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Questa volta sono riuscita a mettere la gif ^^ yee, anyway, Louis in questa storia è come nella gif qui sopra ;). Comunque vi ringrazio per le +300 visualizzazioni e mi scuso per il ritardo con il capitolo, ma non avevo idee D:
E nulla lol, buona lettura.

Enjoy, Mich x
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Louis si era ritrovato bloccato sui suoi piedi  intento ad osservare, in silenzio, la scena che gli si poneva davanti: l'uomo si era alzato dal suo posto a sedere e si stava avvicinando pericolosamente al ragazzo riccio che si trovava ora dinanzi a lui.

Il ragazzino era certo di aver sentito il suo cuore battere forte nelle orecchie quando l'altro lo aveva preso gentilmente per il polso facendolo nascondere dietro alla propria schiena.
Il suo labbro era stato morso dai denti dritti e le sue guance avevano preso colore nel momento in cui il profumo dolce del ragazzo si era fatto spazio sino a raggiungere le sue narici, coprendo tutti gli altri odori presenti nella stanza in quel momento.

«Ragazzo ti consiglio di..ti consiglio di spostarti» l'uomo aveva singhiozzato mentre pronunciava la frase; stringeva saldamente una mano alla sedia - dove prima si era accomodato  - per evitare di cadere mentre l'altra era occupata dal boccale di birra servitogli precedentemente da Louis.

«Altri menti che fai? Ma guardati, non ti reggi neanche in piedi» Louis non vide l'espressione schifata che si era formata sul volto di Harry mentre era intento a guardare l'uomo dinanzi a sé, ma poteva sentire con facilità l'astio presente nel suo tono di voce.

Intanto il ragazzino si ritrovò a sorridere abbassando lo sguardo e notando che la presa delle dita del riccio non era mai scomparsa dal suo esile polso, anche se la posizione in cui si trovavano era scomoda.

«No- hic non...Non intrometterti! Smettila»

«Ma per favore, non riesci neanche a fare una frase decente senza incespicare nelle parole. Fammi il piacere di tornare a casa da tua moglie e di lasciare in pace i camerieri»

«Ma è così sexy! Volevo..hic- volevo divertirmi»

«Sono! Sono a tanto così,» la voce di Harry era un'esplosione di rabbia, in quel momento stava stringendo un piccolo spazio d'aria tra il suo indice e pollice «a tanto così per tirarti un cazzo di pugno sul naso. Non lo faccio solo perché sei ubriaco fradicio e quindi non sapresti difenderti»

Il ragazzo si limitò ad una spintarella, facendo cadere l'uomo a sedere sulla sedia.

Louis si ritrovò ad arrossire per il ringhio gutturale che fu emesso da Harry alla fine di tutto, subito prima che il ragazzo potesse girarsi verso di lui.

Il sorriso era debole sulle sue labbra e la presa sul suo piccolo polso era ormai svanita del tutto.

«Scusa se- uhm..Se ho stretto troppo forte e mi sono ecco, uhm intromesso?»
Louis aveva osservato il modo in cui la grande mano dell'altro era andata a finire tra i suoi capelli sulla nuca, in un chiaro segno di disagio.

Le labbra del ragazzo dagli occhi blu si tesero in un sorriso dolce mentre alzava lo sguardo sul viso dell'altro «Non scusarti, anzi..Ti ringrazio»

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«Siediti con me»

Louis ai ritrovò nuovamente a negare con la testa mentre passava uno strofinaccio bagnato suo tavolo dov'era seduto il suo interlocutore.
Il divertimento era ben presente sul suo viso mentre ascoltava il ragazzo piagnucolare passandosi il bicchiere vuoto tra le mani, facendolo scivolare sul legno scuro del tavolo.

«Oh ma andiamo! Ti siederai mai a parlare con me?» il suo tono non era arrabbiato, un sorriso sbieco gli increspava le labbra e due profonde fossette erano presenti sulle sue guance.

Louis sorrise e scosse la testa mentre alzava lo sguardo sul viso dell'altro «No...Beh, almeno non durante l'orario lavorativo»

«Mi stai forse chiedendo di invitarti a prendere un caffè?»

