4 - NON TI VOGLIO

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Olimpia stava trascorrendo le più belle vacanze di tutta la sua vita. Aveva passato più tempo con gli amici, molto di più con sua sorella accompagnandola, persino, a fare la visita ginecologica e così aveva avuto modo di vedere suo nipote sullo schermo e sentito il suo piccolo cuoricino battere forte forte. Era emozionata e felice per la prima volta nella storia di tutti i tempi. Perfino sedersi a tavola con i suoi genitori, di tanto in tanto, la metteva di buon umore. "N'zignati! Avi di quannu eri nica chi ti lu dicu" le ripeteva sua madre ogni giorno per ogni pietanza. Eh sì, perché imparare a fare anche determinate cose le ricordava casa sua e questo era importante per sua madre. Suo padre, invece, si divertiva a vederla pasticciare perché era davvero impacciata in cucina, ma era più forte di lei; pensava che gli odori inconfondibili dei cibi del suo paese li avrebbe sentiti solo a casa, così si era convinta Olimpia. Ma dopo tutto quel tempo lontano da casa, aveva capito cosa significasse tutto ciò. Quanto si sbagliava! Aveva imparato a cucinare delle torte, -anche se qualche volta le restavano crude, - a fare il giro fra le vigne della loro campagna con il padre per constatare lo stato dell'uva, aveva imparato anche a preparare la pasta a forno della mamma e a friggere tutti gli ingredienti per una caponata come si deve, - anche se ogni tanto dimenticava sempre qualcosa, - e qualche volta, le faceva anche assaggiare a Luca che si deliziava di ogni cosa tranne quando i cibi facevano proprio schifo, ma lui li inghiottiva lo stesso con un groppo in gola. D'altronde con Luca le cose andavano bene. Non si vedevano molto a causa dei turni che un medico doveva coprire ma quando lo facevano, c'erano scintille e sotto le lenzuola non mancavano di certo! Olli non riusciva a credere a tutto ciò. Non capiva se era ammaliata da quell'uomo, o se tutto ciò appartenesse davvero alla realtà. Ogni tanto decidevano di incontrarsi sulla spiaggia, il luogo in cui preferivano parlare senza sosta. Altre volte sceglievano di andare al chiosco di Marco per poi spostarsi in altri posti, ma non avevano mai un appuntamento fisso. Decidevano sul momento in base agli impegni. Lui la chiamava ogni giorno e quando Olli vedeva il suo nome sullo schermo del suo iphone, quasi saltava di gioia. Giulia esultava ogni volta che vedeva Olimpia sorridere come un ebete di fronte allo schermo e affermava con decisione che "se una donna diventa un pesce lesso quando gli arriva un messaggio dell'uomo che frequenta e d'un tratto inizia a ridere da sola dimenticando tutti e tutto al mondo, significa che: o è solo stupida, o prova qualcosa di forte per quell'uomo". Ma Luca era davvero troppo diverso dai suoi stereotipi, ma capiva perfettamente cosa volesse dire Giulia perché ogni volta che lo guardava negli occhi, il suo cuore iniziava a fare le capriole e riusciva a cogliere qualcosa a cui ancora non aveva dato nessuna risposta. Persino quando, casualmente, sua sorella Elena li aveva sorpresi a fare un bagno vicino la scogliera, Olli non aveva provato imbarazzo anzi era uscita dall'acqua più felice di quando c'era entrata. Quell'uomo piaceva a tutte e sua sorella la spingeva a buttarsi sempre più a picco in una relazione con un tipo bello come lui. Ma Olli non riusciva ancora a farlo davvero, anche volendo non ci riusciva completamente, ma sapeva perfettamente che Luca era davvero ciò di cui aveva bisogno per poter andare avanti. Persino quando si addormentava fra le braccia di Luca, a volte, si ritrovava a urlare e si sentiva soffocata, ma poi apriva gli occhi e c'era Luca a cullarla. Non le succedeva di urlare nella notte da molto tempo e risentire di nuovo quell'opprimente sensazione le metteva i brividi, ma poi quando lui iniziava a farla calmare ogni preoccupazione, o risentimento, volava via. Quell'uomo, inconsapevolmente, l'aveva aiutata a guarire, poco a poco gli aveva dato la giusta dose per raggiungere la felicità e la sicurezza di cui aveva bisogno. Era stata dura accettarlo, ma inevitabile per arrivare a una conclusione del genere. Olli sapeva che Teresa da lassù le stava applaudendo e sapeva perfettamente di averla accontentata perché Olli era ritornata a vivere.

Era la notte di ferragosto e a Silicute c'era una tradizione molto diversa rispetto agli altri paesi. La notte si scendeva in spiaggia e si accendeva il fuoco. Sapeva che le norme ambientali erano contro tutto ciò, ma la sera arrivare in spiaggia era uno spettacolo innaturale perché le luci delle fiamme si rispecchiavano nell'acqua nera da entrambi i lati. Avevano scelto uno spazietto libero e alle dieci di sera erano scesi in spiaggia per dare via a qualcosa che aveva dimenticato. La sensazione di libertà, di spensieratezza, di gioia...era qualcosa che non si poteva descrivere. Olimpia si guardò attorno ed essere lì, la fece sentire sulle nuvole. Aveva sua sorella e suo cognato, la sua amica Giulia e Marco con sua moglie Anna e i suoi bambini. Erano sempre loro, i soliti amici di sempre in un luogo che quella sera sembrava sotto incantesimo dalle fate. Luca l'abbracciò e quando Marco si mise a suonare la chitarra e i bambini iniziarono a ballare, fu qualcosa di indescrivibile. Luca ballò con lei e così fecero anche i suoi amici incantati dal suono delle note che Marco stava suonando. Le risate in sottofondo, l'umidità e le scintille delle fiamme...tutto era pura magia. La magia di quella notte li aveva resi tutti più felici, più sorridenti...diversi, ma sempre uguali. A mezzanotte, come da tradizione, tutti i vestiti volarono per aria e sotto lo specchio dei giochi d'artificio, finirono in acqua a fare il solito fantomatico bagno di ferragosto. Come aveva fatto a dimenticare tutto ciò? Si aggrappò a Luca e lui l'avvolse in un abbraccio che valeva più di mille parole. Sapeva che quel rapporto con quell'uomo aveva messo radici molto profonde nel suo cuore, ma non riusciva a far nulla per fermare ciò che stava accadendo. Sapeva che un giorno lei sarebbe ritornata alla sua vita e sarebbe dovuta partire per forza, ma quella sera, sotto l'effetto della felicità, sotto un cielo stellato, Olimpia non voleva pensare a nulla di tutto ciò.

L'ANGELO DEL CUOREWo Geschichten leben. Entdecke jetzt