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Una volta atterrati, i ragazzi decidono di fermarsi a mangiare una cosa veloce lì in areoporto, sono già le tre del pomeriggio e entrambi hanno una voragine nello stomaco quindi si accomodano nel primo locale che incontrano.

Tutti attorno a loro parlano in spagnolo, sono spaesati, sperano veramente che qualcuno riesca a comprenderli e come sempre la fortuna ogni tanto è dietro l'angolo e, per loro questa fortuna si chiama Nico.
Un ragazzone alto e possente, dai tratti molto marcati, gli occhi castani , le labbra grandi con parecchi tatuaggi.

"Ciao scusate se mi intrometto ho sentito che siete italiani e che vi trovate in difficoltà, io sono Nico.
"Ciao Nico io sono Marco e lui è Alex", Marco nonostante a primo impatto può sembrare distaccato, freddo è tra i due il più ciacarone quello che attacca bottone più facilmente.
"Siamo arrivati solo da poche ore, e dobbiamo ancora abituarci a tutto questo ma, tu sei italiano?sei anche tu qui in vacanza,".
Alex si sente estraniato dai discorsi dei ragazzi, lui è come un motore diesel prima deve riscaldarsi un pochino ma poi, quanto parte parte direttamente in quarta.
"No no io ormai vivo qui da parecchi anni questa ormai per me è casa".

Nico gli racconta un po' di se della sua vita ad Ibiza del suo lavoro.
"Ragazzi avete impegni per stasera, io non lavoro ho il turno libero ma, se non sapete dove andare e cosa fare posso farvi da Cicerone. "
Marco e Alex si guardano e poi il più piccolo decide di parlare un pochino anche lui, non vuole passare per il musone di turno.
"Grazie amico ma stasera abbiamo già prenotato in un ristorante che ci hanno consigliato degli amici dall'Italia El brasero lo conosci?"
Nico li guarda e comincia a ridere di gusto.. 

I ragazzi si guardano confusi , entrambi stanno pensando che quello è tutto matto.
"Scusa ma cosa ti ridi non ho mica detto una battuta",oggi Alex è lanciato sarà l'aria rilassata che si respira ad Ibiza molto diversa da ciò a cui è abituato o semplicemente è lui che sta cambiando ma non se ne rende ancora conto.
"No scusate", e Nico comincia a spiegarsi "è che a volte le casualità sono veramente ridicole, io lavoro o meglio sono socio al El brasero e stasera vi avrei invitato a cena lì ma ovviamente già ci andate quindi pensavo a quante possibilità c'erano e mi è venuto da ridere" .

Nessuno dei tre sa realmente quante coincidenze, quanti inconvenienti e quante sorprese da oggi si incanaleranno sulla loro strada.

El brasero è un ristorante molto avviato della movida spagnola , un ambiente familiare, una piccola grande famiglia dove tutti lavorano in modo sereno ovviamente tutto questo grazie a un piccolo grande uomo .

Alessandro il proprietario del locale è un ragazzo di 28anni che nella vita si è fatto da solo , a cui le difficoltà della vita lo hanno portato a chi è ora.
Lui è un ragazzone alto , bellissimo con occhi e ciglia meravigliose, un sorriso che ti incanta e un animo stupendo.
Se hai bisogno di lui lui c'è sempre e oggi è uno di quei giorni.
"Nico,sono Ale scusa se ti chiamo all'ultimo ma ho avuto un imprevisto, non riesco a liberarmi, so che oggi è il tuo giorno di riposo ma non so veramente come fare se no. Non è che potresti sostituirmi tu stasera al locale , troverò il modo di sdebitarmi giuro",e ridono entrambi perché tra di loro è così loro sono uno la spalla dell'altro .
"Tranquillo amico, tanto sarei comunque venuto ho amici italiani li stasera quindi no problem ci penso io a dirigere la barca stasera".
Alessandro si fida di lui ma prenderlo in giro gli piace comunque sempre molto.
"Si si Nico certo cerca di non farla affondare in una sera la barca però" .

Alessandro non sa però questa volta cosa si perde non andando al lavoro , non sa che il destino , il suo destino era lì dietro l'angolo che lo aspettava.

Come si dice il treno passa una sola volta ma forse per lui il destino ha deciso di chiudere un occhio o forse entrambi per un po'... Ma al destino non si scappa e quindi bisogna solo sedersi e aspettare...

Arrivati nella loro casetta i ragazzi rimangono stupefatti, senza parole dal bellissimo spettacolo che vedono dal loro terrazzo, è quasi l'ora del tramonto e il sole sta calando inglobando i suoi colori con quelli del mare donando un panorama da togliere il fiato.

Alex sente una sensazione strana nell'aria ma non capisce perché, poi si gira e i suoi occhi intravedono nella casa affianco due spalle possenti intente ad alzare quello che lui immagina dei pesi ... Nella sua mente tenta di immaginarsi il volto di quel corpo aspettando che lui si giri ma, purtroppo i suoi desideri non vengono rispettati perché com'è comparso scompare lasciando ad Alex solo l'immagine di un corpo mozzafiato senza nome e senza volto.

EclissiWhere stories live. Discover now