5. drunk man

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Capitolo dedicato a oopsria per i complimenti che mi ha fatto in chat, ti ringrazio ancora tesoro.

La sera/notte mi sento più ispirata a scrivere a quanto pare.
Comunque, non riesco ad inserire la gif nel banner, ve la metto qui sotto.

Harry nella storia è così e la gif lo rappresenta in una parte di questo capitolo, vi farò notare di quale parte si tratta nel momento adatto con una parentesi contenente a/n (il diminutivo di "author's note")

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Harry nella storia è così e la gif lo rappresenta in una parte di questo capitolo, vi farò notare di quale parte si tratta nel momento adatto con una parentesi contenente a/n (il diminutivo di "author's note"). Spero che non dia fastidio durante la lettura.
Nulla, godetevi il capitolo.

Mich

leggete lo spazio autrice, è importante ↑↑↑
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Louis adorava il modo in cui il grembiule nero era legato da un fiocco ai suoi fianchi sottili, era contento del fatto che Genevieve facesse tenere ai camerieri i propri vestiti, senza costringerli ad indossare una divisa.

Il ragazzino quella sera portava un maglione grigio, i suoi pantaloni scuri erano aderenti alle sue cosce magre (cosa che aveva confuso la sarta a cui li aveva commissionati dato che non era comune il taglio di pantaloni scelto dal cliente) - era felice del fatto che la maglia gli andasse larga, coprendolo sino a metà coscia e cadendo lunga sulle sue piccole mani intente a tenere in bilico il vassoio stracolmo -, evitando così sguardi indiscreti sul suo fondoschiena.

Il vassoio era come sempre retto da una sola mano del ragazzino, si trovava più comodo così.

Quella mattina aveva portato Adie dalla nonna, ricordava ancora il sorriso sul viso giovane di sua madre mentre pranzavano insieme.
Erano rimasti a parlare per quelle che sembravano ore mentre la piccola giocava con il cane di Johannah.

La tazza di tea fumava davanti ai loro occhi e Louis si era goduto il tepore prodotto dal vapore acqueo che veniva rilasciato dal tea bollente, infrangendosi contro il suo viso dal naso ancora arrossato per il freddo pungente.

L'aroma era dolce e- «Ragazzino, le nostre birre?»

Louis si ritrovò ancora una volta a stringere gli occhi per allontanare i suoi pensieri, si ritrovava spesso a pensare al passato, i particolari di ogni cosa, un profumo, un sorriso.

«Perdonatemi, arrivo»

Il tragitto dall'angolo remoto della sala sino al bancone non fu una passeggiata per il ragazzo: la gente rideva, spingeva e lo urtava mentre si dimenava ubriaca insieme agli amici o alle ragazze che la sera prestavano servizio al locale.

Quando i cinque boccali di birra furono posati sul vassoio scuro Louis si ritrovò a guardare la schiuma che colava sulle pareti di vetro dei pesanti bicchieri, prendendo poi tra le mani il tutto.

Overlord ; larry stylinsonWhere stories live. Discover now