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Marco si sta ambientando molto bene sull'isola è sempre in giro, chissà magari avrà trovato una compagnia migliore del suo amico .

"A ma allora ci sei ".

Alex sorride a  Marco con ironia, non gli dispiace che il suo amico si diverta anzi è contento solo che ora ha bisogno di sfogarsi con lui.

"Mamma mia come sei acido che ti succede?" . Marco risponde all'amico.

"Scusa non volevo essere acido, è che oggi sono successe delle cose e io mi sento confuso , indeciso, lo sai che non sono bravo a fare delle scelte, di solito ci pensate voi al mio posto.
Mi ha scritto Leonardo vuole che torni in Italia, che torni da lui".

Marco lo guarda con  aria di sfida,  quello sguardo non promette nulla di buono.

"Stai scherzando vero ? dimmi che lo hai mandato a fanculo ti prego ".

Alex abbassa lo sguardo, il suo amico è parecchio incazzato con lui  e oltre tutto lui sa che Marco ha ragione dopo quello che  gli ha fatto come può perdonarlo.
Ma Alex e così lui perdona tutti , tutti tranne se stesso.

"Alex , Leonardo è un capitolo chiuso , chi-u-so chiaro?
Ti ha fatto soffrire troppe volte ora basta siamo qui per avere una nuova chance , cambiare, diventare migliori approfittane cazzo. E poi mi hai detto sono successe delle cose cos'altro è successo?".

E senza neppure rendersene conto il volto di Alex cambia, un sorriso si impadronisce delle sue labbra

"Marco per pochi secondi credo di aver visto l'uomo del mistero , il ragazzo del falò ne sono certo ho sentito il suo profumo quel profumo che non scambierei per nient'altro. Era sulla spiaggia l'ho chiamato, gli ho chiesto di fermarsi ma lui è andato dritto per la sua strada.
Ma ora so che esiste che non sono pazzo come ormai stavo credendo".

Alex riesce a troncare li il discorso perché conosce l'amico sa che cercherebbe di convincerlo a cercarlo e caparbio com'è Marco alla fine ci riuscirebbe pure.
Ma lui non è pronto o almeno crede di non esserlo.

"Cazzo Alex, mi sono dimenticato di dirti che prima in paese ho beccato Nico, stasera ci ha prenotato un buco al locale tra mezz'ora.
Ha detto che sono strapieni perché stasera ci sarà musica dal vivo e serata tipica".

Sono ore che Alex è stravaccato sul divano nell' ozio più totale e lui a solo mezzora dalla prenotazione lo avvisa Marco è così,un caso senza speranza.

Alex lo guarda in cagnesco.

"Ma ti pare? è tutto il pomeriggio che parliamo, che mi insulti e ora me lo dici ?
Cioè tra mezz'ora dobbiamo essere fuori e me lo dici solo ora? tu sei tutto scemo.
Spostati, sai che odio uscire di casa sciatto , con le prima cosa che mi capita.
Togliti di mezzo ora il  bagno è tutto mio se no ceni da solo stasera".

Dopo 50 minuti, ovviamente e puntualmente in ritardo eccolo uscire dal bagno.
  È Stupendo nella sua camicia bianca , i jeans attillati neri bucati sulle ginocchia che lo rendono attraente ma selvaggio nello stesso momento, e il suo inseparabile orecchino pendente che luccica, pronto, pronto per quella che lui reputa una semplice cena, lui che invece ha un appuntamento col destino.

"Buona sera abbiamo una prenotazione ?"

Lo spagnolo di Marco è molto basico e quindi tenta con l'italiano, la cammeriera li guarda in modo riluttante , perplessa  ma eccolo lì lui sempre in agguato , lui che non manca mai il salvatore della patria , la loro ancora di salvezza in quel paese nuovo per loro .

"Hola Nico meno male sei sempre tra i piedi".

