It can't be true

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Beverly e le sue compagne avevano deciso di passare il sabato sera al campus maschile, dato che Amy doveva uscire con un ragazzo con il quale si stava frequentando da poco.  La ragazza aveva chiesto alle sue amiche di accompagnarla, non sentendosela di andare lì da sola.

La rossa non ne era affatto entusiasta,  aveva paura di poter incontrare Bill insieme alla sua nuova fidanzata. Non per una questione di gelosia, ma perché semplicemente odiava l'idea di   dover rivedere il suo brutto muso dopo ciò che le aveva fatto.
Lei gli aveva dato tutto, aveva persino rischiato la sua vita per lui e ciò che aveva ricevuto in cambio, era stato nient'altro che un cuore infranto.

No, non glielo avrebbe mai perdonato.

Quando Beverly tornò nella sua stanza insieme ad Amy per potersi preparare, consentì alla sua amica di lavarsi per prima, in modo da avere un pò di tempo per poter leggere un'altra pagina del diario.
Aspettò di sentire lo scroscio dell'acqua sotto la doccia per prendere il taccuino dalla borsa ed aprirlo, immergendosi così in un ulteriore ricordo.

29 Ottobre 1991

Eddie continua ad evitare in ogni modo di parlarmi, di provare a sistemare le cose tra noi.
Davvero non capisco...
Io non riesco a convivere con questo senso di vuoto che mi ha lasciato dentro, come fa invece lui a sopportarlo? Come può andare avanti, camminare fra la gente, sorridere e divertirsi come se nulla fosse successo,come se le cose fossero le stesse di sempre?
A vederlo sembra quasi che per lui sia tutto ok, come se non avesse mandato a puttane il nostro legame solo per paura di essere giudicato dalla sua famiglia e dai nostri amici.
Questa sera Fred e gli altri hanno organizzato un'altra delle loro fottute feste e io non ho alcuna voglia di andarci. Cosa cazzo c'è da festeggiare poi? Il mio mondo è appena andato in frantumi e l'unica cosa che vorrei fare, sarebbe quella di mettermi ad urlare a squarciagola, prendere Eddie tra le mie braccia e stringerlo forte, sentirgli dire che era solo un orribile scherzo, che è solo me che vuole, ma sò bene che non succederà.
Ho accettato di andare al party solo per potergli stare vicino. Magari riuscirò a trovare un modo per farlo ragionare, per far sì che mi ascolti...
Non può essere finita così. No. Non è possibile. Io e lui ci amiamo, ci apparteniamo e questo lo sò di per certo.

                  *Inizio flashback*

Mancava pochissimo all'inizio della festa e tutto sembrava essere pronto. Questa volta però il corvino non aveva dato una mano con i preparativi. Eddie gli aveva detto che sarebbe stato meglio evitare per via di Fred, poiché preferiva non dover passare troppo tempo a stretto contatto con lui.

Beh, tanto meglio - aveva pensato il quattrocchi. Neanche lui faceva i salti di gioia all'idea di stare vicino al suo brutto muso. Se aveva accettato di andare a quello stupido party, era stato solo per via di Eddie.

Una volta finito di prepararsi, Richie scese giù in cortile per raggiungere i suoi amici. Sentì la musica rimbombare fin dentro l'atrio dell'istituto e vide che il gazebo dove ormai svolgevano tutte le loro feste, era già gremito di persone.

Il ragazzo si fece spazio tra la massa di studenti e studentesse alla ricerca dei suoi compagni, o per meglio dire, di Eddie. L'unico volto familiare che riuscì a intravedere però, fu quello di Fred. Se ne stava abbracciato ad Angie, conversando con alcuni ragazzi del suo anno.

Non appena il rosso lo vide arrivare, gli rivolse un'occhiata truce che Richie ricambiò a sua volta, tornando poi a guardarsi intorno spaesato. Dei suoi amici non c'era neanche l'ombra.

Quando si affacciò dal parapetto del gazebo, riuscì finalmente ad intravedere in lontananza le sagome del suo gruppetto, sedute sull'erba.
Il quattrocchi si avvicinò a loro e gli salutò con un sorriso finto stampato sulle labbra, un sorriso che si spense immediatamente non appena vide Myra seduta sulle gambe di Eddie.

REDDIE - l'altra metà dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora