Luigi aveva preso il cuore di suo padre e se l'era mangiato in un sol boccone. Luca era completamente stregato da quel bambino, ma d'altronde era normale. Certo, dovevano ancora capirsi e Luigi adorava chiamarlo a volte papà e altre volte Luca. Insieme erano esilaranti, per non parlare del fatto in cui Luca aveva portato suo figlio a fare pipì e aveva dovuto aiutarlo. Era normale, ma era stato impacciato e Luigi aveva finito col distrarsi e gli aveva bagnato la manica, la mano e anche un po' i piedi. Insomma, entrambi erano esilaranti e Olli avrebbe voluto filmarli in continuazione. Per non parlare del giorno che Luca mise suo figlio sulla tazza per una cacca lampo, ma il telefono squillava e quando tornò in bagno, aveva trovato Luigi urlante con la cacca sulle mani, a terra, sul gabinetto e il piccolo tutto sporco. Erano finiti entrambi sotto la doccia e lui pazientemente era riuscito a tranquillizzarlo. Ci voleva del tempo, ma questo l'avevano...e in abbondanza, per fortuna!
Olli aveva passato settimane a cercare di capire come risolvere la situazione e, alla fine, aveva chiamato la sua migliore amica, colei che a Milano era stata vitale. La persona che era stata una spalla su cui piangere oltre che un'amica su cui contare quando Olli aveva davvero avuto esigenza di soldi, o semplicemente di una babysitter! Così, l'aveva chiamata con un filo di voce e quando le aveva raccontato ogni vicenda avvenuta con Luca e del fatto che era costretta a fare per vivere sotto il suo stesso tetto, aveva sentito la sua amica Rosanna ridere a crepapelle senza capire il vero motivo. Quando poi era arrivata alla conclusione di volere tutta la sua roba imballata e spedita, Olli era certa di aver sentito Rosanna saltare perfino per tutto il ristorante. Così, nel giro di pochi giorni, la casa di Luca si era trasformata in un vero e proprio incubo, fra roba e scatoloni e all'interno di tutto di quel mucchio, aveva trovato un biglietto in cui Rosanna le mandava i suoi migliori auguri. La sua vita stava cambiando di bene in meglio, solo che doveva ancora capirlo.
Una domenica fra tante, erano stati invitati a casa di sua madre e avevano mangiato in abbondanza e senza sosta per del tempo interminabile. Olli aveva dimenticato come potessero essere quei pranzi. S'iniziava presto e non c'era mai un orario preciso per la fine. Si poteva stare seduti a tavola anche quattro ore. Il supplizio delle feste siciliane! Si partiva dagli antipasti, alla pasta a forno - o alle lasagne -, per finire ad avere almeno tre secondi, un'infinità di frutta e tutte le specialità di dolci a tavola: dai cannoli, alle cassatelle di ricotta fresca, alla cassata siciliana e ai semplici bonbon con mandorle e cioccolato. Insomma, ci si sedeva a tavola e ci si alzava con la pancia strapiena e almeno dieci kili di troppo. Anche quel giorno sua madre aveva superato se stessa e alla fine, dopo pranzo, insieme a un caffè e un potente digestivo, avevano deciso di andare via. Tutta la famiglia li aveva guardati con ammirazione e sua madre le faceva l'occhiolino ogni volta che poteva. Giulia e Antonio erano già partiti per la luna di miele, sennò anche loro sarebbero stati dalla parte di sua madre. Fra Olli e Luca le cose si erano destabilizzate e oltre a quel bacio ardente, e a qualche occhiata non c'era stato nient'altro, ma tutti nell'aria sentivano quell'attrazione che ancora nessuno dei due aveva imparato a conoscere. Semplicemente s'ignoravano.
Come sempre, Olli e Luca fecero tutto il viaggio in auto a battibeccarsi e sfidandosi sulle cose più piccole. Ascoltavano le canzoni per bambini alla radio e Luigi canticchiava, ma loro continuavano a bisbigliare e Luigi gli intimava di stare zitti. Alla fine, non appena furono a casa, Luigi rimase incantato alla tv e Olli, calpestando il pavimento, finì in camera sua e batté forte la porta, anche se poi venne riaperta subito dopo.
"Mi stai esasperando, Luca! Non ho preso il tuo dannato fonendoscopio! Sei distratto e quindi perdi le cose!"
"O forse sei tu che sei troppo distratta! Sei non sei stata tu, è stato Luigi quindi fatti dire dove l'ha nascosto!"
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L'ANGELO DEL CUORE
Roman d'amourCiò che non uccide, fortifica. Ecco perché Olimpia Tregali aveva chiuso il suo cuore dentro lo scrigno dei ricordi e aveva deciso di andare avanti lottando per essere libera dai ricordi. Olimpia Tregali era un Caporal Maggiore dell'esercito italiano...