Un colorito purpureo tinse le guance del ragazzino, che nel frattempo si era affrettato ad annuire vigorosamente; un sorriso timido si faceva spazio sul suo viso.

«Perfetto allora, ti aspetto domani mattina al caffè in centro»
«Ma-»
«Non accetto un "no" come risposta. Ciao, Liuì»

Di quello che successe dopo Louis ricordò il calore, perché arrossì.
Ricordò il male al viso, perché sorrise.
E ricordò le labbra del ragazzo, perché gli sfiorarono la guancia in un bacio fatto di labbra morbide e respiro caldo.

Louis aveva battuto le palpebre più volte per realizzare di aver subito un atto tanto dolce ed intimo.
Non si era nemmeno accorto del fatto che l'altro si fosse allontanato, tanto che ormai si trovava in prossimità della porta d'entrata del locale.

«Aspetta! C-come ti chiami?»

Lui sorrise prima di venire investito dal freddo autunnale che si era fatto spazio nel locale dopo l'apertura della porta.

«Harry»

Harry.

HarryHarryHarryHarryHarry

Louis si stava mordendo la carne tenera del ciglio della bocca, uccidendo sul nascere il sorriso che gli stava spuntando sulle labbra: era contento; finalmente sapeva il nome del ragazzo.
E c'era di più, si sarebbero rivisti il giorno dopo!

«Louis! Non stare lì impalato, prendi il tuo bel vassoio e finisci di portarmi i bicchieri vuoti, non voglio prolungarmi il lavoro fino a tarda notte per finire di lavare tutto!»

Uno sbuffo aveva lasciato le labbra di Niall, che però non aveva perso il suo tono scherzoso neanche rimproverando il ragazzo, che si era ritrovato a chiedere scusa arrossendo come al suo solito.



«E- ugh accidenti scusa...stavo scivolando, ecco l'ultimo carico di bicchieri, finisco di pulire gli ultimi tavoli e poi possiamo spegnere le luci e chiudere tutto»

Niall aveva annuito senza alzare lo sguardo, era intento a passare uno straccio - che ormai era completamente fradicio e non assorbiva praticamente nulla - dentro ad un bicchiere appena lavato da Josh, che si era offerto poco prima per aiutare il biondo.

«Ragazzi..fa molto freddo fuori, sicuri di non voler restare in camera da me sta sera?»

I due interpellati alzarono lo sguardo nello stesso momento - interrompendo ciò che stavano facendo - , per fissare il ragazzino che era intento a passare lo strofinaccio sull'ultimo tavolo, avvicinandosi poi e lasciandolo cadere nel lavandino pieno fino all'orlo di acqua tiepida e detersivo, arricciando il naso per il forte aroma di limone.

«Tranquillo Lou, non abitiamo tanto lontano da qui, sarebbe un problema se dovessi tornare a casa tu. Non preoccuparti, ce la caviamo benissimo in due»

Il sorriso gentile che gli rivolse Josh fu ricambiato immediatamente, prima di ricevere un abbraccio da Niall che si era appena levato il grembiule.

«Passa una buona nottata e salutaci Adie quando la vedi domani, okay?»

Louis si era ritrovato ad annuire mentre seguiva gli altri due alla porta che dava sull'esterno.

Dopo una breve chiacchierata la porta fu chiusa dietro al rumore dei passi che si allontanavano, la chiave in ferro era stata girata tre volte nella serratura e le luci erano state spente quando Louis aveva raggiunto l'uscio che dava sugli appartamenti.

Il tragitto sino alla sua stanza fu breve: dopo essersi assicurato di aver chiuso accuratamente il portone dietro di sé aveva camminato nel piccolo corridoio dal pavimento di piastrelle lucide.

I muri erano freddi e Louis rabbrividì trovando la finestra della sua camera da letto spalancata, affrettandosi per andare a chiuderla e sistemarsi prima di crollare addormentato sul letto morbido.

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Sono sad dato che praticamente non commentate :c FATELO DISGRAZIATI.
Comunque spero vi sia piaciuto, a presto xx

Overlord ; larry stylinsonWhere stories live. Discover now