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Ormai sono passati sei mesi , ognuno vive la propria vita le proprie avventure, quelle avventure che alla fine lasciato un senso di vuoto di incompletezza perché fare sesso non è nulla in confronto a tutto quello ne avevano una volta quando erano felici.
Ma ormai è acqua passato un bel ricordo, un ricordo da tenere nel cassetto insieme a quella foto la loro foto  insieme al tramonto .

Anche se lontani anni luce, loro inconsapevole la sera sono più vicini di quello che pensano.
Al tramonto mente il sole piano piano scompare  entrambi prendono quella foto, la osservano e una lacrime sorca il loro volto,  una lacrima di malinconia di ricordo,  di un  amore finito ma ancora vivo in loro.

Alex non vede l'ora del ritorno di Marco tra poco più di una settimana è il suo compleanno e loro non hanno mai passato un compleanno separati . Anche a far nulla ma, i loro compleanni sono sempre stati insieme e anche questa volta Alex è sicuro che sarà così. E allora decide di scrivergli .

<We allora quando torni? Ormai il tuo compleanno è alle porte?sto già pensando dove portarti e come farti passare una delle nostre notti brave e pazze>.

Alex son mesi che vive per locali,  è l' unico modo per non pensare per sentirsi all'apparenza libero e sereno anche se dentro si sente vuoto.
Passano pochi minuti da quel messaggio che il suo telefono suona è Marco.

"Ciao bel spagnolo come stia

Alex ironizza sempre .

<Se tu fossi qui con me andrebbe ancora meglio. Comunque tutto bene ormai questa per me sta diventando casa, non potrei vivere diversamente non ora a proposito di questo...
Ti chiamavo per dirti che non torno in Italia per il mio compleanno ma verrai tu !"

Marco non glielo domanda, ma tenta di andare diretto al punto Alex deve assolutamente tornare lì per lui ma soprattutto per se.

"Marco ma cosa stai dicendo io li non ci torno non posso tornare lì . E tu sei uno stronzo, un fottuto stronzo a chiedermelo lo sai questo tengo a festeggiare con te ma come faccio come posso tornare lì .
Per me è troppo presto i ricordi fanno male come un pugnale nel cuore,  come quando da bambini corri e ti sbucci un ginocchio brucia ancora troppo."

"Alex è un giorno importante per me e ormai apparte te che sei scappato tutto il resto io lo ho li.
Quella che doveva essere un avventura ormai per me è quotidianità , normalità, vita.
Quindi io festeggio lì e tu sarai lì con me.  Se quello che ti preoccupa è lui tranquillo non ci sarà, parte per  Barcellona per un po' quindi stai sereno e ci vediamo questo fine settimana.
Ti ho già prenotato l'aereo ti invio tutto per email. Grazie amo ci vediamo ciao".

E Marco attacca,  senza lasciare ad Alex tempo di replicare di decidere .

Ha paura , ok lui non ci sarà ma tutto ogni angolo di quell'isola ricorda lui, il loro amore e sono tanti, troppi i posti che hanno visto il loro amore, che hanno in silenzio vissuto l'unione del loro corpo e della loro anima perché loro erano così, passionali , desiderosi di non respingersi mai , non interessava il luogo o il momento era il desiderio, l' amore a prevalere su tutto.

Nel mentre in quella fantastica isola Marco dopo aver agganciato con l'amico manda un messaggio a Alessandro.
Con lui ha meno spavalderia sa com'è lui lo prenderebbe a muso duro, lo affronterebbe diversamente quindi decide di prevenire con un semplice ma diretto messaggio.

<Ciao Alessandro sabato sera organizzo una mega festa in spiaggia per il mio compleanno e tu non puoi mancare. Ti aspetto .
A si e se te lo stai chiedendo tranquillo lui non ci sarà. Ti aspetto."

Marco e Nico questa volta l'hanno  fatta grossa lo sanno, ma sono entrambi stufi di vedere da ormai troppo tempo i loro amici spenti, tristi vederli sopravvivere ad una vita che loro stessi si sono scelti senza però voler realmente farlo.

Quei giorni sono passati velocemente Alex ormai è su quell'aereo pronto ad atterrare .
Si sente strano, ha paura ma nello stesso tempo un volta sceso e respirato l'aria si sente finalmente un pochino più vivo.

Non sa neppure lui perché ma è come se  si sentisse più forte, più determinato.
Una volta arrivato a casa l'istinto lo porta non sa neppure lui perché a suonare a quella porta che ora sente estranea ma, che fino a sei mesi fa era casa, era vita era tutto.

Ovviamente nessuno risponde perché lui sa bene  che l'altro sta a Barcellona o almeno questo è quello che lui sa, quindi torna verso casa di Marco e dopo mesi si butta tra le braccia dell'amico.

Gli è mancato tanto troppo e restano cosi semplicemente abbracciati per minuti interi.

"Sapevo che non saresti mai mancato al mio compleanno, sono felice che sei qui e ricordati stasera sarà una serata indimenticabile tutto sarà perfetto , tutto sarà magico ."

Alex nelle parole dell'amico ci legge solo una gran voglia di festeggiare il suo compleanno in modo alternativo,  pazzo un po' come quell'isola dove tutto è a volte un po' al limite .
Ma si sbaglia di grosso Marco intendeva altro molto altro.

La serata è organizzata al meglio,  aperitivo sulla spiaggia, cena a base di sushi in uno dei locali più fighi, particolari e buoni dell' isola  e poi divertimento tanto divertimento.

Gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo,  una cazzo di macchina che non parte e tutto viene stravolto involontariamente.

<Marco sono Alessandro non riesco ad arrivare per l' aperitivo ma prometto di arrivare per la cena ci vediamo al sushi a dopo>.

Marco legge il messaggio e li, in mezzo alla spiaggia cerca con lo sguardo Nico il suo compagno di marachelle, si guardano e Nico capisce che i piani stanno andando a puttane.

Dopo aver pensato e ripensato sono riusciti a trovare un alternativa perché non può andare diversamente.
Loro devono assolutamente vedersi, odiarsi e forse anche parlarsi.

"Alex dai andiamo al locale sono già quasi tutti  li la cena ci aspetta" .

Entrano si accomodano, sono una 20 di persone sono quasi tutti già seduti al tavolo.
Ci sono pochi posti liberi,  lui è di fianco a Marco che di fronte ha Nico e lì  di fianco a lui un posto stranamente troppo casualmente vuoto.
Alex non fa in tempo  a farsi delle sue idee che dopo mesi ad immaginarla a volerla l, eccola quella voce, la sua voce alza gli occhi e quando i loro occhi si incontrano entrambi sono increduli, dubbiosi se sia realtà o sogno.

Si perdono, si incantano uno negli occhi dell'altro senza però dire nulla,  senza far nulla ed è così che poi come se nulla fosse, come se non fossero lì insieme Alessandro si siede e saluta tutti tutti tranne lui.
Una sua sorta di messaggio, ti guardo , ti amo, ti sento,  mi senti ma fa troppo male l'orgoglio fa troppo male.

EclissiWhere stories live. Discover now