Capitolo 21: salvatemi.

1.9K 102 6
                                    

~Melanie's Pov

Era il giorno della finale. Non avevo più parlato con Ashley, ne l'avevo vista e stessa cosa potevo dire di suo padre.
Prima della partita ci ritrovavamo di fronte alla stazione, insieme ai ragazzi, ma solo uno attiró la mia attenzione, come il resto dei giorni prima.
Victor da tempo sembrava preoccupato, teso, quel giorno più di sempre. Avevamo stretto un rapporto di amicizia molto solido, capivo subito quando qualcosa non andasse in lui nonostante quella spessa maschera di freddura che portava sul viso, ma allo stesso tempo lo conoscevo abbastanza bene per sapere che se fossi andata ad indagare, probabilmente mi avrebbe mandata a quel paese.
Decisi di farmi i fatti miei, ma comunque di osservarlo.

-Che succede?- fu mio padre a parlare, seduto di fianco a me sul treno che portava allo stadio. Mi voltai e ritrovai il suo viso contratto in un flebile sorriso, ma con lo sguardo dolce.

-Niente...il solito.- sorrisi a mia volta e mio padre mi cinse le spalle con un braccio, stampandomi un bacio sulla nuca.
Quando il treno si arrestó rivelando davanti a noi lo stadio Zenit, scendemmo e i ragazzi si cambiarono subito.
Mentre mio padre, Celia e le altre menager si dirigevano alle panchine, mi allontanai per telefonare a mia madre e chiederle quando sarebbe arrivata.
Forse per curiosità o per coincidenza, mi addentrai nei corridoi bui e altezzosi dello stadio, perdendomici e dimenticandomi della telefonata.
Imprecai la mia ficcanasaggine quando sentii un rumore di passi davanti a me e frettolosamente mi nascosi dietro una colonna.
Due uomini stavano praticamente trascinando una ragazza, con le mani legate dietro la schiena e un bavaglio intorno alla bocca. Lei si dimenava, ma un terzo ragazzo dietro di lei la spingeva per farla camminare.
Rimasi lì, immobile, incapace di decidere se scappare via e dimenticarmi di quello che stavo vedendo o stare ferma.
Ma quando incrociai gli occhi con quelli di Ashley, mi misi a correre più veloce che potevo.

~Qualche ora prima, Ashley's Pov

Passarono i giorni e Kinishi da me non aveva saputo niente. Ormai sentivo i polsi bruciare dall'attrito delle corde sulla pelle e il sangue che coló dalle ferite sulle labbra era secco, mi dava fastidio.
A constatare dalla luce che entrava dalla piccola finestra in fondo alla stanza, era pomeriggio tardi quando Kinshi rientró nella stanza con uno strano sacco nero di tessuto in mano.
Si avvicinó e si accovacció.

-Andiamo a fare visita al papino, principessina.- mi ficcó quel sacco sulla testa e mi alzó di peso dalla sedia, ma le mie gambe erano addormentate e caddi a terra sfregiando le ginocchia.
Spintonata e trascinata da Kinishi, mi ritrovai sui sedili di quelli che sembravano un'auto. Il tragitto non fu poi così lungo e quando scesi mi tolsero quel tessuto che mi ricopriva la vista, ritrovandomi davanti allo stadio Zenit.
La finale.
Cosa avrebbero detto gli altri della squadra? Li avevo traditi e non mi sarei presentata e soprattutto, quelli della Raimon contro la Monte Olimpo non ce l'avrebbero fatta. Senza me in squadra, li avrebbero annientati.

-Muoviti!- cercai di dimenarmi il più possibile per fuggire, ma entrai dentro lo stadio obbligata.
Non potevo lasciare che buttassero all'aria così il piano di mio padre, dovevo proteggere il calcio insieme a lui e non permettere che gli facessero del male.
Quando Kinishi mi spintonó per l'ennesima volta, scorsi vicino alla prete una figura.
Volsi lo sguardo vicino ad essa e la vidi: Melanie stava dietro una colonna impaurita e mi fissava con tensione.
Con gli occhi cercai di dirle di andarsene, scappare via, ma prima che potessi guardarla una seconda volta, la vidi correre indietro.
Menomale.
Inforcammo una rampa di scale e poi arrivammo sulla porta di una stanza che Kinishi aprii con una chiave e i due servitori mi ci buttarono letteralmente dentro, facendomi cadere rovinosamente a terra.

-Fai la brava, torno tra poco.- Kinishi aveva quel tono che mi faceva rabbrividire. Senza accorgermene accovacciata a terra in quel modo, mi addormentai, lasciando libertà ai miei pensieri.

~Axel's Pov

Inventare una scusa coi calciatori della Monte Olimpo fu la parte più facile.
Prima di dare la fascia da capitano a Fourseasons, la guardai ancora una volta, ricordandomi Ashley e quando ai primi allenamenti era così fiera di portarla.

-Axel.- fu Austin a riscuotermi dai miei pensieri. -La salveremo. Te lo prometto.- come al solito mi aveva capito a pieno, ma prima che potessi rispondergli ricevetti un messaggio da un numero sconosciuto, che si riveló arrivare dal Detective Smith.
Prontamente mi allontanai e risposi.

"Axel, sono Smith. Abbiamo decifrato alcuni file del Quinto Settore, ma non abbiamo notizie di Ashley. Tieni gli occhi bene aperti, quando sarà necessario interverremo.
Tutti i file parlano di una certa Dragon Link, ma non sappiamo cosa significhi e dacci il tempo di indagare a fondo. Zoolan è capace di tutto, mi raccomando fà molta attenzione."

Misi il cellulare in tasca e tornai dal mio secondo.

-Novità?- chiese lui mantenendo lo sguardo fisso davanti a sè.

-No...- abbassai lo sguardo e dopo aver respirato a fondo, lo rialzai. -Entriamo in campo, la squadra ci aspetta.-
Non so cosa sarebbe successo durante quella finale. Ma avrei riportato mia figlia da me, a qualsiasi prezzo.

Sii Forte. ~Inazuma Eleven Go~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora