo e lui mi guardò inarcando le sopracciglia.
<Va bene>
Acconsentì poi e riprendemmo ad ascoltare il discorso dei nostri compagni.

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