Capitolo 4: sentimenti.

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Saber si congedó e sparii in un secondo, appena usciti dalla scuola Raimon. Rimanemmo soltanto io e Victor e la situazione era abbastanza imbarazzante, mi sento a disagio con la presenza del blu vicino a me.
Mentre camminavamo sentivo il suo sguardo su di me ed io sentii le mie guance letteralmente bruciare. Decisi di fare io il primo passo.

-Sei bravo a giocare.- E anche bellissimo mentre lo fai. -Penso che anche mio padre sarebbe d'accordo.-

-Grazie.- sorrise maliziosamente senza togliermi gli occhi di dosso.
Pensai di essere diventata un peperone e lui se n'era sicuramente accorto, altrimenti non mi avrebbe guardato in quel modo.

-Adesso peró non ti vantare con gli altri tuoi amici Imperiali.- lo guardai con un sorrisetto furbo anche io.
D'un tratto sentii la sua mano sul fianco e mi spinse velocemente addosso a se, mettendomi l'altra mano sotto al mento.
Ero veramente al limite dell'inmbarazzo, era parecchio più alto di me, i suoi occhi ambrati mi scrutavano nel profondo e il ghigno malizioso sul viso sinceramente mi preoccupava.

-Potrei vantarmi di essere stato con la Principessa e fare credere a tutti che tra noi ci sia stato qualcosa.- disse infine, con un tono assai sfacciato.

-Mio padre ti ucciderebbe.-

-Non c'è bisogno che tuo padre lo sappia.- si avvicinó pericolosamente e potevo sentire il suo respiro sul mio viso, il suo petto alzarsi e abbassarsi a ritmo sotto al mio. Misi le mani proprio su esso, ma non so perchè, qualcosa mi impediva di respingerlo completamente.

-Non ho sentito un no.- continuó lui.

-Non lo faresti mai, non ti vanteresti di queste cose.- stavo giocando il suo stesso gioco. E non mi dispiaceva.

-Ne sei sicura?- le nostre labbra quasi si sfioravano.

-No.- lo vidi sgranare gli occhi e rimase quasi come spiazzato. Si allontanó un poco e già mi mancavano le sue labbra, seppure non le avessi mai assaporate completamente. -Peró so che in fondo sei un bravo ragazzo. E non faresti mai del male a nessuno.- a quel punto si staccó completamente, lasciandomi andare.

-Se lo credi tu.- fu l'unica cosa che disse.

-Lo so per certo.- mi fissó ancora un istante e poi riprendemmo a camminare, con il sole all'orizzonte che tramontava su uno skyline scuro di Tokyo.

~Victor's Pov
Quella ragazza mi colse impreparato. Sembrava dolce e insicura, ma sotto sotto in realtà era tutt'altro, non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso.
Avevo avuto a che fare con molte ragazze, ma lei era diversa, aveva un qualcosa che incuriosiva e mi incitó a conoscerla nel profondo.
Non assomigliava molto a suo padre, se non per le ciocche turchesi sparse qua e là sui lunghi capelli biondi e mossi. Gli occhi, invece, erano di un castano chiaro, che risaltavano sul suo colorito pallido.
Mi chiesi anche io perchè stessi a pensare sempre a quella ragazza, ma stare con lei era una sensazione veramente strana; subito volevo soltanto provarci con lei per divertimento, ma poi, dovetti cambiare idea. Era furba, sapeva come attirare l'attenzione su di se.
Stava diventando più di una semplice scappatella, lei non era una di quelle ragazze.
Victor ma che cosa stai dicendo, torna in te.
Vero, non potevo permettermi di provare sei sentimenti e come aveva rimarcato Ashley, l'Imperatore mi avrebbe cacciato subito e quindi addio ai soldi per l'operazione di mio fratello. Sarebbe stata dura, ma dovevo farlo...eppure, proprio in quel momento mentre stavamo camminando, lei si giró e dolcemente mi sorrise e dentro di me mi sciolsi completamente.
Victor, cazzo ti sei innamorato.

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