Falling in love

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Dopo aver trascorso l'intera giornata insieme alle sue amiche, Beverly era finalmente riuscita a calmarsi. Stare in loro compagnia le aveva fatto bene, dato che rivivere il momento della sua rottura con Bill attraverso le pagine di quel diario, l'aveva scossa parecchio.

Quando la rossa tornò nella sua stanza dopo cena, si sentì pronta ad andare avanti con la lettura. Quindi, come ormai era solita fare ogni notte prima di addormentarsi, prese il taccuino e lo aprì a una nuova pagina.

1 Ottobre 1991

Poter stare con Eddie solo di nascosto inizia ad essere frustrante...
Tiriamo avanti con baci rubati tra una lezione e l'altra, mentre quando siamo con i nostri amici, cerchiamo di non stare mai troppo vicini.
Il problema è che Myra continua a provarci con lui ogni santa volta che andiamo al campus femminile e io non potendo fare nulla, sono costretto a subire in silenzio.
Non sò se riuscirò a sopportarla ancora a lungo...

                   *Inizio flashback*

I ragazzi stavano ritornando nei loro dormitori dopo l'ennesima scappatella notturna al campo da tennis. Richie era più silenzioso del normale, camminava a sguardo basso,  tenendo la mascella e i pugni serrati.

Fortunatamente nessuno a parte Eddie sembrò accorgersi del suo strano comportamento. In ogni caso il moro avrebbe dovuto aspettare che fossero finalmente soli per poter indagare e scoprire cosa lo turbasse, anche se aveva già intuito quale fosse il problema: Myra.

Una volta rientrati in stanza, il quattrocchi continuò a non spiccicare una parola e ad evitare di incrociare lo sguardo del suo amico. Camminava avanti e dietro senza sosta, imprecando a bassa voce.

"Ok, vuoi fermarti un attimo?" fece Eddie, afferrandolo saldamente per le spalle. "Sembra che tu sia sull'orlo di una crisi di nervi!"

"Beh probabilmente è così" rispose acido il ragazzo.

"Perché non ti calmi e mi spieghi cosa c'è che non va?"

"Calmarmi?! Ma ti rendi conto di quello che dici? Ogni fottuta sera devo starmene buono, con le mani in mano a guardare quella sciaquetta provarci spudoratamente con te, mentre tu neanche cerchi di fermarla e adesso mi chiedi di stare calmo??"

"Cosa vuoi che faccia? Non posso certo spingerla via o maltrattarla come hai fatto tu! Lo sai che io non sono così..." disse il moro cercando di mantere un tono tranquillo e pacato.

"Già, lo so. Tu sei troppo buono, l'ho sempre detto..." biascicò Richie, ancora nervoso.

Eddie si avvicinò al suo viso, facendo sfiorare le punte dei loro nasi e gli strinse le braccia al collo.

"Solo perché non la tratto bruscamente, non significa che mi faccia piacere ricevere le sue attenzioni. Sai bene che il mio cuore appartiene a qualcun'altro..."

A quelle parole il quattrocchi si ammorbidì, ma cercò di non darlo troppo a vedere.

"Ok, ho capito ma ciò non toglie che questa situazione inizi a darmi davvero sui nervi! Perlomeno potresti parlarle e farle capire che deve levarsi dai coglioni, dato che non ti interessa!"

L'altro ragazzo sospirò, alzando gli occhi al cielo.

"D'accordo,ci proverò! Comunque devo dire che non ti facevo così geloso Tozier! Questo lato di te è così tenero... " esclamò il moro facendo una vocina effeminata per prenderlo in giro.

"Ah, adesso fai anche lo spiritoso?"

Richie spinse il ragazzo sul suo letto e si mise a cavalcioni sopra di lui, facendogli il solletico.

REDDIE - l'altra metà dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora