8

369 23 8
                                    


Alessandro, steso sul suo letto non si capacità del fatto che è sempre stato lì , a due passi da lui, l'ha cercato ovunque e quando ormai si era arreso ecco, il fato glielo ha messo sul suo cammino.

Domani deve aspettare solamente una sera e lo avrà lì al suo fianco nella sua tana.
Ed è con questa convinzione, con tante aspettative dal domani che Alessandro si addormenta.

"Pronto?"

Sono solo le 9 del mattino e Nico è ancora totalmente assonnato nel letto.

"Nico sono Ale ho bisogno che vieni qui subito ",

e così senza dire altro aggancia.

Alessandro non ha dormito tutta notte, non sa bene cosa preparare per quella serata , ma soprattutto cosa aspettarsi dal loro appuntamento se di appuntamento si tratta.

"We apri?mi hai buttato giù dal letto e ora aprimi muoviti".

"Grazie di essere venuto, è lui Nico è lui ?"

Nico non riesce a capire nulla.

" Ale che stai dicendo è lui chi?di chi parli? Non ti seguo.".

"I ragazzi di cui mi parlavi, i due italiani con cui ti senti, che porti a spasso che hai portato al falò, al locale dai quali non ti scrolli da settimane ormai, cazzo uno di loro è il mio uomo del falò, Alex è il mio uomo misterioso ", era sempre nei paraggi vicino a me così vicino ma così tanto lontano".

E Nico rimane esterefatto da tutte le informazioni che Alessandro gli sta dando, non può e non riesce ad immaginarsi il suo amico perso, invaghito perché è questo quello che è successo, se Alessandro è invaghito di quel ragazzo che neppure conosce , non sa nulla di lui , sa a malapena che si chiama Alex e allora come è possibile desiderare così tanto un qualcosa di cui non si sa assolutamente nulla.

Loro sono come il giorno e la notte, il sole e la luna , il bianco e il nero  il diavolo è l'acqua santa, due persone totalmente diverse due poli opposti ed è forse per questo che si desiderano così tanto.

Dopo aver passato il pomeriggio con il suo migliore amico a pensare cosa cucinare, come vestirsi , come comportarsi con Alex e,  non aver sostanzialmente concluso nulla Alessandro si ritrova alle 19 solo in casa a dover fare tutto di corsa , vuole far bella figura in tutti i sensi.

D'altronde lui sul fatto di essere attraente ci giostra sempre molto e di certo non vuole cadere nel ridicolo, nel banale non questa sera non di certo con lui e poi vuole anche riuscire a prenderlo per la gola, lui ama cucinare ed è anche modestamente molto bravo, quindi tutto di questa  sera deve essere unico perfetto indimenticabile.

Dal canto suo Alex è nella sua stanza, e mentre cerca qualcosa da mettersi  ha già scritto cancellato e riscritto mille volte quel messaggio che vorrebbe tanto mandare.

<mi dispiace non ce la faccio scusa>.

Ma non riesce ad alla fine decide di spegnere il telefono così da non essere indotto in tentazione.
Si veste, camicia nera abbastanza casual pantaloni bianchi e scarpe nere semplice ma bello da togliere il fiato.
Dopo essersi sistemato i capelli e aver messo il suo adorato profumo è pronto , pronto per questa serata, per una sera decide di  accantonare la testa, i suo i pensieri, il suo essere timoroso, chiudersi questo Alex dietro la porta e imparare finalmente a essere libero.
Scende le scale, attraversa la strada ed eccolo davanti a quel campanello  .

"Ciao sono io sono Alex mi apri".

Dall'altra parte nessuna parola solo il clic del portone che si apre .
Con le gambe tremolanti, le mani sudate e la desta dolorante dalla tensione Alex entra, chiude il suo passato alle spalle nel mentre accosta il portone pronto al sul presente e perché no al suo futuro.

EclissiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora