26. cheat

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Raga, ho riletto i primi capitoli della storia e aiuto, come fa a piacervi? HAHAH giuro che un giorno la sistemerò (no, non è vero non fidatevi di me)

Buona lettura, Mich Xx
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I pensieri gli attanagliavano la mente mentre con sguardo assente osservava delle macchie d'umido andate a formarsi sul muro del primo "hotel" in cui aveva avuto la fortuna di incappare: non gli importava di trovare un qualsiasi posto più accogliente, un posto che non fosse un motel che sembrava essere stato messo su con carta pesta e sputo.

L'unica cosa che gli passava per la testa era lo sguardo che gli aveva rivolto Louis poche ore prima, le parole che gli aveva detto, quelle che lo avevano ferito di più: "Per favore, metti giù Adie".
La sigaretta si stava lentamente consumando mentre si trovava accesa tra le sue dita, il fumo gli solleticava le narici e la nicotina gli faceva lentamente lacrimare gli occhi. O magari erano i suoi pensieri a farlo.

Probabilmente la seconda ipotesi era la più corretta.

Il sole splendeva ormai alto in cielo quando uno dei suoi raggi colpì la porta a vetri della camera da letto dei due ragazzi, filtrando attraverso le tende e colpendo il viso addormentato di Harry, le persiane non erano state abbassate la sera prima: semplicemente non erano state la cosa più importante di cui preoccuparsi.

Quando poi quella mattina il ragazzo riccio si era svegliato a causa della luce che gli provocava fastidio in viso, strizzò gli occhi, andando a posare un braccio al suo fianco, convinto di trovarci Louis, rimanendo deluso invece di incontrare solamente il materasso vuoto e freddo.

Girò il viso in direzione della parte sinistra del letto, andando a stringere il lenzuolo bianco latte. Emise poi un sospiro sconsolato, andando ad aprire gli occhi anche se con fatica: dovette infatti battere le palpebre un paio di volte, per mandare via le macchie formatesi che gli impedivano di vedere correttamente.
Aveva semplicemente bisogno di abituarsi all'insolita luminosità che regnava nella sua stanza quella mattina.

«Ohw» Harry si portò una mano alla testa: gli pulsava terribilmente ed in bocca sentiva un retrogusto acidulo ed estremamente sgradevole, probabilmente provocato da un qualche tipo di liquore che non si ricordava di aver bevuto.

Andando poi a passarsi una mano sul petto rimase sorpreso accorgendosi di avere ancora i vestiti addosso, scarpe comprese: non si ricordava veramente nulla della sera precedente e non sapeva se potesse essere considerata una cosa buona o meno.

Tutto il suo corpo doleva, la testa invece prese a girare quando provò a mettersi a sedere sul morbido materasso, andando poi ad abbassare lo sguardo sui propri piedi coperti dai calzari neri, salendo lungo le sue gambe fasciate dai pantaloni ed arrivando sino all'apertura sul davanti della sua camicia di cotone.

Harry si ritrovò a corrugare la fronte mentre andava a sbottonarsela completamente, osservando i segni rossi che venivano man mano svelati dall'aprirsi della camicia sulla sua pelle.
Si morse poi il labbro roseo mentre i suoi occhi studiavano attentamente i morsi e i graffi che lo dipingevano.
Cavolo, la sera prima Louis si era proprio dato da fare.

Un piccolo sorriso malizioso nacque sulle sue labbra carnose a quella constatazione, mentre si alzava in piedi con cautela, decidendo solamente di cambiarsi: sembrare un uomo in carriera fallito ed alcolizzato non gli sembrava decisamente il caso. Grazie tante

Overlord ; larry stylinsonWhere stories live. Discover now