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Da quel giorno non si sono più cercati, si sono semplicemente amati in silenzio, con la convinzione reciproca che l' altro non amava abbastanza e per colpa dell'orgoglio tutto quello che avevano costruito è evaporato , è stato riposto in un cassetto e la chiave dimenticata lì in giro da qualche parte.
Come un colpo di vento tutto è finito, e con la fine della loro storia anche la loro gioia , la loro felicità .
Due involucri vuoti senza anima senza gioia.

Alessandro ha perso la sua gioia di vivere, ormai la mattina si alza a stento , non sorride più lui che del  suo sorriso ne ha sempre fatto la sua forza, la sua arma vincente.
Al lavoro è sempre più insopportabile, litiga sempre con tutti e a tratti ha problemi anche con i clienti, basta un odore, un gesto , una camminata, uno sguardo un nome,qualcosa che lo riporti a lui che come un uragano va fuori di matto.
Gli amici non sanno più come aiutarlo,  lui non vuole parlarne.
Nico e Mino hanno tentato più e più volte a convincerlo ad andarselo a riprendere ma , la sua semplice risposta è sempre stata la stessa.

"Se mi amava come diceva non sarebbe scappato, non sarebbe tornato con quell'altro non sarebbe scappato dall'altra parte del mondo."

Nico più volto ha tentato di farlo ragionare senza mai riuscirci.

"Ale perché per una volta non tenti di ragionare, non pensi che se lui è scappato da te e semplicemente perché non sa come affrontati? perché amarti senza averti gli fa troppo male.
Tu hai izzato  un muro verso di lui senza dargli modo di spiegarti".

Ed eccolo che sbotta di nuovo

"Ma spiegarmi cosa ?io so cosa cazzo ho visto Nico, tu poi ripetermelo all'infinito che lui non sta con quel tipo, che io ho travisato tutto ma i miei occhi sanno cos'hanno visto e non posso dimenticare, far finta di nulla anche se star lontano da lui fa male fa fottutamente male.

Ma lui non è l'unico a stare a pezzi Alex in quel di Mozzacane meglio non sta ormai vive tra il divano e il frigo . Esce di casa molto di rado e a stento risponde a Marco al telefono vorrebbe tanto averlo qui ora, aver qui il suo migliore amico e piangere sulla sua spalla piangere un amore che  fa troppo male, un amore totalitario che lo ha prosciugato di ogni forza e di ogni sentimento.

Alex si odia,  odia se stesso , la sua immagine riflessa in uno specchio che gli ricorda quando sia codardo , e quanto questo gli sia costato questa volta.
Se solo avesse osato probalmete ora non si sentirebbe vuoto inutile .

Ma la vita è strana, a volte basta una spinta, qualcuno più coraggioso di noi qualcuno disposto a giocare con le nostre vite pur di vederci felice e forse quella curva ormai troppo lontana piano piano senza fretta tornerà all'origine. Perché bisogna sempre ricordarsi che non vi è un addio definitivo per chi non riuciamo a scacciare via col cuore.

EclissiWhere stories live. Discover now