Alex guarda Marco si traverso, ma poi vedendo Nico sorridere o meglio ancora ridere di gusto si unisce  anche lui a quella caciara.

"Dai venite ragazzi vi accompagno al vostro tavolo stasera c'è un macello.
Siamo in ritardo su tutto e, il capo è nervoso, manca personale e lui odia uscire dal suo regno per servire ai tavoli, ma stasera tocca anche a lui".

Finalmente stasera c'è anche lui, quella figura onnipresente sulla bocca di tutti, ma senza un nome, senza un volto.

"A ma allora esiste? ormai pensavo che il proprietario fosse un fantasma ne parlate tutti ma lui non si vede mai"
Nico lo guarda, loro non hanno mai avuto tanto dialgo, parla  più con Marco ma quanto ragazzo gli sta molto simpatico è buono , sensibile, timido lo sente a pelle .

"Dato che lo desideri così tanto allora ti mando lui poi a servirti, così finalmente potrai vedere il nostro Dios.

La serata è talmente frenetica che alla fine al loro tavolo è passata sempre una semplice cameriera.
Alex non sa perché, ma si sente deluso, non capisce perché, istintivamente voleva veramente con tutto il cuore conoscere, vedere quel uomo tanto desiderato e bramato da tutti.
anche in giro per l'isola il proprietario  del El brasero è molto ricercato, tutti ne parlano come un bellissimo e tenebroso uomo.

"Eccomi scusate mamma che serata come è stata la cena ? Siete stati bene?la musica? Il cibo ?
Nico quando parte è un disco rotto , inceppato non si frena mai. Ma...
Una voce  possente, calda, armoniosa si intrappone nei loro discorsi.

"Buonasera come promesso da quel cazzone del mio socio ecco il dolce direttamente dal capo".

Ed è un attimo, quando Alessandro porge il piatto ad Alex e le loro mani si sfiorano il piatto cade in un grosso tonfo, un rumore silenzioso alle loro orecchie e solo un grande grosso dejavu per loro....

Mani tatuate, mani striate, le loro mani quattro mani che si sono cercate per troppo tempo ed erano semplicemente dietro l angolo e, come un copione già visto Alex fa quello che gli viene più facile.

"Scusate devo uscire un attimo perdonatemi"

E scappa per la seconda volta scappa da lui,da una verità, da  una situazione troppo scomoda a lui.
Ma Alessandro questa volta non ci sta non lo accetta e lo rincorre

"Dove diavolo scappi cazzo fermati , sei tu vero sei tu il ragazzo del falò"

Alex si ferma di botto si gira lo guarda ma non parla, perché lui queste situazioni non le sa affrontare.
Con una voce fievole quasi sussurrata lo implora

"Ti prego lasciami andare , è tutto sbagliato io non sono così io non bacio  il primo che incontro scusami"

Ma Alessandro non ci sta, lo ha cercato per troppo tempo, l'ha desiderato per troppo  e ora che lo ha qui davanti a lui così bello , timido, semplicemente perfetto non può fermarsi proprio ora.

"Scusami non posso "

E lo spinge a se, e di nuovo labbra, denti, lingue un bacio carico di desiderio, passione, ignoto , confusione un bacio voluto desiderato perfetto.

Poi Alessandro si stacca, lo guarda e prima di andarsene semplicemete gli dice

"Io sono Alessandro questo è il mio numero, quanto smetterai di aver paura e di rifiutarmi cercami".

Gli porge il bigliettino, gli da un nuovo bacio sulle labbra, questa volta solo sfiorato una sorta di tregua e poi si gira e sparisce.
E Alex rimane lì in mezzo  alla strada con una sensazione di impotenza e di abbandono.
Ha trovato il suo uomo misterioso, ma lui come sempre rischia di rovinare tutto.
Questa volta decide di fare una cosa che mai avrebbe pensato di fare.

"Sono Alex, domani cena io e te dimmi dove e a che ora". Invio.

EclissiWhere stories live. Discover now