Capitolo 22: (Bonus.)

1K 72 1
                                    

~Minerva's Pov

Quando i miei occhi si aprirono per la prima volta, non mi resi subito conto di dove fossi o cosa fossi diventata.
C'erano uomini con strani camici che parlavano fra loro, i suoni erano ovattati e la vista offuscata, ma non sapevo che cosa stesse accadendo.
Passai giorni, forse settimane, ferma, immobile a fissare un punto fisso sul soffitto di quella camera fin troppo candida per i miei gusti. Quando finalmente riuscii a muovermi, in poco tempo capii di essere cambiata, avevo una voglia incontrollabile di scappare da quel posto, mi sentivo invincibile, ma allo stesso tempo sola, abbandonata a se stessa.
Non mi ricordo di avere avuto dei genitori, forse sono stata fin da sempre orfana. Abbandonata. Illusa di essere stata amata.
Quando conobbi il Presidente dell'El Dorado avevo solo 10 anni. Mi allevó, mi fece diventare ció che aveva sempre desiderato possedere, un'arma contro quei ragazzi chiamati 'Gli Ultraevoluti'.
Da sempre mi era stato imposto di odiarli, scartarli e considerarli come feccia.
Ma non avevo mai capito che anche io facessi parte della loro razza.
Per anni i miei poteri furono controllati e sottomessi, ma quando conobbi Simeon tutto questo cambió e finalmente capii che cosa significasse essere libera. Libera come la fiamma del fuoco che ardente bruciava dentro di me.
Lui mi insegnó a combattere, a vincere, ad utilizzare i miei poteri al meglio.
Mi insegnó ad amare e mi fece capire che cosa volesse dire essere amati, ma l'amore non fece altro che portarci piano piano alla distruzione.
Tempi dopo, l'El Dorado fu in grado di ritrovarmi.
Mi catturarono con l'intento di uccidermi o rinchiudermi al Centro di Detenzione e Correzione.
Fu lì che la incontrai.
Colei che è la causa di tutto questo. L'essere rinchiusa in un corpo che non è il mio e non averne il completo controllo mi innervosiva più di quanto non fossi già.
Questa donna, Jocelyn Mane, proveniva dal passato. L'El Dorado mi distrusse interiormente e esteriormente, per me non vi era più nulla da fare, ma quando lei venne da me, mi raccontó la sua storia.
Aveva una figlia, malata dalla nascita, una certa Ashley, che poi avrei conosciuto bene.
Un giorno per caso conobbe il professor Chriptyx, un uomo che nella mia era era rinomato per i viaggi nel tempo e fu durante uno di essi che conobbe Jocelyn. Come aveva fatto con me, dopo svariate ricerche del professore, Jocelyn le raccontó la sua condizione famigliare e lui ebbe un'idea.
Trasformare me, in quello che chiamavano 'lo spirito guerriero'.
Quando i miei occhi si prepararono a chiudersi per sempre, i due, sgattaiolati all'interno dell'El Dorado, prelevarono la mia energia vitale attraverso un macchinario del professore e successivamente lo passarono alla bambina.
Modellarono i ricordi di Ashley, del marito di Jocelyn e tutto filó liscio per anni, fino a quando l'El Dorado non venne a conoscenza del piano dei due.
Jocelyn inscenó la sua morte e Ashley è tutt'ora convinta che sia scomparsa anni fa.
Tornó nel futuro impedendo che toccassero la sua bambina, ma lei stessa sapeva che non sarebbe riuscita a farlo per sempre.
Difatti, Ashley adesso è qui, inconsapevolmente insieme a me, un'ultraevoluta, difianco a sua madre e nel maggior pericolo che si sia mai trovata.
Jocelyn fece il doppio gioco per svariato tempo, passando dall'El Dorado agli Ultraevoluti forse anche lei confusa su quello che fare. Simeon era stato bravo ad abbindolare quella donna, facendola passare definitivamente dalla nostra parte facendo credere di poter aiutare sua figlia quando questa sarebbe stata in pericolo.
Povera ingenua.
Nel frattempo, crebbi con la bambina, neanche sapevo di starlo facendo, i miei ricordi erano svaniti.
Dentro di lei stavo vivendo la sua vita come un'aura oscura che le aleggiava intorno.
Quando divenni a tutti gli effetti uno spirito guerriero e per la prima volta lei mi invocó, qualcosa scattó. Mi vennero in mente tutti i ricordi e le emozioni provate in quegli anni di reclusione.
Ero talmente arrabbiata...
Rivedere Simeon in questi giorni mi riempii il cuore di gioia e solo questo mi fa stare buona, dentro la ragazza e all'apparenza innocua.
Ma in verità bramo di ritornare in vita e Simeon farà in modo che succeda.
Lui non ama Ashley, ama me, Minerva.
E quindi, presto o tardi usciró dal corpo di questa ragazza e mi riprenderó la mia vita, attuando la mia vendetta.
Sono tutti convinti che se io prenda il sopravvento sull'insignificante potere spirituale di quella ragazza, lei dimenticherà tutto e rivivrà come 'Minerva'.
Poveri ingenui.
Di Minerva ci sono soltanto io.
E la cosa che non sanno è che se io riprenderó vita, Ashley morirà, come avrebbe dovuto fare in passato stroncata da quella malattia.
L'El Dorado perirà fra le mie mani e quelle di tutti gli altri Ultraevoluti da tempo ricercati e non trattati come di dovere da quegli altri insignificanti individui che popolano questo pianeta.
Ricreeremo tutto secondo le nostre regole, come avevamo già pianificato in passato e questa volta non mi faró catturare.
Quando arriverà il momento, ritorneró.
E Ashley, morirà.

Sii Forte. ~Inazuma Eleven Go~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora