8 - I RICORDI FANNO MALE

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Il vestito che indossava Olimpia la rendeva bellissima. Giulia le aveva consigliato di scegliere quel vestito perché sarebbe stato elegante e sofisticato per la cena che si sarebbe tenuta, da lì a pochi minuti, in una sala più piccolina di quella che i suoi amici avevano prenotato per il  loro matrimonio. Giulia e Antonio avevano deciso di non fare il solito addio al celibato e nemmeno al nubilato. Di comune accordo, avevano scelto di invitare gli amici e i parenti più intimi a una cena, così avrebbero detto addio insieme. Era una cosa alquanto inusuale, ma alla fine nessuno poteva considerarsi normale. Tanto meno Giulia, d'altronde. Dopo aver messo un filo di rossetto, continuava a guardarsi allo specchio sistemandosi i capelli e togliendo qualche pilucco immaginario. Quel vestito era veramente qualcosa di unico, la scollatura non era troppo provocante e quella tonalità di verde s'intonava perfettamente ai suoi occhi. Alla fine, mise le scarpe e prese Luigi per mano.

La festa ebbe inizio con calici di spumante e risate varie fra brindisi e ringraziamenti. Fecero così tanti brindisi, anche alle cose più stupide, che era impossibile non ridere. "Un brindisi alle volte che abbiamo fatto il bagno nude!" le urlava Giulia.

"Alle volte che hai fatto la cretina per avvicinarti a uno!" le ribatteva Olli.

"A tutte quelle volte che vi siete fatte beccare nella piscina della scuola!" si era unito Marco. E ogni brindisi era una riempita di bicchiere e una nuova risata in onore a quei lontani ricordi. Era una specie di rito per un addio al passato, forse era questo che rendeva tutto ancora più bello. Olli si sentiva elettrizzata e felice. Era emozionata e ogni volta che era vicino alla futura sposina, ballavano come facevano solitamente nei vecchi tempi. Il musicista era incaricato di mettere le canzoni che desiderava la sposa, ma Antonio non conosceva sicuramente quel repertorio, perché iniziarono a ballare così tanti lamenti e canzoni pazzesche degli '80 che tutti gli invitati restarono a fissarle, tranne chi le conosceva per davvero. Olli e Giulia erano tornate indietro nel tempo, scherzando sul passato e ricordando ogni avventura, ma se qualcuno gli avesse detto che i vecchi tempi sarebbero stati i loro più bei ricordi, nessuno ci avrebbe mai creduto. Conosceva Giulia da una vita e per Olli era come una seconda sorella e quella sera sapevano entrambe che stavano dicendo addio a qualcosa che ormai, nonostante tutto, era impossibile da rivivere ed era giusto andare avanti a ogni costo, così, sol guardandosi, capirono di doverlo fare insieme. Quella sera, Olli e Giulia dicevano addio al passato, ma Olli ci sarebbe riuscita davvero?

Olli aveva affidato suo figlio a Elena e stava per andare in bagno. Salutava chi incontrava e sorrideva come una scema. Era elettrizzata e forse c'entrava un po' lo spumante. Cercava di trattenere l'equilibrio e stava cercando di non cadere mettendo un piede dietro l'altro. "Olimpia?"

Olli si voltò con il sorriso sulle labbra, ma non appena riconobbe i capelli biondi perfetti e gli abiti impeccabili, il sorriso le morì sulle labbra. "Ci conosciamo?" chiese, impassibile. Non poteva succedere per davvero, non quella sera, non con Luigi nei paraggi.

Luca inarcò un sopracciglio scettico e le mostrò un sorriso accattivante e Olli tentò di  non cadere sotto l'effetto di quelle labbra. Doveva stare al gioco e doveva farlo per suo figlio. "Ti ho vista ballare...non sono riuscito a non venire...ti ricordi di me, giusto?"

"Non ricordo il suo viso, mi dispiace..." disse. Doveva andarsene da lì. Era arrabbiata con Luca, ma sapeva che se lui avesse scoperto la verità, non l'avrebbe mai perdonata. Con lei era stato un vero idiota, ma chi era lei per negargli il suo bambino? Olli ne era consapevole, ma proprio non riusciva a dir una parola al riguardo.

Olli stava per andarsene, ma lui dolcemente le prese il polso. "So di averti ferita e capisco perché tu non voglia riconoscermi. Ma credimi se ti dico che mi dispiace per ciò che ti ho fatto... ti trovo bene, comunque".

L'ANGELO DEL CUOREWhere stories live. Discover now