10 - VOGLIA DI SCAPPARE

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Olimpia era tentata di fuggire via, ma sapeva che non poteva andare lontano abbastanza dalla verità di aver sbagliato tutto. Forse le cose sarebbero andate diversamente se non fosse stata oppressa dal passato. Se non fosse stata perseguitata da ciò che era accaduto tanti anni prima, forse, avrebbe avuto il giudizio di dir a Luca che aspettava un bambino. Tuttavia, ciò che le restava era la consapevolezza di dover fare qualcosa, e fuggire il più lontano possibile non era sicuramente una possibilità, né per lei, né per Luigi, e tanto meno per ciò che poteva accadere a entrambi se Luca gli avesse portato via suo figlio.

Aveva ricevuto un messaggio molto pratico da parte di Luca e tutto era stato molto semplice visto i rapporti con Antonio. Olli aveva capito che il rapporto fra Antonio e Luca andava oltre il fatto che fossero colleghi, poiché gli era stato riferito che fossero amici d'infanzia. La situazione era sempre più complicata. Il pomeriggio seguente alla discussione, Olli camminava verso l'indirizzo segnato sul display del cellulare. Adesso era sicura che non abitasse dentro Silicute. Le mancava il respiro e le sembrava di andare al patibolo anziché andare dall'uomo che gli aveva donato suo figlio. Avrebbe dato un pugno a quell'uomo, ma prima si sarebbe messa due schiaffi. Cretina! Come poteva aver fatto una cosa simile? Scese dall'auto e prese suo figlio per mano controllando per bene l'indirizzo e le indicazioni di Google Maps.

"Mamma, dove stiamo andando?" le chiese Luigi biascicando.

Da tuo padre. "Ti porto a trovare un amico di mamma, gioia mia" gli rispose e lui sorrise soddisfatto.

"Poi andiamo a mareeee?"

"Vediamo!" gli disse e sorrise, così Luigi iniziò a saltellare. Non appena arrivò davanti alla porta d'ingresso, questa si aprì subito.

"Benvenuti!" disse Luca e subito si mise allo stesso livello del bambino ignorando completamente Olli. "Tu devi essere Luigi". Il piccolo annuì timidamente. "Io mi chiamo Luca e sono..."

"L'amico di mamma" rispose subito Olli e Luca per la prima volta alzò lo sguardo verso di lei cogliendola di sorpresa. Che risposta aveva pensato di dare? "Ciao sono il tuo papà?" Olli era scioccata, ma forse stava divagando mentalmente. Era tutto nuovo perfino per lei.

"Vi va un gelato?" il piccolo annuì veloce e, in men che non si dica, si ritrovarono in casa nella nuova cucina di Luca a mangiare gelato e a parlare di cartoni animati e giocattoli. Luca per l'occasione aveva comprato una miriade di giochi e li aveva regalati tutti a suo figlio. Olli sorrise nel vedere l'espressione di Luigi e quando abbracciò suo padre le venne da piangere. Luca la soprese perché la casa che aveva allestito era qualcosa di fantastico. Non sapeva se erano le pareti ricoperte di pietra all'antica, o il fatto che fosse riuscito a rendere un ambiente rustico e classico anche moderno come i divani moderni con il tavolino e sedie rustiche, le tende moderne dai colori chiari e la cucina rustica con tutti gli accessori d'acciaio. Era davvero fantastica. Olimpia osservò ogni cosa e rimase affascinata da quello stile. Nel guardarlo non ce lo vedeva, ma vestito comodamente in tuta e infradito, con una leggera maglia di cotone e i capelli poco sistemati, sembrava tutt'altra persona e ne era affascinata. Come già immaginava Olli, Luigi riuscì a conquistare Luca e guardarli insieme le faceva un effetto magnifico. Erano uno uguale all'altro. Persino la risata era simile e lo sguardo...oh, quello sguardo! Era proprio uguale a suo padre. Mangiarono della frutta e giocarono tutto il tempo. Luca non voleva perdere nemmeno un secondo senza suo figlio e forse ne aveva persi abbastanza. Non appena il bambino ebbe esaurito tutte le sue forze, giocando in mille modi possibili con il padre, finalmente, esausto si addormentò fra le braccia di Olli.

Quando Olli posò il piccolo fra i cuscini del divano, in modo che non potesse cadere, Luca cambiò persino espressione del viso. I suoi tratti rilassati e sereni di poco prima, diventarono rigidi e sofferenti. Olli sapeva che quel cambiamento dipendeva da lei, ma non poteva fare niente per cambiare il corso delle cose.

L'ANGELO DEL CUOREWhere stories live. Discover now